La data del 25 settembre 2022, quella delle elezioni politiche indette dopo lo scioglimento delle Camere dopo le dimissioni del premier Mario Draghi, sarà ricordato come un giorno storico. Il giorno del ritorno al Governo del centrodestra con numeri di spessore e, soprattutto, il voto che vede per la prima volta una donna avvicinarsi a passi decisi alla presidenza del Consiglio: Giorgia Meloni.
Il verdetto delle urne, infatti, è stato chiaro. Fratelli d’Italia è stato il partito più votato dagli italiani col 26% delle preferenze e la Meloni, dall’alto del suo “potere elettorale”, si candida come prima premier donna della Repubblica Italiana. Ma chi è Giorgia Meloni? Non tutti conoscono i suoi inizi e il percorso che l’ha portata al risultato odierno, oltre a quello che porterà alla formazione del nuovo Governo.
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Giorgia Meloni, dal Fronte a FdI
Classe 1977 romana, Giorgia Meloni ha origini cagliaritane da parte di padre e messinesi da parte della madre. Cresciuta alla Garbatella, quartiere popolare della Capitale, già nel 1992 ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo della politica giovanile. A 15 anni ha infatti aderito al Fronte della Gioventù e fondato il coordinamento Gli Antenati. Nel 1996 è diventata responsabile nazionale di Azione Studentesca, il movimento studentesco di Alleanza Nazionale.
Diplomata in lingue con il massimo dei voti (60/sessantesimi) presso l’ex istituto Amerigo Vespucci, Meloni nel 2004 è diventata la prima presidente donna di un’organizzazione giovanile di destra, Azione Giovani. Nel 2006, invece, all’età di 29 anni, è stata eletta alla Camera dei Deputati nella lista di Alleanza Nazionale nel collegio Lazio 1, divenendo così la più giovane parlamentare donna della XV Legislatura. Ministro della Gioventù nel governo Berlusconi IV, più giovane della storia dell’Italia repubblicana e la seconda più giovane della storia dell’Italia unita, nel 2012 fonda Fratelli d’Italia con Guido Crosetto, Ignazio La Russa e altri esponenti politici provenienti da An, PdL e Msi.
Dall’1,9% a Palazzo Chigi
La storia di Fratelli d’Italia, però, non è stata subito contornata di rose e fiori. Gli inizi, infatti, sono stati complicati e solo grazie al “Porcellum” nel 2013, nonostante avesse raccolto soltanto l’1,96%, entra in Parlamento con nove deputati. Diventata capogruppo alla Camera, nel marzo del 2016 è stata la candidata del centrodestra alle elezioni per il Sindaco di Roma piazzandosi al terzo posto, dietro a Virginia Raggi del Movimento 5 Stelle e a Roberto Giachetti del centrosinistra, non riuscendo così ad accedere al ballottaggio.
In occasione delle elezioni politiche del 2018, Meloni è stata rieletta deputata con il centrodestra nel collegio uninominale di Latina. Il suo partito, Fratelli d’Italia, ha visto triplicare i voti rispetto alle precedenti elezioni politiche, passando dall’1,9% a un complessivo 4,3% e diventando il terzo partito della coalizione di centrodestra e il quinto a livello nazionale.
La crescita vera e propria si ha poi con le europee del 2019, nelle quali ottiene il 6,5% dei voti e, per ultime, con le elezioni di settembre 2022. Alla base del grande successo di Giorgia Meloni ci sarebbe l’opposizione al governo Draghi, unico partito a mettersi dall’altro lato della barricata. Una posizione che è piaciuta a molti elettori che, col 26% dei voti, l’hanno premiata nella corsa verso Palazzo Chigi.
Il pensiero politico
Il vero e proprio manifesto politico di Giorgia Meloni, promesse elettorali a parte, è stato decantato dalla stessa leader di Fratelli d’Italia nel corso di una manifestazione del centrodestra a piazza San Giovanni nel 2019. Le parole della Meloni, in quell’occasione, sono anche diventate virali con tanto di remix musicale che ha fatto breccia tra i più giovani.
“No a genitore uno e genitore due, noi difendiamo i nostri nomi perché non siamo codici. Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre e sono cristiana e non me lo toglierete”, disse nell’incontro di Roma di tre anni fa. E poi: “Noi difenderemo Dio, patria e famiglia, dall’islamizzazione, e fatevene una ragione”.