Cos’è e come si riscuote un bonifico postale domiciliato

Il bonifico domiciliato è servizio che permette di trasferire del denaro tra due soggetti, senza che il beneficiario sia titolare di un conto corrente

Pubblicato: 8 Ottobre 2020 17:23Aggiornato: 11 marzo 2024 17:13

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Nel caso in cui di recente abbiate avuto a che fare con l’Inps, oppure con qualche ente privato che vi deve una somma di denaro, potreste decidere in tutta libertà di riscuotere tale debito tramite la forma del bonifico domiciliato. Vediamo che cos’è questo strumento poco noto e come funziona esattamente.

Cos’è il bonifico domiciliato

Servizio offerto da Poste Italiane, il bonifico domiciliato è uno strumento che esattamente come il bonifico postale o il vaglia postale consente di effettuare un trasferimento di denaro da un debitore a un creditore. A differenza del giroconto bancario, in cui beneficiario e destinatario sono la stessa persona, nel caso del bonifico domiciliato sono due soggetti differenti.

Inoltre, con il bonifico domiciliato il creditore non deve essere per forza titolare di un conto corrente postale, mentre non è necessario al debitore conoscere le coordinate del conto del destinatario. Il bonifico domiciliato da parte dell’Inps, ad esempio, può essere ricevuto all’unica condizione di avere un conto corrente postale sul quale far bonificare la somma in questione.

Come funziona il bonifico domiciliato

Come anticipato, il bonifico domiciliato non necessita la titolarità di un conto corrente postale da parte della persona che riceve la somma, basta che chi effettua il trasferimento abbia un numero di conto corrente postale. Questa operazione può essere eseguita sia online che presso un ufficio postale, con la somma che può essere prelevata presso qualsiasi ufficio postale.

Nel momento in cui è avvenuta la transazione da parte dell’Inps, oppure da un ente pubblico o un’altra persona fisica, a casa del creditore arriva un avviso di bonifico domiciliato avvenuto tramite una lettera, la quale deve necessariamente essere conservata. L’ammontare del bonifico domiciliato non può superare i 6.000 euro.

Le aziende e gli enti pubblici che possiedono il servizio BancoPosta Impresa online possono gestire l’operazione in modo digitale, evitando di recarsi presso l’ufficio postale per inviare il denaro tramite il bonifico domiciliato. In questo caso basta accedere alla piattaforma, entrare nella sezione Disposizioni di pagamento, selezionare l’opzione Bonifici domiciliati ed effettuare il trasferimento da remoto.

Come riscuotere il bonifico domiciliato

Una volta ricevuta a casa la lettera di notifica di avvenuto bonifico, il destinatario della somma deve recarsi presso un qualsiasi ufficio postale portando con sé la lettera ricevuta, un documento d’identità valido e il codice fiscale. Presentandosi allo sportello con questi documenti alla mano si riceve immediatamente la somma dovuta.

In genere è opportuno che sia l’effettivo destinatario della somma a recarsi presso l’ufficio postale, munito di tutta la documentazione necessaria per il ritiro dei soldi. In alcuni casi particolari però è possibile incaricare una persona delegata, ovviamente in possesso di una delega scritta e firmata oltre alla copia dei documenti con autocertificazione del legittimo creditore.

Le tempistiche del bonifico domiciliato

I tempi di riscossione di un bonifico domiciliato postale sono prestabiliti, perciò la scadenza entro cui la somma di denaro accreditata può essere riscossa viene chiaramente indicata nella lettera che il destinatario riceve presso la propria abitazione. In genere il destinatario ha tempo fino al l’ultimo giorno lavorativo del mese successivo rispetto alla data del pagamento, quindi dipende dal momento in cui è stato effettuato il trasferimento.

Se entro il termine indicato la somma corrisposta tramite bonifico domiciliato non viene prelevata, i soldi verranno riaccreditati al mittente automaticamente da Poste Italiane, con il rendiconto che avviene il giorno successivo a quello della scadenza. Per ottenere nuovamente la somma dovuta, il ricevente del bonifico dovrà contattare nuovamente e personalmente il mittente, per chiedergli di emettere un nuovo bonifico domiciliato.

Per cosa si utilizza il bonifico domiciliato

Oltre alle prestazioni Inps come Naspi, indennità di malattia, cassa integrazione e bonus mamma o bonus bebè, ci sono numerosi altri tipi di pagamenti effettuati da numerosi soggetti (soggetti pubblici, aziende o privati) che possono essere ricevuti tramite bonifico domiciliato:

Differenza tra bonifico domiciliato e accredito sul conto corrente

Per trasferire del denaro è possibile ricorrere a diversi strumenti, uno tra questi è l’accredito sul conto corrente tramite bonifico bancario. A differenza del bonifico domiciliato, per trasferire una somma di denaro il mittente deve semplicemente indicare le coordinate del conto bancario (codice IBAN e nominativo) del destinatario della somma, il quale deve però essere intestatario del conto.

La differenza principale tra l’accredito sul conto, il vaglia postale e altre soluzioni analoghe rispetto al bonifico domiciliato è che quest’ultimo non richiede la conoscenza o l’esistenza di un conto corrente. In questo modo istituzioni pubbliche e aziende private possono effettuare pagamenti anche a persone che non possiedono un conto, semplicemente mettendo loro a disposizione la somma attraverso il supporto di Poste Italiane.

I vantaggi dei bonifici domiciliati

Ovviamente i moderni sistemi per pagamenti e transazioni rendono i bonifici domiciliati superflui nella maggior parte delle circostanze, ad ogni modo in alcuni casi sono uno strumento davvero utile e indispensabile. In particolare, i principali vantaggi di un bonifico domiciliato sono:

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