Bollette, flop del mercato libero: le città più care. Tutti i prezzi

In questo primo avvio, il regime obbligatorio di mercato libero dell'energia non sta dando i risultati sperati. Ad agosto bollette del gas ancora troppo alte

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Nonostante la fine del mercato tutelato, le bollette non scendono. L’ultima analisi di Assoutenti dimostra che i prezzi di luce e gas sono ancora ovunque molto alti, troppo, e al momento non si è ancora registrato quel risparmio che gli italiani si aspettavamo dal passaggio obbligato al mercato libero. Vediamo i dati.

Quanto si paga oggi per le utenze

Nonostante la fine del mercato tutelato dell’energia e del gas, le tariffe praticate sul mercato libero continuano ad essere elevate. Questo sia per gli utenti vulnerabili che rientrano nel regime di maggior tutela, sia per i non vulnerabili che sono passati al servizio a tutele graduali.

Facciamo subito chiarezza ricordando cos’è il mercato libero. Nel mercato libero dell’energia gli utenti domestici, ma anche le imprese, hanno la possibilità di scegliere liberamente i fornitori di luce e gas. A differenza della maggior tutela, dove i prezzi delle utenze sono fissati dall’Arera-l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, il mercato libero consente di accordarsi direttamente con il venditore sulle condizioni economiche e contrattuali della fornitura di elettricità e gas.

Il 1° luglio 2024 abbiamo detto addio al mercato tutelato dell’energia. A partire da quella data, per tutti (salvo alcune eccezioni) è diventato obbligatorio passare al mercato libero. Il passaggio alla libera concorrenza avrebbe dovuto portare a una diminuzione sensibile delle spese in bolletta, e invece così non è stato, almeno finora.

Che il mercato libero dell’energia elettrica e del gas si stia rivelando “un colossale flop” Assoutenti lo denuncia da mesi. Le famiglie non stanno registrando benefici sul fronte della spesa in bolletta, denuncia il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso, come conferma anche la nuova indagine condotta proprio da Assoutenti sul portale offerte di Acquirente unico il 13 agosto.

Ma c’è anche un aspetto nuovo da non sottovalutare. Una pratica mai vista prima riguarda la prassi adottata da alcuni gestori energetici di “scegliere” i propri clienti, vincolando l’accettazione dei contratti di fornitura all’esito di una verifica particolare: viene cioè controllato che non ci siano precedenti morosità, viene fatta una valutazione sull’affidabilità creditizia del cliente – in gergo il cosiddetto credit check -, viene verificato che non ci siano pendenze, cause o morosità relative a diversi contratti intestati allo stesso cliente.

I prezzi del gas

Detto questo, ad agosto la spesa per il gas non è scesa. Per il gas hanno risparmiato di più coloro che hanno il prezzo fisso rispetto al variabile. Come spiega Assoutenti nella sua analisi, in nessuna città si registrano sul mercato libero opzioni più convenienti rispetto al regime di vulnerabilità regolato da Arera, entrato in vigore lo scorso 10 gennaio dopo la fine del mercato tutelato.

In media, i contratti a prezzo variabile costano nelle principali città monitorate tra il +2,2% e il +3% rispetto a quelli a prezzo fisso: l’unica eccezione è Napoli, dove al momento sul portale si trova un’offerta variabile più conveniente del 6,5% rispetto al fisso.

Le cifre? Sul mercato tutelato del gas gli utenti vulnerabili pagano, sulla base delle ultime tariffe di luglio, una bolletta media di 1.173 euro annui a famiglia, considerando un consumo di 1.100 metri cubi.

Le città con le bollette del gas più alte

Ad agosto, ecco le città in cui gli italiani hanno pagato di più il gas, con una certa differenza tra prezzo fisso e variabile.

Con prezzo fisso

  1. Roma 1.349,99
  2. Catanzaro 1.338,41 €
  3. Palermo 1.331,78 €
  4. Napoli 1.289,15 €
  5. Firenze 1.254,76 €
  6. Torino 1.253,60 €
  7. Genova 1.253,60 €
  8. Bologna 1.219,23 €
  9. Bari 1.214,43 €
  10. Milano 1.180,62 €.

Con prezzo variabile

  1. Roma: 1.379,95 € (+2,22% del prezzo variabile sul fisso)
  2. Catanzaro: 1.375,25 € (+2,75% del prezzo variabile sul fisso)
  3. Palermo: 1.371,15 € (+2,96% del prezzo variabile sul fisso)
  4. Firenze: 1.290,72 € (+2,87% del prezzo variabile sul fisso)
  5. Genova: 1.289,57 € (+2,87% del prezzo variabile sul fisso)
  6. Torino: 1.288,18 € (+2,76% del prezzo variabile sul fisso)
  7. Bari: 1.251,26 € (+3,03% del prezzo variabile sul fisso)
  8. Bologna: 1.250,15 € (+2,54% del prezzo variabile sul fisso)
  9. Milano: 1.211,54 € (+2,62% del prezzo variabile sul fisso)
  10. Napoli: 1.205,00 € (-6,53% del prezzo variabile sul fisso).

I prezzi della luce

Per la luce invece la situazione è l’opposto. I risparmi maggiori li hanno avuti gli utenti con il prezzo variabile. La bolletta media della luce nella maggior tutela è stimata in 621,69 euro annui a utenza.

Gli operatori – che per i contratti a prezzo fisso applicano una migliore offerta identica in tutte le città, mentre per il variabile diversificano tra Nord e Sud – garantiscono maggiori risparmi con i contratti a prezzo variabile, dove la minore spesa annua è compresa tra il -9% e il -11% rispetto al fisso, considerando un consumo pari a 2700 kWh annui, spiega ancora Assoutenti.

Nello specifico, al Nord e al Centro Italia si pagano in media 738,73 € con i contratti a prezzo fisso e 654,16 € con quello variabile, con un risparmio dunque pari a -11,45% per chi ha la tariffa variabile. Al Sud i costi sono di 738,73 € per il fisso e 670,49 € per il variabile (-9,24%).

Attenzione che, avverte ancora Assoutenti, nelle prossime settimane la situazione potrebbe pure peggiorare. Secondo le previsioni, a settembre gli operatori pubblicheranno nuove offerte per la luce e il gas, che certamente terranno conto dell’aumento dei prezzi sui mercati dell’energia come conseguenza dell’arrivo dell’autunno. Prepariamoci dunque a bollette ancora più salate.

Nel 2025 cambiano le bollette

Unica nota positiva, il prossimo anno diremo addio alle vecchie bollette tradizionali. A partire dal 1° luglio 2025, infatti, saranno disponibili le nuove bollette in formato semplificato che ci permetteranno di tenere sotto controllo più agevolmente costi e consumi.

In bolletta troveremo anche una sorta di “scontrino dell’energia”, in cui verranno indicati il prezzo da pagare, ma anche i dettagli, facili, con tanto di volumi di elettricità o gas utilizzati, i prezzi, le spese fisse e tutto il resto. I fornitori avranno 12 mesi per adeguarsi alle nuove regole.