È stato presentato il Piano Nazionale Esiti (Pne) 2025 di Agenas, la fotografia più aggiornata e dettagliata della qualità dell’assistenza ospedaliera in Italia. Il report, uno strumento strategico per la governance sanitaria, ha valutato 1.117 strutture di ricovero, sia pubbliche che private.
Il dato che balza agli occhi è quello dell’eccellenza assoluta: solo due strutture in tutta Italia hanno ottenuto la massima valutazione in tutte e otto le aree considerate. Si tratta dell’Ospedale di Savigliano, in Piemonte, e dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre, in Veneto.
Indice
Gli ospedali migliori
Il report ha analizzato le performance in otto aree cliniche cruciali:
- cardiocircolatorio;
- nervoso;
- respiratorio;
- chirurgia generale;
- chirurgia oncologica;
- gravidanza e parto;
- osteomuscolare;
- nefrologia.
Allargando lo sguardo, sono 15 gli ospedali che hanno raggiunto nel 2024 un livello “alto” o “molto alto”. La Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di eccellenze, ospitando ben 5 di queste strutture. Secondo il Veneto, con 3 strutture d’eccellenza. Nella classifica ci sono anche:
- Ospedale Bolognini (Lombardia);
- Ospedale di Montebelluna (Veneto);
- Ospedale Bentivoglio (Emilia Romagna);
- Ospedale di Città di Castello (Umbria);
- Ospedale Maggiore di Lodi (Lombardia);
- Fondazione Poliambulanza (Lombardia);
- Ospedale Papa Giovanni XXIII (Lombardia);
- Istituto Clinico Humanitas (Lombardia);
- Ospedale di Cittadella (Veneto);
- Ospedale Fidenza (Emilia Romagna);
- POF Lotti di Pontedera (Toscana);
- Stabilimento Umberto I – G.M. Lancisi (Marche);
- A.O.U. Federico II di Napoli (Campania);
- Ospedale di Savigliano (Piemonte);
- Ospedale di Mestre (Veneto).
Le strutture “rimandate”
Le note negative sono le 197 strutture che dovranno essere sottoposte a un processo di revisione della qualità con Agenas e Ministero della Salute, per carenze negli standard assistenziali. La geografia di queste criticità è eloquente:
- 51 in Campania;
- 43 in Sicilia;
- 19 nel Lazio;
- 19 in Puglia.
La Lombardia, nonostante le eccellenze, ne conta 14, a testimonianza di un sistema articolato e non uniforme anche nelle regioni virtuose.
Le variazioni delle aree
Il Pne 2025 scende nel dettaglio, area per area, evidenziando luci e ombre.
Nell’area cardiovascolare, calano i ricoveri per infarto (-21%), ma persiste una forte frammentazione per interventi complessi come il bypass aortocoronarico. I centri che superano la soglia di sicurezza dei 200 interventi l’anno sono scesi da 23 nel 2015 a 15 nel 2024.
Per la chirurgia oncologica, si registrano miglioramenti per il tumore al seno (90% dei casi scoperti), polmone (83%) e prostata (82%). Il cancro al colon sale al 73%. Permangono invece criticità assolute per pancreas (54%) e retto, quest’ultimo in addirittura peggioramento (dal 30% al 22%).
Calano poi i tagli cesarei primari (dal 25% al 22%), con il Nord che si avvicina agli standard OMS (15%), mentre il Sud ha valori sopra il 25%. Positive le notizie sulla drastica riduzione delle episiotomie (dal 24% al 9%). Aumentano i parti vaginali dopo cesareo (dall’8% al 12%), ma al Sud i livelli restano troppo bassi.
Aumenta il divario Nord-Sud
Se da un lato il quadro nazionale mostra progressi significativi, il rapporto Agenas non usa mezzi termini nel denunciare il persistente e significativo divario tra Nord e Sud del Paese. Un gap che si riverbera su aspetti come la concentrazione dei casi di chirurgia oncologica più complessa e la tempestività di accesso a procedure salvavita.
Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenuto alla presentazione, ha sottolineato proprio questo aspetto:
Permane un significativo divario Nord-Sud: penso alla concentrazione di interventi oncologici complessi che al Sud fatica ancora a raggiungere gli standard previsti
I numeri lo confermano in modo crudo. Ad esempio, per le resezioni pancreatiche, a livello nazionale la casistica trattata in centri ad alto volume è passata dal 38% al 54%. Ma se al Nord e al Centro si raggiungono standard elevati, al Sud e nelle Isole solo il 28% dei pazienti viene operato in queste strutture specializzate, con evidenti ripercussioni sugli esiti.