Caldaia a biomassa e pompe di calore: i riscaldamenti che fanno risparmiare

Le alternative per sostituire stufe e termosifoni oggi sono molte, dalle caldaie a biomassa alle pompe di calore, fino alle caldaie ibride e al sistema solare termico

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 19 Novembre 2023 12:00

La priorità per molte famiglie italiane è ora risparmiare sulla bolletta del gas, soprattutto in vista della stagione fredda. È legittimo chiedersi quali siano i sistemi di riscaldamento più efficienti dal punto di vista economico. Oltre alle già apprezzate caldaie a biomassa, ci sono altri sistemi che recentemente hanno guadagnato notevole popolarità. Esaminiamo i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna opzione.

Quali sono i sistemi di riscaldamento innovativi

Gli apparecchi di riscaldamento obsoleti non solo comportano una spesa più elevata, ma contribuiscono anche alle emissioni di gas serra nell’atmosfera. Recentemente, stime indicano che circa il 60% delle famiglie europee utilizza ancora vecchi termosifoni e stufe per il riscaldamento domestico.

Basandosi su questi dati, l’Unione Europea ha finanziato il progetto HARP nell’ambito del programma Horizon 2020. Questo progetto, acronimo di Heating Appliances Retrofit Planning, fornisce informazioni cruciali e offre una piattaforma online utile per individuare il sistema di riscaldamento più adatto alle proprie abitazioni e esigenze.

Quanto potremmo risparmiare annualmente per il riscaldamento della casa e la produzione di acqua calda sanitaria adottando i sistemi di riscaldamento più moderni? Una simulazione condotta dall’associazione Altroconsumo rivelerebbe i costi annuali per una casa unifamiliare, includendo anche le spese di installazione delle apparecchiature.

Caldaia a condensazione, quali vantaggi offre

Attualmente, il sistema di riscaldamento più diffuso è la caldaia a condensazione, apprezzata per l’efficienza energetica elevata e il ridotto consumo di materia prima.

La caldaia a condensazione sfrutta il calore generato dalla condensazione del vapore acqueo presente nei gas di scarico della combustione. Invece di essere espulsi direttamente nell’atmosfera, i gas passano attraverso uno scambiatore di calore, dove l’acqua allo stato gassoso viene raffreddata e condensata. Questo rilascia energia termica utilizzata per il riscaldamento dell’acqua sanitaria e degli impianti di riscaldamento.

In termini semplici, oltre a sfruttare il calore diretto dei fumi di combustione come una caldaia tradizionale, la caldaia a condensazione sfrutta anche il calore del vapore acqueo prodotto durante la stessa combustione di gas o gasolio. Questo sistema a doppio stadio di produzione di energia consente di risparmiare notevolmente sulle bollette, poiché, a parità di rendimento, si utilizza meno combustibile.

Va notato che le caldaie a condensazione contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale del riscaldamento, generando minori emissioni di CO2 e altri gas inquinanti rispetto alle caldaie tradizionali. Tuttavia, è importante considerare l’aspetto economico e di installazione di questi dispositivi, che può comportare costi più elevati.

Sebbene il passaggio alla caldaia a condensazione implichi alcune sfide, come la gestione dell’acqua di condensazione e dei fumi di scarico, i vantaggi includono minori consumi di gas. Il costo annuo per il riscaldamento di una casa con una caldaia a condensazione è stimato a 2.508 euro, in confronto ai 2.638 euro necessari per una caldaia non a condensazione.

Pompa di calore, un sistema di riscaldamento sempre più apprezzato

La pompa di calore è un sistema di riscaldamento che ha registrato un notevole successo negli ultimi anni. Questo sistema segue il principio termodinamico dell’effetto Joule-Thomson, simile a quello di un elettrodomestico comune che usiamo ogni giorno: il frigorifero. La principale differenza è che mentre il frigorifero estrae il calore dal suo interno per mantenerlo fresco e lo rilascia nell’ambiente circostante, la pompa di calore estrae il calore dall’ambiente esterno per riscaldare l’interno di una casa.

Le pompe di calore sfruttano diverse fonti di calore disponibili nell’ambiente, come l’aria, il terreno e le acque sotterranee, e in alcuni casi anche le acque di superficie come laghi o fiumi. Anche se queste fonti forniscono calore gratuitamente e in quantità praticamente illimitata, la loro temperatura iniziale è troppo bassa per essere utilizzata direttamente per il riscaldamento o per la produzione di acqua calda. Di conseguenza, la pompa di calore utilizza un processo termodinamico basato sull’effetto Joule-Thomson per elevare la temperatura del calore ambientale a un livello sufficiente per riscaldare l’ambiente domestico e fornire acqua calda.

Il costo annuo per una casa che adotta la pompa di calore si aggira intorno ai 1.774 euro.

Caldaia a biomassa per riscaldare casa, quanto conviene

La caldaia a biomassa, in passato utilizzata in modo occasionale o come integrazione al sistema di riscaldamento principale, ha recentemente guadagnato popolarità come fonte primaria di riscaldamento. Tra i suoi vantaggi, spiccano la possibilità di abbinarla a un sistema solare termico, l’efficace utilizzo di risorse rinnovabili e la sua adattabilità a diverse potenze.

Tuttavia, il principale svantaggio è la necessità di uno spazio significativo per l’installazione e lo stoccaggio di pellet e legna da ardere. È importante considerare anche che la caldaia a biomassa emette particelle e particolato, potenzialmente contribuendo all’inquinamento atmosferico. Il costo annuo per una casa che utilizza la caldaia a biomassa si aggira intorno a 2.130 euro.

Sistema solare termico, trasforma i raggi del Sole in calore

L’impianto solare termico converte i raggi solari in calore, utilizzato sia per la produzione di acqua calda sanitaria che per alimentare i sistemi di riscaldamento/raffrescamento della casa. I collettori solari possono essere posizionati sul tetto, sul balcone o nella facciata, rendendo questo sistema uno dei più efficienti in termini di risparmio energetico.

Il costo di installazione del solare termico varia a seconda della tipologia. Per un impianto a circolazione naturale, il costo stimato è di circa 2.500 euro, mentre per un sistema a circolazione forzata il costo sale a circa 3.500 euro. Una famiglia che sceglie il sistema solare termico dovrebbe considerare una spesa annua di circa 1.808 euro.

Caldaia ibrida, un mix tra caldaia a condensazione e pompa di calore

L’ultima soluzione di riscaldamento esaminata nella simulazione è la caldaia ibrida, composta da una caldaia a condensazione a gas supportata da una pompa di calore.

I vantaggi di una caldaia ibrida abbracciano diversi aspetti, tra cui quelli economici, di comfort e ambientali. A seconda del tipo di combustibile utilizzato, si può beneficiare di un risparmio energetico che oscilla tra il 30% e il 50%, riducendo l’uso di fonti fossili come il gas al minimo necessario e conseguentemente limitando le emissioni di CO2. Questo si traduce in un’elevata efficienza energetica della pompa di calore e in una diminuzione dei consumi, con conseguente riduzione dei costi di gestione complessivi dell’impianto. Se la caldaia ibrida è collegata a un impianto fotovoltaico, il risparmio sulla bolletta può essere ulteriormente significativo.

Un ulteriore vantaggio è rappresentato dal miglioramento delle classi energetiche dell’edificio, contribuendo ad aumentare il suo valore di mercato. Altri aspetti positivi includono la compattezza e la facilità di installazione del sistema, una manutenzione agevole (anche con pannelli solari termici), e la possibilità di utilizzare l’impianto anche per il condizionamento in estate. Infine, da non trascurare è il fatto che la produzione di acqua calda è immediata e più efficiente, con un aumento del 20% in termini di efficienza.

Il sistema ibrido comporta una spesa annua stimata di circa 2.192 euro.