La previsione di Schlein: “Il governo Meloni non arriva al 2027”

Il governo di Giorgia Meloni “non arriverà al 2027”, sostiene la segretaria del Pd Elly Schlein. Per questo, le forze di opposizione non devono aspettare, ma iniziare a “prepararsi alle elezioni”

Foto di Giorgio Pirani

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, esprime la sua convinzione che il governo Meloni non raggiungerà la fine della legislatura e sottolinea la necessità di prepararsi per nuove elezioni. Le sue dichiarazioni giungono dopo un summit del Partito Socialista Europeo. In un’intervista a Repubblica, la vincitrice delle primarie critica aspramente l’attuale governo, definendolo un disastro, e afferma di aver sempre pensato che non arriverà al 2027.

Occhi puntati alle regionali ed europee

Schlein anticipa la prospettiva di elezioni politiche anticipate, indicando le prossime elezioni regionali come un importante test, seguite dalle elezioni europee. La segretaria sostiene che questi appuntamenti saranno cruciali per dimostrare che il suo partito è un’alternativa credibile e che la destra nel complesso sta perdendo terreno. Schlein fa riferimento ai sondaggi per sostenere la sua posizione, affermando che nonostante la destra sostenga di essere maggioranza nel paese, i numeri dimostrano esattamente il contrario.

Anzi, va oltre: “Analizzando i dati delle elezioni politiche, emerge chiaramente che non hanno ampliato il consenso rispetto al voto precedente”. Tuttavia, Schlein riconosce apertamente il problema della divisione dell’opposizione: “Certamente, eravamo privi di un’unità alleata. Ecco perché dobbiamo prepararci per le elezioni. È imperativo capire che non possiamo attendere la conclusione della legislatura”.

Schlein prende come modello per l’opposizione l’accordo sul salario minimo, come recentemente evidenziato da Giuseppe Conte: “Quello che abbiamo realizzato in quell’occasione può essere replicato su altri temi. In ogni caso, dobbiamo essere pronti”. Pur senza menzionare esplicitamente il Campo Largo, sembra orientarsi in quella direzione: “Quando abbiamo organizzato la manifestazione in Piazza del Popolo, l’abbiamo fatto con questo obiettivo. In quella piazza non c’erano solo proteste, ma un insieme di questioni aperte e cruciali per il paese”.

Critica alla Legge di Bilancio e Ponte sullo Stretto

La valutazione critica di Schlein sulla Legge di Bilancio evidenzia la mancanza di una prospettiva concreta, limitandosi a tagli senza offrire soluzioni tangibili per i cittadini. Il suo giudizio severo si estende anche al governo italiano per quanto riguarda il patto di stabilità, sottolineando la totale incapacità e l’assenza di una strategia negoziale da parte dell’esecutivo. La sua preoccupazione va oltre la possibilità di accettare un compromesso al ribasso che potrebbe portare all’austerità in Italia, concentrandosi anche sulle azioni attuali che, secondo lei, sollevano serie inquietudini.

Il dibattito recente riguardante il Ponte sullo Stretto emerge come un ulteriore motivo di preoccupazione per Schlein. La decisione di sottrarre oltre un miliardo alla Sicilia per finanziare il progetto è oggetto di critica, e la segretaria del Partito Democratico evidenzia l’opposizione del governo regionale di centrodestra a questa mossa, ritenuta controversa.

Schlein proietta le sue preoccupazioni anche sul panorama politico europeo, soprattutto in vista delle prossime elezioni. Esprime il timore che la coalizione tra partiti di estrema destra e di centrodestra possa portare a un governo inefficace, citando esempi di altri paesi in cui questa alleanza ha mostrato difficoltà nel garantire una gestione efficace, focalizzandosi prevalentemente sulla riduzione dei benefici per i ceti più svantaggiati.

Concludendo, Schlein sottolinea la percezione di un orientamento al passato nella destra, definendola “conservatrice”, ma suggerisce che le sue azioni pratiche possano essere meglio descritte come reazionarie.