Hot Snack BBQ ritirato dal mercato per rischio Listeria: i lotti

Torna il rischio listeria nei supermercati italiani. Il Ministero ha emanato una nota di richiamo per un'azienda della provincia di Taranto

Foto di Luca Bucceri

Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Il Ministero della Salute ha emanato un richiamo riguardo ad alcuni prodotti dell’azienda Alba Tramezzini. Il Ministero della Salute, infatti, nel suo monitoraggio degli alimenti presenti nei supermercati, ha segnalato il possibile rischio di presenza di Listeria in alcuni prodotti dell’azienda di Faggiano, in provincia di Taranto, invitando chi l’ha acquistato a non mangiarlo o consumarlo per evitare rischi d’infezione.

I lotti interessati dal richiamo

A essere oggetto di richiamo da parte del Ministero della Salute è, tra gli altri, l’Hot Snack BBQ, un burger venduto in diversi supermercati d’Italia. Si tratta di un panino con hamburger, bacon croccante, formaggio e salsa BBQ che è pronto in soli 2 minuti in microonde, un soffice panino facile da preparare e subito pronto da essere mangiato. Questo prodotto fa parte di una lunga lista di prodotti già richiamati il 5 luglio scorso.

Prodotto da Alba Tramezzini Spa di via Ettore Maiorana 2 a Faggiano, a Taranto, già “vittima” di un maxi richiamo, il prodotto sarebbe a rischio per “possibile presenza di Listeria”.

Il Ministero, sottolineando di “non consumare il prodotto” e di riportarlo al punto vendita, ha fatto sapere che i lotti interessati sono tre:

  • L166;
  • L177;
  • L171.

Per la data di scadenza è necessario vedere il relativo lotto segnalato, ma si tratta di confezioni di Hot Snack BBQ da 195 grammi.

Listeria, sintomi e rischi

L’assunzione di alimenti contaminati da Listeria monocytogenes può avere gravi conseguenze per la salute umana. Il batterio, se ingerito, può infatti causare una malattia nota come listeriosi, i cui effetti variano da sintomi lievi a complicazioni potenzialmente letali.

Tra i sintomi lievi vengono segnalati:

  • febbre;
  • diarrea;
  • nausea e vomito;
  • dolori muscolari;
  • sintomi simil-influenzali.

Nei sintomi gravi, invece:

  • meningite;
  • encefalite;
  • setticemia;
  • aborti spontanei e nascite premature.

Inoltre alcune persone sono più a rischio. Tra queste le donne in gravidanza, i neonati e gli anziani.

La diagnosi di listeriosi viene generalmente confermata tramite analisi del sangue o del liquido cerebrospinale. Il trattamento principale consiste in antibiotici, somministrati tempestivamente per ridurre il rischio di complicazioni gravi. Nei casi più seri è necessario anche il ricovero in ospedale.

Ma come sempre prevenire è meglio che curare. La prevenzione della listeriosi richiede una corretta manipolazione e cottura degli alimenti, perché è fondamentale cuocere accuratamente carne e pesce, oltre a evitare il consumo di latte non pastorizzato e dei formaggi prodotti con esso, per evitare ogni tipo di infezione.

L’igiene in cucina gioca poi un ruolo cruciale, in quanto frutta e verdura devono essere lavate accuratamente e le superfici e gli utensili devono essere puliti dopo aver maneggiato alimenti crudi per prevenire la contaminazione.

I controlli del Ministero

Quello della sicurezza alimentare è un aspetto che è messo al primo posto dal Ministero della Salute che vigila come meglio può sulla qualità dei prodotti venduti nei supermercati e ne segnala ritiri o richiami tramite il proprio sito.

Nello specifico questo meccanismo è possibile grazie agli operatori del settore alimentare (Osa) che hanno l’obbligo di informare i propri clienti sulla non conformità riscontrata negli alimenti da essi posti in commercio e a ritirare un prodotto dal mercato nel caso in cui non fosse in linea.

In aggiunta al ritiro, qualora il prodotto fosse già stato venduto al consumatore, l’Osa deve provvedere al richiamo, cioè deve informare i consumatori sui prodotti a rischio, anche mediante cartellonistica da apporre nei punti vendita, e a pubblicare il richiamo nella specifica area del portale del Ministero della Salute.