Come funziona la Siae e quando bisogna pagarla

Che cos’è e come funziona la Siae, in quali aree specializzate è suddivisa e tutte le situazioni in cui è necessario pagarla

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Alessandra Di Bartolomeo

Giornalista di economia

Giornalista esperta di risparmio, ha maturato una vasta esperienza nella divulgazione di questioni economiche.

Pubblicato: 23 Ottobre 2024 12:06

Chiunque, almeno una volta nella vita, avrà sentito pronunciare la parola Siae. Ma cos’è esattamente? Ebbene, con questo termine si indica la società che gestisce i diritti che hanno gli autori sulle loro opere. La Siae, quindi, garantisce a questi ultimi la giusta remunerazione nel caso le loro creazioni vengano utilizzate. Ecco dunque quali attività svolge nel dettaglio, come funziona e quando è necessaria pagarla.

Che cos’è precisamente la Siae e cosa?

Il termine Siae è l’acronimo di Società Italiana degli Autori e degli Editori. Quest’ultima, come detto, ha il compito di tutelare i diritti d’autore di coloro che scelgono di diventarne membri. Più esattamente, difende il loro copyright (ovvero la proprietà intellettuale) e può intervenire in caso vi sia plagio chiedendo risarcimenti per eventuali danni o il pagamento delle licenze se si utilizzano le opere.

Ma di cosa si occupa esattamente? Come spiegato, il compito principale della Siae è quello di registrare le opere degli autori e degli editori associati offrendo protezione se esse vengono utilizzate senza autorizzazione.

Inoltre gestisce la riscossione dei diritti d’autore. Significa che si assicura che gli autori avranno il giusto compenso se le loro opere vengono utilizzate, trasmesse o riprodotte in pubblico o in altri contesti. E ancora, monitora con attenzione le opere tutelate da copyright affinché non vengano utilizzate senza autorizzazione.
In più, nel caso vi siano delle diatribe fornisce anche un’assistenza legale ai suoi associati supportandoli nella risoluzione delle dispute che riguardano ovviamente l’utilizzo delle loro creazioni. La Siae, inoltre, cerca di promuovere in modo attivo la cultura. In che modo? Ebbene, incoraggiando la valorizzazione e la diffusione dei lavori dei suoi soci.

La suddivisione in aree

La Società Italiana degli Autori e degli Editori è suddivisa in sei aree specializzate che tutelano il settore della musica, quello del cinema, dei programmi radiotelevisivi, della lirica e del balletto, del teatro, delle arti figurative e delle opere letterarie.

In Italia, sono presenti 10 sedi principali che si trovano a Venezia, Torino, Roma, Palermo, Napoli, Milano, Firenze, Cagliari, Bologna e Bari. Inoltre vi sono anche 28 filiali e 425 agenzie autorizzare che lavorano in modo autonomo grazie a un contratto speciale che permette loro di guadagnare sia sugli incassi che sulle opere che proteggono.

L’obiettivo di tale società, ripetiamo, è quello di far rispettare i diritti d’autore dei suoi associati. Significa che chi vuole utilizzare quelle determinata opera deve ottenere una licenza. Il denaro che viene raccolto, poi, va agli autori e agli editori.

Quando si paga la Siae? Regole matrimonio

Come spiegato, il pagamento dei diritti alla Siae è richiesto ogni volta che un’opera viene riprodotta, diffusa o eseguita in pubblico o in altri contesti.

Vediamo, dunque, le situazioni nelle quali va pagata. Lo sapevate che se in un matrimonio vengono eseguiti o riprodotti brani appartenenti al repertorio Siae va pagato un compenso per i diritti d’autore? Ebbene, esso dipende dal numero degli invitati e dalla modalità in cui verranno riprodotti i brani (live o registrati). Inoltre, qualora si tratti di musica registrata, come ad esempio quella con laptop e console, si dovranno sostenere i costi non solo dei diritti d’autore ma anche dei diritti connessi. Questi ultimi sono i compensi che spettano agli artisti interpreti ed esecutori di brani e ai produttori di supporti fonografici. I prezzi del 2024 sono:

  • 267,28 euro per una cerimonia di meno di 200 persone per la musica dal vivo e 404,58 euro per un matrimonio di più di 200 persone;
  • per la musica registrata si pagano 377,20 euro se alla cerimonia ci sono meno di 200 persone altrimenti il costo è di 571,40 euro;
  • per la musica dal vivo e registrata, invece, per una cerimonia di meno di 200 persone si pagano 377,20 euro altrimenti 571,40 euro. Tutti i prezzi indicati sono Iva inclusa.

Compleanno e altre feste: pagamento Siae

Per la musica di un matrimonio, come abbiamo visto, è necessario pagare i diritti Siae. E per una festa di compleanno, la regola è la stessa? La risposta è si, se viene ovviamente organizzato in un locale. Per quanto riguarda il costo del permesso, esso dipende soltanto da un elemento ovvero se la musica sarà live o registrata. In quest’ultimo caso, come per il matrimonio, il prezzo comprenderà anche i diritti connessi oltre che a quelli d’autore. Ecco il prezziario del 2024:

  • 110,28 euro per la musica dal vivo;
  • 145,10 euro per la musica registrata;
  • 145,10 euro per la musica dal vivo e registrata.

In merito a tale tariffa, la Siae ha comunicato che se l’evento non si svolgerà nei quindici giorni precedenti o successivi alla data si applicherà quella per le Altre Feste. Vediamo dunque quali saranno.

Per Altre Feste si intendono, ad esempio, quelle di compleanno superati i quindici giorni dalla data, l’anniversario di matrimonio, la laurea, un battesimo o un evento che possa rendere felici e che merita di essere festeggiato con la musica. In questi casi il costo del permesso Siae è il seguente:

  • musica dal vivo per un evento di meno di 200 persone, costo 137,08 euro mentre per più di 200 persone il costo è di 203,68 euro;
  • musica registrata per evento con meno di 200 persone ha un costo di 182,90 euro mentre per più di 200 persone di 280 euro Iva inclusa;
  • nel caso di musica live e registrata, il costo per meno di 200 persone è di 182,90 euro mentre per più di 200 persone è di 280 euro.

La Siae ha spiegato inoltre che nel caso soggetti che non svolgono attività di pubblico spettacolo o trattenimento organizzino delle feste in modo occasionale in locali, per il diritto d’autore si applicherà un’aliquota del 9,90% (o del 10% in caso di concerti) alla base delle spese di allestimento dell’evento musicale. Saranno inclusi i costi diretti e indiretti come i cachet degli artisti, rimborsi spesa e le spese tecniche per organizzare lo spettacolo. In ogni caso, fino a 100 invitati, il compenso minimo sarà di 105 euro, da 101 a 150 invitati di 200 euro e da 151 a 200 invitati di 300 euro.

Eventi di spettacolo e intrattenimento

È necessario chiedere il permesso Siae anche per gli eventi di spettacolo e intrattenimento. Esattamente per quelli di ballo, per quelli musicali senza ballo in pubblici esercizi (per i quali si applicano delle tariffe forfettarie e la normativa generale), per spettacoli di danza, per le rappresentazioni storiche, per le esibizioni e le rappresentazioni musicali e per le sfilate di Carnevale.

Inoltre, per le proiezioni delle opere cinematografiche e audiovisive, per la musica nelle rappresentazioni teatrali, per gli eventi organizzati da associazioni/circoli ricreativi/enti ecclesiastici/pro loco e per quelli in strutture ricettive e per giochi e attività sulla spiaggia.

E ancora, la Siae si dovrà pagare per usare musica in spettacoli di varietà nei night club, per le mostre, le fiere, per la musica nei musei, nelle biblioteche, nelle videoteche, nelle attività sportive, nelle gare, nelle manifestazioni, nei centri fitness e negli eventi aziendali e promozionali.
In più, sarà necessario pagare la Siae anche se si vuole utilizzare la musica nelle scuole di danza, negli istituti di alta formazione musicale/artistica, nelle scuole, nelle ludoteche, negli spazi per l’infanzia e nei centri per gli anziani. E ancora nei parchi divertimento/acquatici nonché negli eventi con gli artisti di strada e nelle manifestazioni dei partiti.

Sarà necessario chiedere il permesso alla Siae e quindi pagare anche se si utilizza la musica negli spettacoli teatrali/lirici, in quelli coreografici e nelle letture in pubblico. Per l’anno 2024, la Siae ha comunicato che sono previste delle riduzioni tariffarie per le associazioni di categoria che hanno sottoscritto specifici accordi con la Società Italiana degli Autori ed Editori.

Per cos’altro va pagata la Siae?

Chi ha un locale o un’attività commerciale e vuole utilizzare la musica in sottofondo (amministrata dalla Siae) dovrà pagare i diritti alla Siae. Si potrà quindi ottenere la licenza Musica d’ambiente  mediante attivazione di un piano annuale o stagionale grazie al quale si avrà a disposizione l’intero catalogo nazionale/internazionale Siae. Il costo dell’abbonamento dipenderà però da vari fattori come il tipo di attività che si svolge, la durata, il tipo e il numero di dispositivi che si utilizzano per la riproduzione della musica come radio e tv. La Siae comunica inoltre che se si ha un abbonamento di musica streaming per diffondere la musica di sottofondo in un esercizio commerciale, sarà necessaria comunque una licenza di Musica d’ambiente da parte della Siae. Anche per questa tipologia di pagamento, poi, vi saranno riduzioni di prezzo per chi fa parte di associazioni di categoria che hanno sottoscritto accordi con la Siae.

Anche per le attività online che prevedono l’utilizzo della musica come una web radio o web tv sarà necessaria una licenza. In questo caso sarà di tipo multimediale e darà la possibilità di mettere a disposizione dei propri utenti canzoni italiane e internazionali protette dai diritti d’autore.

Sarà necessaria inoltre una licenza Siae per i servizi in modalità online che sono dedicati alla presentazione/diffusione/offerta delle opere cinematografiche e assimilate protette dal diritto d’autore. Inoltre, se si vogliono utilizzare opere di lirica/balletto/teatro e intrattenimento tutelate dalla Siae.

Servirà una licenza anche se web radio, servizi online e siti internet vogliono usare opere letterarie protette. Andrà richiesta invece un’autorizzazione preventiva agli aventi diritto se si vuole riprodurre un’opera d’arte figurativa su riviste/Cd/ volumi/web e merchandising. E ancora, la Siae rilascerà anche una licenza ai motori di ricerca che vogliono mettere a disposizione degli utenti delle opere e dei contenuti protetti dal diritto d’autore.

Infine, dovranno avere una licenza e quindi pagare i diritti alla Siae anche le emittenti Radio Tv e quelle Tv (equo compenso tv) per avere a disposizione musica, cinema, teatro, opere radiotelevisive, lirica, opere letterarie e arti figurative coperte da diritti d’autore.