Alzheimer, fra i sintomi iniziali anche i ritardi su mutui e bollette: la ricerca

Svelato il possibile nesso fra Alzheimer e gestione del denaro: analizzando i flussi finanziari, i ricercatori stimano che nel prossimo decennio verranno effettuate 600.000 nuove diagnosi di Alzheimer solo negli Usa

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Uno studio ha evidenziato come molto prima che una persona sviluppi il morbo di Alzheimer o altre forme di demenza ci siano dei segnali di tipo economico. Si tende a dimenticare le scadenze delle rate di mutui e prestiti, si resta indietro con le bollette e si può cominciare a prendere in considerazione investimenti azzardati. La ricerca ha evidenziato come molto prima che i sintomi della malattia vengano diagnosticati, il processo decisionale, incluso quello finanziario, può iniziare a deteriorarsi in maniera significativa. Tutto questo potrebbe fornire un elemento in più per la diagnosi precoce della malattia.

I risultati della ricerca

Lo studio è stato condotto da un team di economisti della Federal Reserve Bank di New York e di medici della Georgetown University. Il team ha analizzato i dati sanitari con quelli dell’agenzia di credito Equifax. Il primo studio al riguardo (Effect of early-stage Alzheimer’s disease on household financial outcomes) è disponibile sul sito governativo National library of medicine. Tale studio ha poi ricevuto una serie di conferme e aggiornamenti. I ricercatori hanno puntato i fari sul cambiamento del comportamento finanziario delle persone negli anni prima e dopo una diagnosi di Alzheimer o di altre forme di demenza. Ai vari gruppi di utenti sono stati associati dei punteggi.

I punteggi tra le persone che hanno sviluppato demenza hanno iniziato a diminuire drasticamente molto prima che la malattia venisse diagnosticata. Secondo lo studio, un anno prima della diagnosi, queste persone avevano il 17,2% di probabilità in più di essere inadempienti nei pagamenti del mutuo rispetto a prima dell’inizio della malattia. E avevano il 34,3% di probabilità in più di essere inadempienti in altre forme di pagamento come le bollette.

Il comportamento cambia 5 anni prima della diagnosi

Secondo lo studio, le persone che sperimentano declino cognitivo iniziano a rimanere indietro nei pagamenti in media 5 anni prima della diagnosi.

“I risultati sono sorprendenti sia per la loro chiarezza che per la loro coerenza,” ha detto Carole Roan Gresenz, un’economista della Georgetown University. I punteggi e le inadempienze “peggiorano costantemente nel tempo man mano che la diagnosi si avvicina, e quindi rispecchiano letteralmente i cambiamenti nel declino cognitivo che stiamo osservando”.

Le persone che stanno iniziando a subire un declino cognitivo, viene evidenziato, possono saltare i pagamenti, fare acquisti impulsivi o destinare denaro a investimenti rischiosi. Tutti comportamenti che prima non avrebbero considerato.

“Non si diventa solo smemorati: cambia anche la nostra sensibilità al rischio“, ha spiegato Lauren Hersch Nicholas, docente presso la University of Colorado School of Medicine, commentando lo studio. Ad esempio, “potrebbe sembrare improvvisamente una buona idea spostare un portafoglio finanziario diversificato in qualche azione che qualcuno ha raccomandato”.

Più vulnerabili ai truffatori

Ma le persone, nelle prime fasi della malattia, sono anche particolarmente vulnerabili a truffe e frodi. In un documento Nicholas e altri coautori hanno spiegato che le persone probabilmente destinate a sviluppare la demenza hanno visto il loro patrimonio familiare diminuire nel decennio precedente alla diagnosi.

600.000 inadempienze causate dalla demenza

Lo studio della New York Fed stima che nei soli Stati Uniti si verificheranno 600.000 inadempienze finanziarie nel prossimo decennio a causa di disturbi della memoria non diagnosticati per tempo. E il problema andrà aggravandosi sempre più a causa dell’invecchiamento della popolazione.