L’Italia vede avvicinarsi un traguardo decisamente importante per le finanze della nostra serie A. Si tratta del quinto posto in Champions League. Ciò garantirebbe di certo un aumento delle chance di trionfo in questa competizione per i club nostrani ma, guardandola dal punto di vista delle società, ciò che conta maggiormente è la prevedibile iniezione di guadagni extra.
Come ormai noto, la UEFA Champions League cambierà il proprio format. Più squadre, più partite e più introiti. L’Italia è l’unica, insieme alla Francia, ad avere ancora tutte le sue squadre in corsa in Europa, stando almeno ai campionati principali. Una lotta che vale per il titolo ma, e soprattutto, per l’assegnazione del quinto posto Champions. Il ranking parla chiaro e vede Italia, Inghilterra e Germania a contendersi il premio, in quest’ordine.
Quinto posto Champions
Ecco il podio attuale delle nazionali che ambiscono a garantirsi il quinto posto Champions dal prossimo anno:
- Italia – 14.285 punti;
- Inghilterra – 13.875 punti;
- Germania – 13.642 punti.
Soltanto i primi due posti garantiranno lo slot extra e, grazie alla vittoria della Lazio contro il Bayern Monaco, la serie A è riuscita ad allungare sulla Premier, dando al tempo stesso un ulteriore colpo alla Bundesliga, che arranca alle spalle. Ciò anche grazie alla sconfitta del Lipsia contro il Manchester City.
Quanto vale la nuova Champions League
Nel nuovo format pensato per la Champions League, a partire dalla stagione 2024-25, saranno in corsa 36 squadre totali. Queste saranno impegnate in un unico girone, nel corso del quale dovranno disputare 8 gare ognuna, contro altrettanti differenti avversarsi. Resterà invece attiva la divisione in quattro fasce.
In palio due dei quattro posti aggiuntivi, previsti per le Federazioni che otterranno il miglior ranking per Paesi nella stagione 2023-24. Mai come quest’anno, dunque, riuscire a far bene in Europa ha un valore enorme. La quinta classificata in serie A del prossimo anno potrebbe infatti veder più ricche le proprie casse. Ciò avrà un conseguente impatto in fase di mercato e, perché no, anche sul fronte delle migliorie alle infrastrutture sportive del nostro Paese.
I cambiamenti decisi dalla UEFA non avranno però un impatto soltanto sul format. La nuova Champions League sarà più ricca. Basti pensare che quel quinto posto extra, potenzialmente, potrebbe valere ben 155 milioni di euro. Ecco la somma papabile, comprensiva dell’intero percorso, nelle casse del vincitore della prossima stagione. A ciò andrebbero poi aggiunti gli incassi al botteghino per i biglietti staccati.
Sono cambiate tutte le cifre ed eccole nel dettaglio:
- Somma di qualificazione: da 15.6 a 18.6 milioni;
- Gara vinta nel gruppo: da 2.8 a 2.1 milioni;
- Gara pareggiata nel gruppo: da 0.7 a 0.9 mila euro;
- Accesso agli ottavi: da 9.6 a 11 milioni;
- Accesso ai quarti: da 10.6 a 12.5 milioni;
- Accesso in semifinale: da 12.5 a 15 milioni;
- Accesso alla finale: da 15.5 a 18.5 milioni;
- Vittoria della Champions League: da 20 a 25 milioni.
Allo stato attuale il fatturato complessivo delle coppe europee è di 4.4 miliardi di euro annui. Con il nuovo ciclo 2024-27 si spera di poter toccare quota 4.6/4.7 miliardi, siglando nuovi contratti. Al netto delle spese, ai club restano 3.4 miliardi di euro, distribuiti tra Champions (2.5 miliardi), Europa League (565 milioni) e Conference League (285 milioni).
Una considerevole iniezione di liquidità per la Champions, pari a 500 milioni di euro extra. La somma totale sarà distribuita tra tre voci e non più quattro. Si parla di qualificazione, risultati e sintesi tra ranking storico e market pool. Quest’ultimo aspetto è il più rilevante, perché nuovo e destinato a modificare gli equilibri.
La sola partecipazione varrà 670 milioni di euro e non più 500. La cifra indicata per l’accesso è di 18.6 milioni di euro garantiti, che si avvicinano però a quota 20 milioni a dire il vero. Sono state infatti aggiunte due nuove voci al conteggio generale. Un milione per 28 squadre nel gruppo e 2 milioni per le prime otto.