Patto anti-inflazione, i marchi che hanno abbassato i prezzi

Nuovi marchi si sono aggiunti all'elenco dei prodotti al ribasso fino al termine del 2023: ecco i dati del trimestre anti inflazione e l'elenco completo di tutti gli esercizi commerciali dove risparmiare

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

L’aumento generale del costo della vita ha avuto un logico impatto anche sul carrello della spesa. Tutto ciò risulta evidente da svariati mesi ma si tratta in realtà di un processo in atto da più tempo. Basta porre a confronto la spesa media italiana del 2021 rispetto a quella odierna.

Considerando gli stipendi bloccati, che guardano in basso rispetto alla media dei principali Paesi europei, l’aumento del prezzo del carburante e non solo, è facile intuire l’importanza del patto anti-inflazione, ovvero del trimestre di sconti al supermercato. Non è una soluzione, non può esserlo dato il periodo limitato, ma almeno rappresenta un cerotto da porre sulla ferita presente nei portafogli di molte famiglie italiane. Vediamo però nel dettaglio cosa sta accadendo, a più di una settimana dal lancio.

Trimestre anti inflazione: i marchi scontati

A ottobre ha avuto inizio il trimestre anti inflazione. Fino al termine del 2023 si registreranno notevoli sconti al supermercato e non solo. L’accordo è infatti previsto anche per i piccoli locali alimentari. Nessuno sarà escluso da queste agevolazioni, che nascono da accordi ottenuti alla fonte. Nessuna card richiesta o sussidi rilasciati. Il discorso è ben diverso stavolta, ma vediamo cosa sta accadendo e come si concretizza l’iniziativa promossa dal ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Si parla di “carrello tricolore”, dal momento che i prodotti scontati sono segnalati proprio da una piccola bandiera italiana, così da rendere più facile l’individuazione da parte dei clienti. L’elenco dei marchi che hanno deciso di aderire al progetto del governo di Giorgia Meloni è in fase di aggiornamento. Nei giorni scorsi, infatti, hanno scelto di abbassare i propri prezzi i seguenti grandi nomi:

  • Zuegg;
  • Ferrero;
  • Mondelez (Oro Saiwa, Oreo, Toblerone, Milka, Sottilette, Philadelphia, Fattoria Osella);
  • Beiersdorf (Nivea, Nivea men, Hansaplast);
  • Molini Bongiovanni;
  • Bolton Food spa (Riomare);
  • SC Johnson srl (Glade, Oust, Pronto, Duck, Mr Muscle, Shout, Raid, Baygon, Off, Autan);
  • Orogel;
  • Spumador (acqua Recoaro).

Questi sono i dati forniti dal ministero in una nota ufficiale. Come detto, la situazione è in evoluzione, considerando come altri marchi sono attesi a prezzi scontati sugli scaffali. Lo dimostra il fatto che associazioni come Unionfood e Centromarca abbiano aderito all’intesa. Ciò comprende grandi nomi come Barilla, Lavazza e Mutti, ad esempio. Occorre precisare, però, come ogni singola azienda sia libera di operare le proprie iniziative per contenere i prezzi, effettuando valutazioni specifiche di caso in caso.

I punti vendita dove si risparmia

L’accordo siglato prevede che le imprese della distribuzione aderenti si impegnino a garantire una selezione di articoli a prezzi contenuti. Particolare attenzione è stata richiesta dal ministero in relazione ai beni di prima necessità (compresi prodotti per l’infanzia e la cura della persona, ndr), il cui costo resterà invariato dall’1 ottobre al 31 dicembre 2023.

Importante poi dare uno sguardo a quelli che sono i punti vendita che hanno aderito all’iniziativa. Non soltanto supermercati, come detto, ma anche migliaia di esercenti, commercianti e parafarmacie. Il patto ha raggiunto anche i piccoli centri abitati.

Ecco le parole del ministro Adolfo Urso: “Uno sforzo di solidarietà così generale che rappresenta un esempio di quanto importante e coeso sia il tessuto sociale e produttivo del nostro Paese. Obiettivo comune: contenere l’inflazione e rilanciare consumi e produzione”. Sono più di 26mila i punti vendita aderenti in tutto il territorio italiano e potrebbero aumentare nel corso dei giorni e dei mesi. Indicazione importante: il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato un elenco completo di tutti gli esercizi commerciali nei quali è possibile risparmiare, piccoli o grandi che siano. Una suddivisione certosina è stata effettuata, per Regione e singola Provincia.