Le cifre della valutazione di San Siro, Sala: “Vendita entro l’estate 2025”

Presentati in Consiglio comunale i dettagli della valutazione dell'Agenzia delle Entrate sull'area di San Siro, dove Inter e Milan dovrebbero costruire un nuovo impianto

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Pubblicato: 11 Novembre 2024 20:46

Il Comune di Milano punta a vendere San Siro a Inter e Milan entro l’estate 2025. Il sindaco Giuseppe Sala ha comunicato l’orizzonte temporale per la chiusura dell’operazione di acquisto da parte dei due club dell’area a fianco del Meazza, dove è prevista la costruzione del nuovo stadio. Le cifre della valutazione compiuta dall’Agenzia delle entrate sono state presentate nel dettaglio in Consiglio comunale.

La valutazione

Le stime dei funzionari del Fisco attribuiscono al terreno un valore di 124 milioni di euro più 73 milioni calcolati per l’attuale impianto di San Siro, per una valutazione complessiva di 197 milioni.

Come spiegato dall’assessore alla Rigenerazione Urbana di Milano, Giancarlo Tancredi, si tratta di uno spazio di 281mila metri quadrati, dei quali 98mila rappresentano la superficie lorda edificabile, nei parametri stabiliti dall’indice di edificabilità dello 0,35 fissato nell’ultimo Piano di gestione del territorio (Pgt) del Comune.

Il prezzo al mq dell’area della Grande funzione urbana di San Siro è stato calcolato in circa 4.700 euro, per un costo complessivo di 508 milioni di euro, a cui sono stati però scorporati i costi diretti e indiretti della trasformazione, nello specifico circa 221 milioni di costi tecnici, circa 6 milioni per le sistemazioni esterne e circa 60 milioni di oneri di urbanizzazione.

Sul versante stadio la valutazione è stata realizzata tenendo conto delle condizioni del Meazza sulla base della stima indiretta a costo di riproduzione deprezzato, quindi prendendo in considerazione il costo di un immobile di pari utilità corretto in rapporto allo stato di vetustà.

Mettendo a confronto l’impianto milanese e il valore di oltre 20 stadi a livello europeo e mondiale, l’Agenzia delle Entrate ha stimato in circa 192 milioni di euro il prezzo di San Siro, a cui sono stati sommati oneri finanziari per circa 17,8 milioni e circa 21 milioni di utili del promotore, per un totale di 231 milioni di euro.

A questo importo gli esperti del Fisco hanno poi sottratto 158 milioni in relazione all’età della struttura, arrivando così alla valutazione finale di 73 milioni.

La proposta non dovrebbe prevedere la costruzione di complessi di edilizia residenziale, né prenderebbe in considerazione l’eventuale costo di bonifica e di rimozione dei manufatti. Elementi che dovrebbero essere rimandati alle norme nazionali sul riammodernamento degli impianti prevista dalla cosiddetta “legge stadi”.

Le previsioni

Oltre ai dettagli sulle cifre, l’assessore Tancredi ha tracciato anche una tabella di marcia per la chiusura dell’operazione di acquisto da parte di Inter e Milan, prevedendo che “entro aprile ci sarà l’avviso esplorativo per 30 giorni, indicativamente entro luglio la sottoscrizione del contratto di vendita, poi ci sarà il progetto definitivo”.

Termini confermati nella seduta dedicata del Consiglio comunale di Milano anche dal sindaco Giuseppe Sala: “Penso che questa nuova prospettiva di vendita dello stadio e dell’area debba essere vista come un’opportunità per redistribuire risorse sulla città di Milano e portare miglioramenti alla vita dei cittadini milanesi”, ha dichiarato il primo cittadino durante un intervento interrotto da una pioggia di fischi da parte di alcuni cittadini presenti, per i quali è stato necessario l’intervento degli agenti della municipale.

“Con i nostri uffici stiamo ipotizzando un percorso che ci porti alla conclusione del procedimento di vendita” dello stadio di San Siro e delle aree “entro l’estate del 2025”, ha spiegato Sala.

“Quindi entro il primo trimestre 2025 deve arrivare l’offerta di acquisto da parte delle squadre corredata da un piano di fattibilità aggiornato e dalla relazione tecnica”, ha garantito il sindaco, assicurando inoltre la volontà di un confronto aperto sulla destinazione delle risorse ricavate dalla vendita di San Siro, “che io suggerisco siano rivolti allo sviluppo del quartiere, anche come parziale compensazione dei disagi che può comportare una trasformazione del genere, e alle fasce di popolazione più in difficoltà. Mi spingo oltre, auspicando che una proposta di destinazione di questi fondi nasca direttamente dal Consiglio Comunale di Milano”.