Boom per il nuovo BTP Green: si guadagna fino al 4%

53 miliardi di euro: questa la cifra raccolta dal Ministero del Tesoro per il nuovo BTP Green 2031. Ecco quanto conviene e cosa finanzia

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

53 miliardi di euro: questa la cifra raccolta dal Ministero del Tesoro per il nuovo BTP Green 2031. Una cifra importante, che restituisce chiaramente quanto i Titoli di Stato siano sinonimo di garanzia e redditività per gli italiani. Nello specifico, i Btp Green sono Titoli di Stato italiani connessi al mondo della finanza sostenibile, introdotti negli ultimi anni nel nostro Paese, i cui proventi sono destinati al finanziamento delle spese sostenute dallo Stato per azioni con un positivo impatto ambientale per supportare la transizione ecologica del Paese.

Cosa si può finanziare con i BTP Green

In particolare, attraverso le emissioni di BTP Green, l’Italia finanzierà tutte le spese che contribuiranno alla realizzazione degli obiettivi ambientali delineati dalla “Tassonomia europea delle attività sostenibili”, attualmente in discussione:

  • mitigazione dei cambiamenti climatici;
  • adattamento ai cambiamenti climatici;
  • uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e dell’ambiente marino;
  • transizione ad un‘economia circolare;
  • prevenzione e controllo dell’inquinamento;
  • protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

Inoltre, l’utilizzo dei proventi raccolti tramite le emissioni di BTP Green aiuterà l’Italia a sostenere i cosiddetti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2030 (OSS), contribuendo nello specifico al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • Obiettivo 6: Acqua Pulita e Igiene;
  • Obiettivo 7: Energia Pulita e Accessibile;
  • Obiettivo 11: Città e Comunità Sostenibili;
  • Obiettivo 12: Consumo e Produzione Responsabili;
  • Obiettivo 13: Agire per il Clima;
  • Obiettivo 14: Vita Sott’Acqua;
  • Obiettivo 15: Vita Sulla Terra.

I BTP Green sono titoli a medio-lungo termine e presentano sostanzialmente le stesse caratteristiche degli altri Buoni del Tesoro Poliennali.

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Il successo dei BTP Green: a cosa sono serviti finora

Il primo BTP Green, emesso dal Tesoro il 3 marzo 2021, ha scadenza 30 aprile 2045. Del BTP Green 2045 sono state emesse due tranche per un valore nominale complessivo pari a 13.500 milioni di euro e un controvalore ai prezzi di emissione pari a 13.265,13 milioni di euro. La prima emissione ha raggiunto il record di richieste nelle emissioni inaugurali di Green Bond sovrani in Europa con una partecipazione di circa 530 investitori, di cui oltre la metà ESG, per una domanda complessiva di oltre 80 miliardi di euro.

L’interesse da parte del mercato è stato confermato anche in occasione della riapertura della seconda tranche, effettuata nel mese di ottobre 2021, con la partecipazione di circa 350 investitori, di cui quasi la metà di tipo ESG.

Sul totale delle spese green indicate come ammissibili, nel corso del quadriennio 2018-2021 la categoria trasporti costituisce la principale voce pari a 7,62 miliardi di euro, rappresentando il 57,0% della spesa complessiva. Gran parte di tale categoria è riconducibile a investimenti in conto capitale, come infrastrutture ferroviarie, elettrificazioni di tratte ferroviarie, realizzazione di nuove tratte di Alta Velocità e a contributi di sostegno alla mobilità ferroviaria, sia persone che merci.

Seconda categoria di spesa, in ordine di grandezza, è quella riguardante la tutela dell’ambiente e della diversità biologica, a cui è destinata una quota pari al 15,2% della spesa complessiva sul quadriennio 2018-2021, pari a 2,04 miliardi di euro. La categoria include soprattutto gli interventi a difesa del suolo e contro il dissesto idrogeologico, gli investimenti in infrastrutture idriche, e le spese finalizzate alla realizzazione del MOSE a Venezia contro l’acqua alta.

Alla categoria relativa all’efficienza energetica, che ingloba una serie di misure di agevolazioni concesse per le spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica degli edifici, è stata destinata una quota pari al 12,2% delle spese complessivamente rendicontate, circa 1,63 miliardi di euro.

Da non trascurare comunque nemmeno lo spazio dato alla ricerca, con il 9,4% della spesa complessiva, pari a 1,25 miliardi di euro, con l’ENEA-Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile che copre la voce più rilevante di spesa.

Infine, le misure di prevenzione e controllo dell’inquinamento e economia circolare e quelle di incentivazione per la produzione di energia da fonti rinnovabili costituiscono, rispettivamente il 3,9%, pari a 525 milioni di euro, e il 2,2%, pari a 296 milioni di euro.

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Come funzionano i BTP Green: dove comprarli e quanto convengono

I titoli possono essere scambiati dagli investitori istituzionali sia sul mercato secondario regolamentato all’ingrosso (MTS), per operazioni non inferiori a 2 milioni di euro, che su quelli non regolamentati, mentre i risparmiatori individuali possono negoziare il titolo sul cosiddetto MOT-Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei titoli di Stato, dove sono consentite operazioni dal taglio minimo di 1.000 euro, o sulle altre piattaforme di negoziazione, secondo il principio della best execution introdotto con la Mifid.

Quali sono i vantaggi dei BTP Green? Garantiscono un reddito fisso stabilito dalla cedola, che viene pagata semestralmente, e il rimborso del valore nominale garantito alla scadenza. Possono essere sottoscritti per un valore nominale minimo di 1.000 euro o multipli di questa cifra.

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Il nuovo BTP Green 2031

Ora, il Mef ha emesso un nuovo BTP Green a 8 anni, con scadenza 30 ottobre 2031 e cedola annua del 4%. Il collocamento è stato effettuato tramite la costituzione di un sindacato composto da Banco Bilbao Vizcaya Argentaria SA, BNP Paribas, BofA Securities Europe S.A., Crédit Agricole Corp. Inv. Bank e Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese S.p.A, che hanno partecipato in veste di lead manager, mentre tutti gli altri specialisti in titoli di Stato hanno rivestito il ruolo di co-lead manager dell’operazione.

Hanno partecipato all’operazione circa 290 investitori per una domanda complessiva che ha raggiunto, come detto, 53 miliardi di euro. In particolare è stata molto impattante la partecipazione di investitori ESG (Environmental, Social and Governance) che hanno sottoscritto circa i due terzi del collocamento.

Come precisa il Ministero dell’Economia, complessivamente ai fund manager è stato allocato il 42,6% dell’emissione, mentre le banche ne hanno sottoscritto il 26,9%. Elevata è stata la partecipazione degli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo, che hanno acquistato il 26,6% dell’emissione. In particolare, il 14,1% è stato allocato a fondi pensione e assicurazioni, il 12,5% a banche centrali ed istituzioni governative. Agli hedge fund è stato allocato il 2,9% dell’ammontare complessivo, mentre la quota residuale è stata sottoscritta da altri investitori.

Per quanto riguarda gli investitori, sono arrivati da oltre 30 Paesi: gli investitori esteri si sono aggiudicati circa il 62,6% dell’emissione, mentre gli italiani “appena” il 37,4%.

Tra gli investitori stranieri una fetta notevole dei BTP Green se la sono aggiudicata investitori residenti nel Regno Unito, pari a circa il 19,4%. Il resto è stato allocato in larga parte in Europa continentale, in particolare in Francia (11,8%), in Spagna e Portogallo (10,4%), in Germania, Austria e Svizzera (4,6%), nei Paesi Scandinavi (4,1%), in Benelux (3,2%). Il restante 6,2% è finito in mano ad altri Paesi europei. Presenti anche investitori provenienti dagli Usa, che si sono aggiudicati circa lo 0,6%, mentre dall’Asia sono arrivati il 2,3% dell’emissione.