Premi ai dipendenti, in quali casi sono obbligatori (e in quali no)

I premi ai dipendenti sono una pratica a discrezione del datore di lavoro, ma ci sono dei casi in cui le gratifiche sono obbligatorie

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Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

Giornalista pubblicista, ha maturato una solida esperienza nella produzione di news e approfondimenti relativi al mondo dell’economia e del lavoro e all’attualità, con un occhio vigile su innovazione e sostenibilità.

Pubblicato: 21 Maggio 2018 10:33

Il datore di lavoro può scegliere se premiare i dipendenti che nel corso dell’anno si sono distinti per il lavoro svolto o per l’efficienza dimostrata. Il premio può essere corrisposto a singoli dipendenti, a un team di lavoro che ha portato a termine con successo un progetto o ha contribuito al raggiungimento degli obiettivi aziendali.

L’erogazione dei premi di produttività aziendale è obbligatoria per legge quando questi sono previsti all’interno dei contratti collettivi del settore di riferimento, all’interno degli accordi sindacali o dei contratti di 2° livello aziendali o territoriali. Se non il datore di lavoro non lo fa, il dipendente può portare l’azienda in tribunale o davanti alla Direzione Lavoro, come nei casi di stipendio non pagato.
In tutti gli altri casi, si tratta invece di un riconoscimento che può essere erogato a discrezione del datore di lavoro e su indicazione diretta di Risorse Umane.

Quali sono i premi

Solitamente le gratifiche e i premi si suddividono in tre diverse categorie:

  • premi di produttività, ovvero quei riconoscimenti economici che il datore di lavoro concede ai propri dipendenti che hanno contribuito a far conseguire all’azienda un determinato risultato. Solitamente vengono concessi una volta l’anno per motivi legati alla crescita aziendale e all’incremento della produttività;
  • i premi di rendimento che non sono legati all’andamento dell’azienda bensì ai risultati ottenuti dal singolo dipendente grazie all’impegno mostrato sul lavoro;
  • i premi fedeltà, le gratifiche riconosciute per quei dipendenti impiegati da diversi anni in azienda, legate quindi all’anzianità di servizio.

Quando sono obbligatori

I premi sono obbligatori quando previsti dal CCNL di riferimento, nel quale solitamente viene indicata anche la tipologia del premio e i modi per calcolarne l’importo.
Quando vengono riconosciuti in maniera abituale, diventando quindi una vera consuetudine per l’azienda, il datore di lavoro ha il dovere di riconoscerle a tutti i suoi dipendenti senza alcuna eccezione, poiché l’uso aziendale ripetuto fa sorgere un obbligo unilaterale di tipo collettivo.

Quando non sono obbligatori 

I premi sono facoltativi – ed è il datore di lavoro a decidere se e quando pagarli – quando sussistono le seguenti condizioni:

  • non ci sono norme e contratti che prevedono l’obbligo della gratifica retributiva ai dipendenti;
  • quando questa viene concessa in maniera occasionale e quindi non si può definire come prassi aziendale.