Il datore di lavoro può scegliere se premiare i dipendenti che nel corso dell’anno si sono distinti per il lavoro svolto o per l’efficienza dimostrata. Il premio può essere corrisposto a singoli dipendenti, a un team di lavoro che ha portato a termine con successo un progetto o ha contribuito al raggiungimento degli obiettivi aziendali.
L’erogazione dei premi di produttività aziendale è obbligatoria per legge quando questi sono previsti all’interno dei contratti collettivi del settore di riferimento, all’interno degli accordi sindacali o dei contratti di 2° livello aziendali o territoriali. Se non il datore di lavoro non lo fa, il dipendente può portare l’azienda in tribunale o davanti alla Direzione Lavoro, come nei casi di stipendio non pagato.
In tutti gli altri casi, si tratta invece di un riconoscimento che può essere erogato a discrezione del datore di lavoro e su indicazione diretta di Risorse Umane.
Quali sono i premi
Solitamente le gratifiche e i premi si suddividono in tre diverse categorie:
- premi di produttività, ovvero quei riconoscimenti economici che il datore di lavoro concede ai propri dipendenti che hanno contribuito a far conseguire all’azienda un determinato risultato. Solitamente vengono concessi una volta l’anno per motivi legati alla crescita aziendale e all’incremento della produttività;
- i premi di rendimento che non sono legati all’andamento dell’azienda bensì ai risultati ottenuti dal singolo dipendente grazie all’impegno mostrato sul lavoro;
- i premi fedeltà, le gratifiche riconosciute per quei dipendenti impiegati da diversi anni in azienda, legate quindi all’anzianità di servizio.
Quando sono obbligatori
I premi sono obbligatori quando previsti dal CCNL di riferimento, nel quale solitamente viene indicata anche la tipologia del premio e i modi per calcolarne l’importo.
Quando vengono riconosciuti in maniera abituale, diventando quindi una vera consuetudine per l’azienda, il datore di lavoro ha il dovere di riconoscerle a tutti i suoi dipendenti senza alcuna eccezione, poiché l’uso aziendale ripetuto fa sorgere un obbligo unilaterale di tipo collettivo.
Quando non sono obbligatori
I premi sono facoltativi – ed è il datore di lavoro a decidere se e quando pagarli – quando sussistono le seguenti condizioni:
- non ci sono norme e contratti che prevedono l’obbligo della gratifica retributiva ai dipendenti;
- quando questa viene concessa in maniera occasionale e quindi non si può definire come prassi aziendale.