I beneficiari dell’assegno unico che non hanno ancora presentato l’Isee 2023 devono fare attenzione alla scadenza del 30 giugno. Entro quella data, infatti, va presentata la dichiarazione aggiornata ai fini del riconoscimento degli arretrati dell’assegno unico a partire dal mese di marzo. Cosa succede a chi non presenta l’Isee entro tale scadenza?
Assegno unico, chi deve presentare l’Isee entro il 30 giugno
Il termine ordinario per presentare il modello Isee aggiornato ai fini dell’assegno unico è fissato ogni anno al 28 febbraio. Mentre non è necessaria la domanda annuale di assegno unico, è invece indispensabile presentare ogni anno la nuova DSU per calcolare correttamente l’importo spettante a decorrere dal mese di marzo di ciascun anno.
Ricordiamo che in caso di mancata presentazione del modello Isee, l’assegno unico è erogato con gli importi minimi previsti.
Tuttavia l’Inps concede ai ritardatari la possibilità di presentare l’Isee entro il 30 giugno, una scadenza importante per chi non vuole perdere gli arretrati a partire dal mese di marzo. Se l’Isee viene presentato entro il 30 giugno 2023, l’Inps procederà a un conguaglio d’ufficio garantendo gli importi dovuti e i relativi arretrati.
Cosa succede a chi non rispetta la scadenza
Come specifica l’Inps, queste sono le regole per chi rispetta il termine del 30 giugno e per chi presenta il modello Isee aggiornato oltre tale data:
- in assenza di una nuova DSU presentata per il 2023 e correttamente attestata, l’importo dell’assegno unico e universale sarà calcolato a partire dal mese di marzo 2023 con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa (pari a 54 euro per il 2023);
- se la nuova DSU è presentata entro il 30 giugno 2023, gli importi eventualmente già erogati per l’annualità 2023 saranno adeguati a partire dal mese di marzo 2023 con la corresponsione degli importi dovuti arretrati;
- se la nuova DSU è invece presentata a partire dal 1° luglio, si perde il diritto agli arretrati e l’importo dell’assegno unico sarà adeguato a partire dal mese di presentazione dell’Isee.
La circolare Inps fornisce il seguente esempio nel caso di nuovo nato nel 2023:
Nel nucleo familiare, non percettore di AUU, è presente un nuovo nato nel mese di gennaio 2023. In tale caso, la domanda di AUU per il nuovo nato può essere presentata entro 120 giorni dalla nascita, con diritto a tutti gli arretrati e alle due mensilità di novembre e dicembre corrispondenti al settimo e all’ottavo mese di gravidanza.
Se l’utente presenta a marzo 2023 sia la domanda di AUU sia l’ISEE in cui è presente il minore, le rate di novembre e dicembre 2022 saranno calcolate sulla base della soglia ISEE 2023, ma applicando gli importi delle tabelle vigenti per l’anno 2022, mentre, le rate di gennaio e febbraio 2023, nonché le mensilità successive dell’anno di competenza saranno calcolate sulla base dell’ISEE 2023 e degli importi vigenti per l’anno 2023.
Se l’utente presenta la domanda di AUU a marzo 2023 e l’ISEE in cui è presente il minore a giugno 2023, ossia dopo i 120 giorni dalla nascita, detto ISEE sarà preso in considerazione esclusivamente per le mensilità con decorrenza da marzo 2023, mentre le mensilità precedenti (novembre e dicembre 2022, gennaio e febbraio 2023) saranno corrisposte al minimo.
Come presentare il modello Isee
Il modello Isee può essere presentato in due modalità:
- in modalità ordinaria rivolgendosi a Caf o intermediari;
- utilizzando le funzionalità previste dal sito Inps per la presentazione della modalità precompilata e semplificata.
In questo secondo caso, accedendo con le proprie credenziali nella sezione dedicata al modello Isee precompilato è possibile compilare l’attestazione indicando i propri dati patrimoniali e reddituali e quelli del proprio nucleo familiare. Una volta compilata la DSU, l’attestazione Isee verrà inviata entro pochi giorni dall’Inps.