L’atleta Claire Michel malata dopo il tuffo nella Senna: il Belgio ritira una squadra

Il Belgio entra in polemica con il Cio dopo che una sua atleta si sarebbe ammalata in seguito a una gara nella Senna

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 5 Agosto 2024 12:49

Non sono bastati 1,4 miliardi di euro al Comune di Parigi per evitare polemiche sullo stato di pulizia della Senna. Il fiume, dove si svolgono molte gare di nuoto in acque libere, è sotto accusa da parte della delegazione belga di triathlon dopo che una sua atleta è stata costretta a ritirarsi a causa di una sospetta infezione forse dovuta all’escherichia coli.

In polemica, la federazione nazionale di triathlon del piccolo Paese europeo ha ritirato la propria squadra dalle gare che si stanno svolgendo a Parigi. Per gli atleti si tratta anche di una possibile perdita economica dati i premi garantiti loro dalla stessa federazione.

La polemica della federazione belga

La federazione belga di triathlon ha ritirato la propria squadra selezionata per la staffetta dalle Olimpiadi di Parigi 2024 dopo che una delle atlete, Clair Michel che ne facevano parte avrebbe contratto un’infezione intestinale dovuta al batterio escherichia coli. La gara era in programma nella giornata di oggi, lunedì 5 agosto. Il Comitato olimpico belga non ha specificato per quale ragione l’atleta sia stata ricoverata. L’ipotesi dell’infezione è stata riportata dai media locali.

Nei giorni scorsi l’atleta aveva gareggiato nuotando nella Senna e la federazione starebbe incolpando proprio il fiume parigino per quanto accaduto: “Ci riferiamo in particolare alla garanzia delle giornate di allenamento, delle giornate di gara e al formato delle gare che devono essere chiarite in anticipo. Bisogna garantire che non ci siano incertezze per gli atleti, l’entourage e i tifosi” ha scritto la federazione in un comunicato.

La Senna è stata bonificata negli scorsi anni sia al fine di tenervi le gare in acque libere delle olimpiadi, sia per ripristinarne la salubrità. Il fiume di Parigi versava in un grave stato di inquinamento a causa dell’arretratezza del sistema di depurazione delle acque fognarie. Il comune ha speso 1,4 milioni di euro riuscendo nell’intento di rendere il fiume molto meno inquinato di quanto non fosse in precedenza. Durante i primi giorni delle olimpiadi però, proprio ai triatleti fu impedito di allenarsi nelle acque del fiume, che risultarono troppo inquinate.

Quanto potrebbero perdere gli atleti ritirati

Non vi è al momento nessuna conferma ufficiale che le acque della Senna siano contaminate da escherichia coli né che l’atleta belga stessa sia stata infettata proprio da questo patogeno. È invece ufficiale il ritiro della squadra belga di triathlon e di conseguenza quello dei suoi atleti che non potranno sperare di vincere una medaglia olimpica nella finale.

Le Olimpiadi non danno alcun premio in denaro. Sta ai singoli comitati decidere se assegnare ai propri atleti vincitori qualche ricompensa. Il Comitato olimpico italiano prevede premi per 180mila euro per chi vince un oro, 90mila per chi vince un argento e 60mila per chi vince un bronzo. Per quanto riguarda il Belgio invece, i premi risultano molto minori rispetto a quelli italiani anche a causa delle dimensioni molto più ridotte del Comitato olimpico locale. Un oro per un atleta belga vale 50mila euro, 30mila per colo che riescono a raggiungere l’argento e infine 20mila per chi vince un bronzo salendo sul gradino più basso del podio.