Bonus 200 euro sparito dal cedolino di luglio: cosa succede su NoiPA

Sta provocando non poco caos l'assenza dal cedolino di luglio del tanto atteso Bonus 200 euro, deciso dal governo Draghi. Vediamo di fare chiarezza

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Cosa succede con il cedolino NoiPA? Sta provocando non poco caos l’assenza dal cedolino di luglio del tanto atteso Bonus 200 euro, deciso dal governo Draghi. Cerchiamo di fare chiarezza e capire bene cosa sta succedendo.

Iniziamo col dire che NoiPA è la piattaforma realizzata dal Dipartimento dell’Amministrazione Generale del personale e dei servizi (DAG) del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) per la gestione di tutto il personale della Pubblica amministrazione. In pratica, tutti i dipendenti pubblici trovano su questa piattaforma tutte le info utili relative alla propria situazione lavorativa.

Ricordiamo che a partire dal 30 aprile, per utilizzare i servizi del sistema NoiPA è necessario accedere alla propria area personale utilizzando le credenziali SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). L’utilizzo di CIE e CNS garantisce la piena disponibilità dei servizi di consultazione e dei servizi dispositivi forniti agli amministrati in modalità self service.

Esiste anche la speciale app ufficiale NoiPA, disponibile per Android e iOS, attraverso cui gli utenti dal proprio telefono possono consultare e scaricare il cedolino, le Certificazioni Uniche ed essere sempre aggiornati sulle notizie provenienti dal mondo NoiPA.

Come arriva il Bonus 200 euro per i dipendenti della PA

La domanda che molti di voi si e ci stanno facendo in queste ore è come mai nel cedolino di luglio non ci sia traccia del Bonus 200 euro di Draghi.

Sappiamo che, mentre per i lavoratori dipendenti del settore privato va necessariamente compilata e consegnata al datore di lavoro un’autocertificazione in cui si richiede il Bonus, per tutti i dipendenti statali il Bonus arriva invece in automatico, direttamente in busta paga, senza bisogno di fare alcuna richiesta.

In sostanza, il dipendente della Pa non deve fare assolutamente nulla per avere questo Bonus: semplicemente, se ne avrà i requisiti, riceverà il Bonus direttamente assieme allo stipendio.

A chi spetta il Bonus: i requisiti

Al Bonus hanno diritto tutti i lavoratori pubblici assunti con contratto di lavoro sia full time che part time. Per chi ha un contratto a tempo parziale l’importo non viene dimezzato, ma spetta sempre per intero.

In generale, possiamo dire che il Bonus spetta a tutti i lavoratori dipendenti, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, purché venga rispettato il limite della retribuzione mensile imponibile ai fini previdenziali, pari a 2.692 euro. Il requisito fondamentale per poterlo ottenere è aver beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% nel primo quadrimestre del 2022 per almeno una mensilità, nell’eventualità di essere stato assunto alla fine del periodo.

Per i dipendenti della Pubblica Amministrazione che ricevono lo stipendio attraverso il sistema NoiPA è in corso di approvazione infatti un provvedimento normativo secondo il quale, ai fini dell’erogazione dell’indennità una tantum, i dipendenti pubblici non sono tenuti a rendere alcuna dichiarazione, poiché la platea dei beneficiari sarà individuata mediante apposite comunicazioni tra Mef e Inps.

Se non avete ricevuto il Bonus 200 euro nella busta paga di luglio non è perché vi siete dimenticati un passaggio importante o avete mancato qualche scadenza: semplicemente, il Governo non ha ancora emanato il provvedimento attuativo.

Perché il Bonus 200 euro non c’è nel cedolino di luglio NoiPA?

Come chiarisce NoiPA sul suo stesso sito, in queste ore moltissimi utenti stanno lamentando l’assenza del Bonus da 200 euro negli importi del cedolino dello stipendio di luglio 2022. Come mai non è presente, se era stato detto che l’importo sarebbe stato erogato a luglio?

Partiamo dal presupposto che il Bonus 200 euro è legge e spetta se nel corso del 2021 non si sono percepiti più di 35mila euro lordi senza necessità di alcuna domanda da parte dei dipendenti pubblici. Quindi non c’è alcuna ragione di andare in panico se al momento non risulta essere presente nell’importo di luglio. Sarà erogato sicuramente, se si possiedono i requisiti previsti dalla normativa.

Gli unici al momento sicuramente esclusi sono i precari con contratto scaduto il 30 giugno, che potranno comunque ottenerlo insieme alla Naspi nel mese di ottobre 2022.

Quando arriva il Bonus ai dipendenti pubblici

Quando potrebbe essere erogato il bonus, visto che non è presente nel cedolino di luglio? Le ipotesi sono due:

  • verrà erogato come emissione speciale o urgente, si vocifera il 14 luglio, ma non c’è alcuna conferma ufficiale
  • sarà incluso nel cedolino del mese di agosto.

In ogni caso, che il Bonus da 200 euro una tantum verrà accreditato è una certezza, proprio in virtù del fatto che è stato stabilito per legge.

Buste paga più pesanti: per chi?

Ricordiamo anche che già a partire dal mese di giugno le buste paga di alcune categorie di dipendenti pubblici sono più pesanti, a prescindere dal Bonus 200 euro.

Con il via libera della Corte dei conti il 9 maggio 2022 l’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, e le parti sindacali hanno infatti sottoscritto in via definitiva il testo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro – Comparto Funzioni Centrali, per il triennio 2019-2021.

L’applicazione degli effetti economici del CCNL riguarda il personale non dirigente appartenente all’ex Comparto Ministeri, Agenzie Fiscali, Enti Pubblici non Economici, Enti ex art. 70 del D.lgs. 165/2001 (CNEL, AGID, ENAC-ANSFISA-ANSV) per un totale di circa 211mila amministrati.

Come indicato dall’ARAN, il contratto riconosce a decorrere dall’1 gennaio 2021 a ciascun dipendente un aumento dello stipendio pari a circa 105 euro medi per 13 mensilità, somma che include le ulteriori risorse stanziate nella Legge di bilancio per il 2022.

Con emissione urgente nel mese di giugno sono stati elaborati gli importi arretrati spettanti dal 1° gennaio 2019, relativi alle sole voci stipendiali e gli arretrati dovuti per l’aggiornamento dell’indennità di amministrazione spettante dal 1° gennaio 2021 ai soli dipendenti del Ministero della Difesa, del Ministero dell’Interno e dell’ex Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Le somme sono state tutte liquidate entro il 23 giugno.

Per quanto riguarda luglio, a partire da questa mensilità vengono aggiornati l’importo tabellare degli stipendi e dell’indennità di amministrazione, mentre l’elemento perequativo una tantum previsto dal vecchio CCNL del 2018 cessa di essere corrisposto come specifica voce retributiva e viene conglobato nello stipendio tabellare.