Orticaria, prurito e caduta dei capelli: i nuovi sintomi del Covid

Disturbi alla pelle e alla cute si stanno verificando in moltissimi casi durante l’infezione: rimangono anche per molto tempo dopo la scomparsa del virus

In un’estate in cui milioni di italiani credevano di essersi messi alle spalle l’incubo della pandemia da Covid-19, i numeri del virus sono tornati ad essere preoccupanti su tutto il territorio nazionale. La mole sempre maggiore di nuovi contagiati costringe gli ospedali a riaprire i reparti riservati ai positivi, le strutture sono in difficoltà e le autorità sanitarie di tutta Europa stanno lanciando l’allarme sulla possibilità che le misure restrittive possano ritornare a vincolare la vita di ognuno di noi.

D’altronde i dati parlano chiaro e fotografano una situazione davvero inimmaginabile alla vigilia del periodo estivo. L’Istituto Superiore di Sanità, tramite il periodico monitoraggio settimanale, ha individuato ben 9 regioni considerate “ad alto rischio” a causa dell’alto numero di persone che stanno contraendo il coronavirus, facendo schizzare l’incidenza settimanale (uno dei parametri cardine per la valutazione) sopra il valore di mille ogni 100mila abitanti, considerata una soglia di allerta oltre cui la situazione diventa più problematica del normale.

Il ritorno del coronavirus spaventa gli italiani: i sintomi più frequenti

Assieme alla recrudescenza del Covid-19 a cui stiamo assistendo, tornano a manifestarsi anche le problematiche legate all’infezione. Migliaia di italiani sono alle prese con i classici sintomi da coronavirus, ma c’è un numero significativo di soggetti che sta manifestando nuove conseguenze mai riscontrate prima d’ora nei pazienti sintomatici.

Rimangono molto frequenti l’anosmia (ossia la perdita dell’olfatto) e l’ageusia (l’indebolimento del gusto), oltre alla difficoltà respiratoria, ai forti dolori articolari e alla spossatezza costante. Ma accanto a questi si registrano anche altri disturbi: mancano ancora dati scientifici che certifichino con certezza questa tesi, ma pare che la differenza starebbe nel fatto che questi nuovi problemi tenderebbero a prolungarsi anche ben oltre la fase acuta dell’infezione, ripresentandosi in maniera costante anche a distanza di parecchio tempo dall’avvenuta guarigione.

Nuovi sintomi per i positivi al coronavirus: come riconoscerli

Stando alle segnalazioni raccolte dai centri di pronto intervento, crescono in tutto il nostro Paese i casi di eruzioni cutanee e forte orticaria in chi si ammala di Covid-19. Ad oggi pare che anche i bambini non siano esenti da questi nuovi sintomi, tanto che molti pediatri consigliano di effettuare un tampone molecolare anche nei più piccoli alla prima comparsa di situazioni fuori dall’ordinario.

La più frequente pare essere quella esantematica – stretta parente dell’orticaria acuta – che colpisce soprattutto il tronco (e a seguire addome, arti superiori, mani o piedi) e si manifesta quasi esclusivamente negli adulti. Con o senza febbre, può apparire sia all’esordio della malattia o, più spesso, dopo la remissione dei sintomi respiratori, anche a un mese di distanza.

Negli ultimi mesi sono aumentate anche le segnalazioni di frequenti reazioni infiammatorie ai filler effettuati con l’acido ialuronico: reazioni molto fastidiose che interessano soprattutto il viso, nello specifico le parti più vicine agli organi facciali (occhi, naso e bocca). Come riportato anche in studi recenti, generalmente non sono conseguenze gravi perché interessano aree molto circoscritte, hanno per lo più una breve durata e raramente necessitano di cure. Infine, anche la chioma risente dello stress dell’organismo e sono sempre più frequenti i casi di perdita dei capelli nei soggetti appena guariti dall’infezione.