Focolaio di Dengue a Fano, crescono i casi accertati: scatta il piano della Regione

Si allarga il focolaio di Dengue a Fano dove i contagi accertati salgono a 102: in Italia il totale da inizio anno è di 500 casi e nessun decesso. 

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Pubblicato: 1 Ottobre 2024 19:35Aggiornato: 2 Ottobre 2024 14:36

Cresce sempre di più il nuovo focolaio di febbre Dengue divampato a Fano, nelle Marche, con i contagi accertati dal mese di settembre a oggi, 1 ottobre 2024, che raggiungono quota 102 casi. A questo numero va aggiunto che altri 10 pazienti sono in attesa di ricevere il riscontro dei test eseguiti, con gli esperti che ritengono che vi sia anche un’alta percentuale di sommerso. Gli alti livelli di contagio hanno spinto la Regione Marche a prevedere la vendita nelle farmacie del territorio del kit di prevenzione a prezzo calmierato.

Dengue a Fano, picco già passato

Come spiega la Regione Marche in una nota diffusa, nel focolaio di Fano sono stati rilevati 102 casi confermati e 10 probabili. Non sono stati registrati casi gravi e non si sono verificati morti. Tuttavia, sono 35 le persone ricoverate, con una degenza massima di 7 giorni, quasi sempre per precauzione e per procedere più celermente agli accertamenti diagnostici.

Il primo caso ha avuto l’inizio della sintomatologia il 15 agosto e l’ultimo caso il 25 settembre. La curva di incidenza, che mostra l’andamento dei casi nel tempo, evidenzia una tendenza in chiaro decremento, con un picco di casi rilevati, sempre come inizio della sintomatologia, tra il 14 ed il 17 settembre. Dal 23 settembre soltanto una persona ha avuto la diagnosi di dengue.

L’aumento dei casi rilevati nei giorni scorsi – spiega la Regione – è dovuto ad un allungamento dei tempi di diagnosi, in particolare per quelli diagnosticati a Roma presso l’Istituto Superiore di Sanità. Ma come esordio dei sintomi si riferiscono ai giorni precedenti.

Questa mattina si è avuto un confronto tra esperti regionali e dell’AST di Pesaro Urbino ed esponenti del Ministero della Sanità, che hanno concordato sulle misure messe in campo per contrastare il focolaio. Sono state messe in atto tutte le misure di sanità Pubblica previste e continua la sorveglianza sanitaria.

Dengue nelle Marche, il piano di sicurezza della Regione

Il focolaio di Dengue scoppiato a Fano ha spinto le autorità locali ad avviare un piano di sicurezza sanitaria per i cittadini. Nelle farmacie sono disponibili i kit con 10 larvicidi, uno spray repellente e una pennetta disinfettante al prezzo calmierato di 15 euro. In totale ci sono 800 kit, con tutte le informazioni che sono disponibili sul sito della Regione Marche.

La Regione Marche ricorda anche che la trasmissione della malattia avviene unicamente attraverso le zanzare, motivo questo che ha portato a una nuova “disinfestazione su tutta l’area urbana di Fano” e all’avvio di “un intervento per eliminare le larve“.

La Regione fornisce anche una serie di buone pratiche che i cittadini devono adottare per limitare il rischio di contagio: “Va eliminata l’acqua stagnante dei vasi e delle ciotole degli animali è anche importante che la popolazione prenda le adeguate precauzioni per difendersi dalle punture delle zanzare. È consigliato indossare maniche e pantaloni lunghi di colore chiaro, utilizzare le zanzariere alle finestre e usare repellenti efficaci”.

Il sommerso alzerebbe i numeri totali

Come detto, i casi attualmente confermati del focolaio Dengue di Fano sono 102, ma secondo diversi esperti il sommerso porterebbe il dato complessivo a livelli molto più alti. Tra questi c’è Federico Gobbi, direttore del dipartimento di malattie infettive e tropicali dell’Irccs Ospedale Sacro Cuore di Negrar (Verona): “I casi con sintomi febbrili spesso non vengono diagnosticati perché è necessario un test specifico, per questo la malattia è molto più diffusa di quanto si immagini”.

Il periodo di incubazione, cioè quello che intercorre tra l’infezione e la comparsa dei primi sintomi, per la Dengue è dai 3 ai 14 giorni, con un periodo medio di incubazione di 4-7 giorni.

Va detto però che, nell’80% dei casi, la Dengue è asintomatica, ma l’assenza di sintomi nel paziente non impedisce la sua diffusione. Per Roberto Burioni, virologo dell’ospedale San Raffaele di Milano, “la situazione è fuori controllo”, con le infezioni che “sono come minimo il doppio”. “Speriamo nell’arrivo del freddo”, ha aggiunto l’esperto.

I casi Dengue in Italia

Estendendo maggiormente il raggio d’interesse dalla sola Fano a tutta l’Italia si nota che, stando all’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità del 24 settembre 2024, nel Paese sono in totale 500 i casi di Dengue dall’inizio dell’anno, di cui 64 autoctoni. Pari a zero il numero delle vittime.