Fondo saudita in Dazn, ceduta quota di minoranza: il futuro della piattaforma

Il fondo sovrano saudita Pif ha acquisito una quota di minoranza di Dazn, tramite il suo ramo sportivo Surj: gli investimenti di Riad nello sport passano anche dalle piattaforme

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Pubblicato: 18 Febbraio 2025 07:40

Il fondo sovrano saudita entra in Dazn. La Surj Sports Investment, la divisione del Public Investment Fund (Pif) di Riad dedicata agli investimenti sportivi, ha acquisito una quota di minoranza del colosso streaming. La notizia è arrivata ufficialmente dopo le voci sull’operazione circolate nelle ultime settimane, tramite una nota delle due società. “La partnership mira a rafforzare l’Arabia Saudita come mercato leader per gli investimenti sportivi, capitalizzando al contempo la significativa crescita della domanda di trasmissioni sportive di alta qualità”, si legge.

Le cifre non sono state rivelate, ma, secondo le indiscrezioni di stampa in merito all’accordo, la quota acquisita da Surj sarebbe inferiore al 10%, per un investimento che si aggirerebbe intorno al miliardo di dollari.

L’operazione del fondo Pif

Parte centrale dell’entrata del fondo Pif nell’azionariato della piattaforma Ott sarà la creazione di Dazn Mena, joint venture ideata per creare nuove opportunità per la visione in Arabia Saudita di un settore sportivo in espansione.

“Surj Sports Investment (Surj), una delle principali società di investimenti sportivi ha accettato di acquisire una quota di minoranza in Dazn, il leader mondiale nell’intrattenimento sportivo”, è l’annuncio con cui le due società si descrivono come “partner naturali, impegnati nel potere unificante dello sport rendendo disponibili a livello globale diritti sportivi di livello mondiale”.

Dazn diventerà così partner ufficiale per lo streaming e la trasmissione di contenuti sia in diretta che on-demand, “per mostrare il meglio dello sport saudita e degli eventi sauditi a un pubblico globale”, si legge ancora nel comunicato, nel quale si ricorda la presenza della piattaforma in oltre 200 mercati, con più di 300 milioni di utenti complessivi.

L’accordo tra Surj e Dazn

“Questo investimento”, ha dichiarato il Ceo della società saudita, Danny Townsend, “aiuterà Surj a raggiungere il suo obiettivo di promuovere il coinvolgimento dei fan, incoraggiare la partecipazione sportiva, sbloccare opportunità rivoluzionarie e promuovere ulteriormente la regione come destinazione per sport di livello mondiale”.

Per il Ceo di Dazn, Shay Segev, “questa è una partnership fondamentale per il Gruppo, destinata a trasformare il panorama dell’intrattenimento sportivo in Arabia Saudita e nella regione in generale”.

I conti di Dazn

Per il colosso streaming si tratta di una boccata d’aria fresca dopo gli ultimi bilanci che, come riporta Repubblica, hanno fatto segnare perdite per 1,46 miliardi di dollari all’anno e 2,4 miliardi di ricavi, con una sopravvivenza garantita soprattutto dai capitali versati dal proprietario Len Blavatnik: oltre 6,7 miliardi dal 2016, 827 milioni di dollari soltanto nell’ultimo biennio.

Da parte del fondo saudita, l’operazione rientra nella strategia che l’Arabia Saudita sta portando avanti da anni, facendo di Pif uno dei principali investitori in una piattaforma streaming sportiva, dopo i miliardi già versati nel calcio, in Formula 1, nel golf e negli E-sports.

Evento di punta della politica del principe ereditario Mohammed Bin Salman, accusato di “sportwashing” per coprire le violazioni dei diritti umani nel Paese, saranno i Mondiali del 2034.