Atalanta-Juventus, finale di Coppa Italia: quanto guadagna chi vince

Bergamaschi e bianconeri si contendono quello che potrebbe essere l'ultimo trofeo per Allegri con la Vecchia Signora e il primo in una settimana per Gasperini

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Prima finale della stagione calcistica 2023/24: Atalanta e Juventus si contenderanno all’Olimpico la Coppa Italia, l’occasione per i bianconeri di portare a casa una coppa per riscattare un’annata deludente, l’opportunità per i bergamaschi di mettere in bacheca il primo dei due trofei in gioco. In attesa di giocarsi l’Europa League contro il Bayern Leverkusen, la squadra di Gian Piero Gasperini arriva alla partita di mercoledì sera con una condizione da fare invidia alle migliori compagini continentali e che la dà per favorita contro la Vecchia Signora.

Finale di Coppa Italia Atalanta-Juventus: la partita

Lo sa l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, dato per partente a fine stagione a prescindere dall’esito di questa finale, che per questo potrebbe avere l’ultima possibilità di vincere un titolo con la Juventus: “Domani indipendentemente da tattica e tecnica ci vorrà disponibilità in campo per vincere più duelli possibili. Sappiamo che ci sono momenti di difficoltà in ogni partita e dovremo controbattere nel migliore dei modi – ha detto nella conferenza pre-partita – Abbiamo il 50% di vincere, devi essere bravo a portare l’episodio dalla tua parte sapendo che con loro le partite non finiscono mai”.

“Il calcio è meraviglioso, in un attimo ti si può rovesciare a favore o contro e così come una stagione. In questo momento tutti danno per favorita l’Atalanta e per noi domani potrebbe essere anche l’ultima finale” ha dichiarato Allegri, che è sembrato voler mettere le mani avanti: “Ripeto fino alla noia, l’obiettivo principale era che la Juventus partecipasse alla prossima Champions League. Ci sono momenti in cui nella vita, se non puoi vincere, puoi comunque garantire un tesoretto alla società. Vedremo se vinceremo, ma partecipare a questi eventi non è da tutti”.

Di tutt’altro umore Gian Piero Gasperini, reduce da una vittoria esaltante in semifinale di Europa League che porta l’Atalanta alla prima finale continentale della sua storia e dal successo contro la Roma che potrebbe aver archiviato la qualificazione in Champions: mancherebbero tre punti in tre partite per l’aritmetica (considerato il recupero con la Fiorentina) e i bergamaschi potrebbero anche superare la Juventus al quarto posto.

“La Coppa Italia per noi era l’unico trofeo possibile secondo me, perché Champions e scudetto sono troppo distanti per le nostre possibilità – ha dichiarato – È la terza volta in cinque anni, siamo testardi e insistiamo. Era difficile pensare all’Europa League, ma questi ragazzi sono stati splendidi con un percorso incredibile. Manca l’ultimo miglio, il percorso è stato straordinario e abbiamo voglia di conquistare la finale”.

L’unico trofeo della storia della Dea è proprio una Coppa Italia, l’edizione 1962/63 vinta per 3-1 contro il Torino, ma nelle altre quattro finali della competizione l’Atalanta ha sempre perso, compresa l’ultima raggiunta del 2020/21 per 1-2 contro la Juventus.

Finale di Coppa Italia Atalanta-Juventus: gli incassi

Il percorso in Coppa Italia di Atalanta e Juventus ha fruttato fin qui un bottino di circa 5 milioni di euro a testa, distribuito turno per turno in questo modo:

Ottavi di finale – 400mila euro;

Quarti di finale – 850 mila euro;

Semifinale – 1,7 milioni di euro;

Finale – 2 milioni di euro;

La vittoria della Coppa Italia garantirebbe alla trionfatrice altri 2,6 milioni di euro, per un totale dunque di 7,6 milioni. Ma con la partecipazione alla finale, sia i bianconeri sia i bergamaschi si sono già garantiti un posto nella prossima Supercoppa italiana, dalla scorsa stagione con il format della Final Four in programma a gennaio in Arabia Saudita, insieme alle squadre piazzate prima e seconda in campionato, Inter e Milan.

Con Riyad la Lega ha sottoscritto un accordo da 23 milioni di euro, dei quali 16 milioni sono destinati ai club, 1,6 milioni per la sola partecipazione, circa 5 milioni alla finalista perdente e 8 milioni circa alla vincitrice.

Dunque, chi porterà a casa la Coppa Italia, compresi anche gli incassi stimati dai botteghini, potrà mettere a bilancio una cifra che va oltre i 10 milioni di euro.