Il 2022 è stato, in termini di rincari, un anno nero e ha reso ancor più evidente l’importanza di sapere come risparmiare sulle bollette di luce e gas: la guerra in Ucraina e la crisi energetica hanno difatti spinto al rialzo i prezzi di beni e servizi che hanno investito tutti i settori, dagli alimentari ai trasporti, dal turismo alla ristorazione. È quanto affermato recentemente dal Codacons (il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) che, alla luce dei dati definitivi sull’inflazione media del 2022 diffusi dall’Istat, ha tracciato una “mappa dei rincari” che si sono abbattuti sulle famiglie italiane lo scorso anno.
Analizzando l’aumento medio di prezzi e tariffe registrato nel corso del 2022 si scopre infatti che, rispetto al 2021, l’energia elettrica è aumentata del 110,4%, il gas del 73,7% e il gasolio per riscaldamento del 38,4%. Aumenti che si sono automaticamente tradotti in un pesante aggravio per le tasche degli italiani: basti pensare che nel 2022, in base a dati Istat, un aumento del 110,4% per la luce equivale ad un aggravio medio pari a + 862 euro in bolletta mentre per il gas si parla di un + 533,6 euro, per un totale di + 1.395 euro per nucleo familiare. Ecco dunque la necessità di “rivedere” i consumi e gli stili di vita sinora adottati, in particolar modo all’interno delle mura domestiche, al fine di risparmiare sulle bollette di luce e gas.
Scopri come risparmiare su luce e gas
Di certo un passo oggettivamente importante sarà quello di scegliere il fornitore giusto, valutando con attenzione quale sia l’offerta più conveniente in base alle proprie abitudini di consumo e decidendo dunque di optare per una tariffa monoraria o bioraria. Purtroppo, però, non basta solamente scegliere consapevolmente l’offerta più conveniente o la tariffa più adatta ai propri consumi: abbassare le bollette di luce e gas è difatti possibile anche attraverso l’adozione di comportamenti volti a ridurre lo spreco dei consumi, adottando piccoli e semplici accorgimenti quotidiani che permetteranno di risparmiare. Di seguito ecco dunque una serie di trucchi e consigli che ci suggeriranno come risparmiare sulle bollette di luce e gas in casa, senza la necessità di compiere particolari “rivoluzioni” nel proprio stile di vita.
Indice
Utilizzare correttamente gli elettrodomestici
Utilizzare gli elettrodomestici con criterio avrà un impatto positivo notevole sulle bollette di luce e gas: ad esempio, è sempre meglio preferire i lavaggi “eco” per lavatrice e lavastoviglie, oltre ad utilizzarle solamente a pieno carico. Così come sarà bene evitare di tenere aperto il frigorifero per troppo tempo (in particolar modo d’estate) e utilizzare con criterio il climatizzatore, che consumerà molto di più soprattutto se impostato a più di 6 gradi di differenza rispetto alla temperatura esterna.
Illuminare solo quando e dove serve
L’illuminazione rappresenta una voce decisamente importante all’interno del capitolo di spesa: a tal proposito, il “decalogo del consumo intelligente” promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzato da ENEA (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) suggerisce di illuminare solo dove serve realmente e di spegnere sempre le luci quando si esce da una stanza, cercando di sfruttare il più possibile la luce naturale che penetra dalle finestre.
Preferire le lampadine a LED
La tecnologia LED permette un importante risparmio energetico: a parità di potenza assorbita, produce una luce 5 volte superiore rispetto alle classiche lampadine a incandescenza e alogene. Non solo: la durata di una lampadina a LED a luce bianca è di circa 15.000 ore mentre le lampadine fluorescenti si fermano a sole 7.500 ore di esercizio e quelle alogene a 750 ore. Anche se hanno un prezzo maggiore, permettono però di risparmiare in bolletta circa il 90% rispetto alle vecchie lampadine e il 70% rispetto alle lampadine fluorescenti (ovvero quelle a basso consumo).
Spegnere gli elettrodomestici inutilizzati ed evitare la funzione stand-by
Tenere in stand-by i dispositivi elettronici (televisione, stereo, decoder, Pc, caricatore del cellulare) è un’abitudine molto più diffusa di quanto si possa immaginare e, a fine anno, può arrivare a incidere notevolmente sulla bolletta. Per abbassare i costi della luce e ottenere un reale risparmio basterà porre più attenzione del solito e ricordarsi quindi di spegnere tutti gli elettrodomestici che non sono utilizzati sul momento. In alternativa, sarà anche possibile adottare un piccolo trucco anti-spreco: basterà riunire tutte le spine degli apparecchi elettronici in un’unica ciabatta multi-presa con annesso interruttore esterno, così da poter spegnere contemporaneamente tutti gli elettrodomestici rimasti in stand-by.
Scegliere un elettrodomestico con la migliore classe energetica
Per risparmiare sulle bollette di luce e gas sarà molto utile, nel momento in cui si acquista un nuovo elettrodomestico per la casa, valutare la classe energetica: più è alta l’efficienza e minore sarà il consumo di energia elettrica. La scala attuale va dalla A alla G: la classe A indica l’efficienza energetica massima ed è colorata di verde brillante mentre la G è la classe meno efficiente ed è di colore rosso. Alla scala attuale vanno inoltre abbinate le certificazioni “Energystar” ed “Ecolabel“, due etichette che assicurano qualità, bassi consumi energetici e rispetto per l’ambiente.
Sbrinare regolarmente frigoriferi e congelatori
Il “decalogo del consumo intelligente” promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzato da ENEA suggerisce di posizionare adeguatamente frigoriferi e congelatori il più lontano possibile da fonti di calore (forni, termosifoni etc) ma, soprattutto, di sbrinarli con regolarità: questo permetterà di risparmiare energia elettrica e, soprattutto, di abbassare la bolletta anche fino al 20%.
Risparmiare sulle bollette del gas: piccoli trucchi da utilizzare in cucina
In casa non si consuma solo energia elettrica ma anche gas. Ecco perché, anche in questo caso, è necessario favorire una serie di buone abitudini quotidiane per evitare gli sprechi: ad esempio cercare di ridurre per quanto possibile i tempi di cottura (cuocere a fuoco spento, cioè con la cottura passiva, permette di risparmiare sulla bolletta del gas 11 euro l’anno), alternare quando possibile l’utilizzo del forno a microonde (decisamente meno energivoro) al forno tradizionale, usare la pentola a pressione per le cotture lunghe (che permetterà un risparmio di 12,50 euro l’anno) e ricordarsi di apporre sempre i coperchi per far bollire l’acqua. Non solo: cambiare metodo di cottura, utilizzando più frequentemente la cottura a vapore, consentirà di preparare contemporaneamente più piatti utilizzando un unico fornello. E ancora, tirare fuori dal frigorifero gli alimenti con un buon anticipo prima di cucinarli, usare acqua già tiepida e comunque non fredda per bollire e mettere a cuocere le pentole su un fornello proporzionato alla loro dimensione permetterà di dimezzare le spese energetiche in bolletta.
Come abbattere i costi del riscaldamento con caldaia a gas
Il costo per il riscaldamento rappresenta da sempre una delle voci di spesa principali per le famiglie ma è certamente possibile ridurre gli importi delle bollette ottimizzando i consumi in casa. Ad esempio, uno dei fattori che influenza maggiormente i consumi è la temperatura della caldaia: un solo grado in più per il riscaldamento può far lievitare i costi del 5-6%. Ecco perché diventa fondamentale regolare la temperatura in modo ottimale, evitando che superi i 20° C e mantenendola sempre tra i 18° C e i 20° C al massimo, temperature più che sufficienti per riscaldare la casa senza far salire la bolletta alle stelle. Un’ulteriore possibilità per risparmiare sui consumi della caldaia sarà installare un cronotermostato direttamente collegato con l’impianto: permetterà di scegliere temperature diverse per ogni stanza e impostare gli orari di funzionamento della caldaia, garantendo un risparmio fino al 20%, dialogando con la caldaia per gestire l’accensione nel modo più efficiente e fornire indicazioni utili per ridurre i consumi. In ultimo, è utile sapere che diversi impianti autonomi funzionano sia per il riscaldamento che per la fornitura di acqua calda sanitaria. Normalmente il valore consigliato per l’acqua calda in bagno e in cucina si aggira intorno ai 45-55° C. Mantenere dunque bassa la temperatura dell’acqua calda, ad esempio impostando un valore di 45° C, consentirà di risparmiare fino al 5% sui consumi energetici.
Bollette luce e gas nel mercato tutelato, cosa aumenta davvero?
Secondo quanto comunicato dall’ARERA (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) a fine gennaio 2023 a proposito delle bollette del gas, non arrivano purtroppo buone notizie per tutti coloro che hanno ancora un contratto in regime di maggior tutela: è difatti previsto un aumento di circa il 23% sul prezzo del gas, che si tradurrà in bollette ancora più salate. Una brutta notizia soprattutto in considerazione dell’inverno, dato che per molte famiglie italiane rinunciare al riscaldamento non è di certo possibile. Buone notizie, invece, a proposito dell’energia elettrica: ARERA ha infatti comunicato che durante i prossimi mesi potremmo assistere ad un calo significativo dei prezzi della luce in bolletta, che dovrebbe superare il 19%. Anche in questo caso si tratta di tariffe applicate ai clienti che hanno ancora attivo un contratto nel regime di maggior tutela.
Bollette luce e gas nel mercato libero, gli aumenti
Gli italiani che sono passati al mercato libero vedranno bollette decisamente più leggere nei prossimi mesi, con i fornitori in grado di proporre offerte luce e gas sicuramente convenienti grazie al fatto che il costo della materia prima è calato drasticamente, lasciando finalmente intravedere qualche spiraglio di luce dopo i difficili mesi del 2022. Allo stato attuale le offerte del mercato libero più vantaggiose sembrano essere quelle a prezzo indicizzato. Dunque, la situazione nel 2023 dovrebbe (ma il condizionale è d’obbligo) rivelarsi decisamente meno preoccupante rispetto allo scorso anno.
Perché aumentano le bollette di luce e gas?
Stando a quanto rilevato da Sorgenia, il motivo principale dell’aumento delle bollette di luce e gas è legato all’incremento del prezzo dell’energia all’ingrosso negli hub europei, ovvero a seguito della crescita del costo delle materie prime energetiche sul mercato comunitario. Più precisamente, l’aumento delle bollette di energia elettrica e gas può essere ricondotto a una serie di cause internazionali, ovvero:
- incremento elevato della domanda di energia nel post-Covid per la crescita accelerata dell’economia globale;
- aumento della richiesta di gas da parte di alcuni Paesi in via di sviluppo che hanno scelto di chiudere le centrali a carbone e sostituirle con degli impianti a gas;
- tensioni geopolitiche, in particolar modo la guerra tra Russia e Ucraina che ha aumentato l’incertezza nei mercati e alimentato la speculazione finanziaria;
- bassi livelli di stoccaggi europei di gas (50% della capacità a fine 2021 secondo ARERA) principalmente a causa della riduzione delle forniture di gas dalla Russia;
- condizioni climatiche (ovvero diminuzione della produzione di energia da fonti rinnovabili in alcune zone geografiche; aumento del consumo di gas per il riscaldamento a causa di un inverno particolarmente freddo, con temperature inferiori alle medie stagionali);
- ruolo centrale del gas naturale nella produzione di energia elettrica, indispensabile per soddisfare il fabbisogno energetico globale di energia e sopperire alle carenze delle energie rinnovabili;
- aumento del prezzo dell’anidride carbonica nel mercato europeo: si tratta della spesa che le aziende devono sostenere per compensare le emissioni di CO2 nell’atmosfera comprando dei crediti di sostenibilità (il prezzo della CO2 è passato 26 euro per tonnellata di CO2 di gennaio 2020 a 90-95 euro per tonnellata di CO2 di febbraio 2022);
- aumento del 3,3% della componente PD per la copertura dei costi di dispacciamento dell’energia elettrica;
- incremento del 15% della componente PPE relativa al corrispettivo di perequazione (per bilanciare i costi delle imprese di distribuzione legati al prezzo di acquisto e al dispacciamento dell’energia per i clienti del mercato tutelato);
- crescita dello 0,6% dei costi per il trasporto e la gestione del contatore relativi alla bolletta del gas.
In collaborazione con Libero Tariffe