Nel corso della stagione autunno-inverno, si registra una crescita delle infezioni respiratorie acute (ARI) nella popolazione italiana. La rete di sorveglianza RespiVirNet rileva un incremento dell’incidenza rispetto alle settimane precedenti, segnalando una circolazione attiva di diversi virus respiratori e una particolare concentrazione dei casi nella fascia d’età più giovane. Di seguito si riportano gli indicatori chiave della diffusione settimanale: numero di casi stimati, distribuzione per età, dettagli regionali e confronto storico con le passate stagioni.
Riassunto della settimana: casi totali
Nella settimana di riferimento, sono stati stimati circa 695.500 casi di ARI in tutta la popolazione italiana, con un’incidenza nazionale di 12,4 casi per 1.000 assistiti.
L’incidenza settimanale è in aumento rispetto ai dati precedenti, indicando una stagione influenzale in fase di progressione. Il livello di attività risulta elevato già in questa fase, soprattutto se confrontato con i minimi stagionali degli anni passati.
Distribuzione per fascia d’età
La diffusione delle infezioni respiratorie acute mostra una netta prevalenza tra i più piccoli: la fascia 0-4 anni riporta un’incidenza superiore, con circa 38 casi ogni 1.000 assistiti questa settimana.
Alcuni dati per fascia:
- 5-14 anni: incidenza pari a circa 16,9 su 1.000
- 15-24 anni: incidenza di circa 13,9 su 1.000
- 25-44 anni: 13,5 su 1.000
- 45-64 anni: 9,9 su 1.000
- 65 anni e oltre: 6,2 su 1.000
Il carico di casi nei bambini piccoli rappresenta una componente rilevante del totale nazionale, sottolineando l’importanza della sorveglianza in queste fasce.
Influenza: casi per regione
L’attività delle ARI risulta diffusa in tutte le regioni, con differenze nelle incidenze. In Lombardia, Piemonte, Abruzzo e diverse altre regioni, i valori si collocano sopra la media nazionale. Alcuni territori, come l’Abruzzo, mostrano incidenze nella fascia pediatrica particolarmente elevate (oltre 56 casi/1.000 nella fascia 0-4 anni).
Al momento non si segnalano regioni con livelli epidemici eccezionali, tuttavia in diverse aree il dato settimanale si avvicina (o supera) soglie tipiche della piena stagione.
Confronto con gli anni precedenti
Comparando l’incidenza settimanale attuale (12,4/1.000), si osserva un valore superiore rispetto alle fasi di inizio stagione degli anni scorsi, dove l’incidenza si manteneva intorno a 3-4 per 1.000 assistiti nelle settimane di bassa attività. Tuttavia, per la fascia più giovane (0-4 anni), il valore è già vicino ai dati di andata stagionale del 2023 e 2024, confermando una precoce intensificazione della trasmissione. Nel confronto con i picchi annuali (che superano i 20-21 casi/1.000 nella fascia pediatrica nelle settimane di massimo), la stagione appare in crescita, ma non ancora al suo picco massimo. Il monitoraggio settimanale rimane uno strumento fondamentale per cogliere eventuali ulteriori aumenti.