La nuova pillola anti obesità di Viking costa troppo per essere prodotta in massa

La nuova pillola contro l'obesità potrebbe costare troppo perché l'azienda che l'ha inventata riesca a produrla in massa

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 6 Novembre 2024 12:48

L’azienda farmaceutica Viking è recentemente diventata una delle azioni più instabili di Wall Street a causa dell’annuncio di un nuovo farmaco sperimentale contro l’obesità. Si tratta di una pillola a assunzione orale nata sulla scia dell’Ozempic, che dovrebbe superare uno dei principali difetti dell’attuale trattamento contro l’eccesso di massa grassa: il fatto che debba essere assunto via iniezione.

Quando la pillola è stata annunciata da Viking come efficace dopo uno studio pur limitato, il valore dell’azienda è aumentato improvvisamente. Nei giorni successivi però diversi analisti hanno mostrato che, al momento, la società non avrebbe le capacità produttive per sostenere i costi di una produzione di massa del farmaco.

La nuova pillola anti obesità di Viking

Alla ObesityWeek, convention per la cura e la prevenzione dell’obesità conclusasi domenica 3 novembre, l’azienda farmaceutica Viking Therapeutics ha presentato i risultati di uno studio su una nuova pillola per la perdita di peso, la VK2735. Nove pazienti che hanno preso la dose più alta, 100 milligrammi, hanno perso in 28 giorni l’8,2% della propria massa grassa, contro l’1,4% di coloro che avevano ricevuto il placebo.

Uno studio che ha fatto rapidamente salire di valore le azioni di Viking, diventata una delle società farmaceutiche più in vista della Borsa americana. Questo nuovo farmaco si inserisce sulla scia di Ozempic, medicina originariamente concepita per il diabete che l’azienda danese Novo Nordisk. Il suo successo è stato tale da cambiare l’economia dell’intera Danimarca, ma ora diverse concorrenti, tra cui Viking, stanno cercando di superare il principale problema associato a questo farmaco.

Ozempic è infatti ancora legato a una terapia che richiede iniezioni. Questo a lungo termine complica l’assunzione, che deve essere eseguita con attenzione, e quindi ne limita il potenziale commerciale. Inoltre il suo successo ha avuto un impatto disastroso sulla sua disponibilità per i pazienti primari: i diabetici. Ottenere da un principio attivo simile una pillola risolverebbe entrambe le problematiche, ma alcuni osservatori non sono convinti che Viking abbia gli strumenti per commercializzarla.

I dubbi sulle capacità di Viking di produrre la nuova pillola

Nella giornata di lunedì infatti le azioni di Viking sono crollate dell’11%, a seguito di alcune analisi che hanno ridimensionato le capacità di Viking di produrre in massa la nuova pillola: “Non stiamo dicendo che sia impossibile per Viking realizzare questo farmaco, ma crediamo che sia troppo costoso, con un investimento e un livello di specializzazione che né Lilly né Novo hanno al momento” ha affermato James Shin, analista di Deutsche Bank.

Novo Nordisk è l’azienda che produce Ozempic mentre Eli Lilly è una delle principali concorrenti di Viking nella realizzazione di un farmaco per la perdita di peso ad assunzione orale. Proprio Lilly dovrebbe rivelare i risultati delle sue ricerche in merito entro aprile del 2025. Viking ha comunque quadruplicato la sua capitalizzazione di mercato nell’ultimo anno. L’azienda crede che il mercato per una pillola contro l’obesità a assunzione orale possa toccare i 150 miliardi di dollari all’inizio del prossimo decennio.