Nichi Vendola torna in politica: eletto presidente di Sinistra Italiana

Grande ritorno nel panorama politico italiano, con Nichi Vendola che ha accettato l'incarico di presidente di Sinistra Italiana: ma il suo è un ritorno a metà

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

A due anni dall’annuncio del ritiro dal mondo della politica, Nichi Vendola riceve un nuovo incarico e torna in quell’ambiente che fino al maggio 2021 era considerato casa per il 65enne. L’ex presidente della Regione Puglia, infatti, ritorna in politica grazie all’amico Nicola Fratoianni che nell’ultima assemblea di Sinistra Italiana, che con Verdi di Bonelli stringe un’alleanza importante, lo ha proposto come presidente del partito. Non c’è stato bisogno di alcuna votazione perché tutti i presenti hanno acclamato il grande ritorno di Vendola, che dopo aver guidato Sel torna in pista.

Vendola nuovo presidente di Sinistra Italiana

La nuova nomina di Vendola a presidente di Sinistra Italiana è arrivata nel corso dell’Assemblea Nazionale del partito, occasione in cui anche Nicola Fratoianni è stato confermato come segretario di SI. E proprio Fratoianni, prendendo la parola, ha avanzato la proposta: “Per me è una grande gioia avanzare questa proposta. Ci sono compagni e compagne che svolgono ruoli e funzioni che vanno e vengono, non perché siano lontani dall’idea o comunità, ma perché ci sono cicli con cui si esercita la militanza”.

E parlando tra le righe di Vendola, che si era allontanato dalla politica per dedicarsi anche al figlio Tobia, il segretario ha sottolineato: “C’è chi ha bisogno che la militanza sia tarata sulle dimensioni delle proprie vite. In questo lavoro che stiamo facendo non vogliamo ricomporre ciò che c’era prima uguale a sé, ma neanche fare fatica a ricostruire le relazioni. Per questo ho piacere e gioia di proporre all’Assemblea Nazionale come presidente del partito il compagno Nichi Vendola”.

Annuncio che ha portato a una vera e propria standing ovation dei presenti, con Vendola che è rimasto seduto e quasi sopraffatto da tanto affetto. Il neo presidente, eletto per acclamazione, è apparso visibilmente emozionato, ringraziando tutti con un segno con la mano.

Un ritorno alla politica attiva dopo due anni, dopo la condanna in primo grado a 3 anni e 6 mesi per il disastro ambientale dell’Ilva di Taranto. Incarico accettato mentre i presenti lo incitavano con cori e applausi.

“Non possiamo abbandonarci alla depressione, al rimpianto o alla nostalgia. Certo, i motivi per esserlo sono tanti, ma la depressione e la nostalgia sono una brutta bestia quando i tempi sono così oscuri come quelli che viviamo. Questo è tempo di tornare a casa per rimetterci in cammino” le prime parole da presidente di Vendola.

Il no alla candidatura

Ma è un ritorno a metà. L’ex governatore della Regione Puglia, infatti, ha deciso che nel futuro prossimo non ha alcuna intenzione di candidarsi. A differenza degli altri militanti, infatti, il 65enne ha detto no a qualsiasi occasione di candidatura per evitare spiacevoli posizioni al gruppo stesso dopo quanto passato con il caso Soumahoro che ha alzato un vero e proprio polverone.

Per questo motivo Vendola, presidente della Regione Puglia dal 2005 al 2015 e deputato alla Camera tra il 1992 e il 2013, ha sottolineato il no secco a correre per prossime elezioni, come lo stesso Fratoianni ha giustificato: “Vendola ha scelto di non misurarsi con le istituzioni fino a quando non avrà risolto nel modo migliore, e certamente sarà così, una vicenda giudiziaria che lo riguarda”.

“Questo non vuol dire non fare politica, non dire la propria. Vendola è una grande risorsa della sinistra di questo Paese, il fatto che abbia accettato di dare una mano attivamente nel partito per me è una bellissima notizia” ha spiegato il segretario.