Il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida ha commentato a margine della manifestazione di Coldiretti a Bruxelles le prospettive per la Politica agricola comune (Pac), attaccandola e definendola “Scritta male”. Il ministro ha anche auspicato un cambio di rotta sulle deroghe dopo le elezioni europee del 9 giugno.
Coldiretti manifestava a Bruxelles insieme a molte altre associazioni di agricoltori in occasione del Consiglio dell’Unione europea sull’agricoltura. diversi gli scontri con la polizia belga, con i manifestanti che hanno infranto alcuni dei blocchi delle forze dell’ordine e hanno raggiunto i palazzi delle istituzioni europee. Cruciati copertoni e cassonetti in tutto il centro della città.
Le dichiarazioni del ministro Lollobrigida
Attacco diretto del ministro Lollobrigida alla nuova Pac, la politica agricola comune europea che deve venire incontro alle esigenze degli agricoltori dopo le proteste dei mesi scorsi: “La nuova Pac è stata scritta male, le deroghe vigenti sono insufficienti, abbiamo bisogno di modifiche sostanziali” ha detto a margine della manifestazione di Coldiretti a Bruxelles.
“Il 9 giugno, dopo le elezioni europee, l’Europa deve cambiare strada e prendere atto degli errori finora compiuti e del fatto che gli scenari mondiali sono cambiati radicalmente alla luce degli effetti della guerra in Ucraina e delle tensioni in Medio Oriente e del cambiamento delle dinamiche del mercato e della concorrenza mondiale” ha poi aggiunto Lollobrigida, facendo riferimento alla possibilità che si istauri una nuova Commissione europea.
“Abbiamo il dovere di sentirci corresponsabili delle scelte europee ma anche di influenzarle, non sostenendo le posizioni rigide assunte dall’Europa in maniera illogica” ha aggiunto il ministro confermando il sostegno dell’esecutivo alle istanze degli agricoltori.
Lollobrigida ha poi parlato delle proposte portate dalla delegazione italiana al Consiglio dell’Unione europea del 26 febbraio: “Abbiamo messo al centro l’agricoltura del dibattito in Italia e ci presentiamo al Consiglio Ue con una proposta di quadro organico ancorato saldamente ai principi istitutivi del progetto europeo in cui la tutela dell’agricoltore era un punto di riferimento per l’impatto sulla sicurezza alimentare, la manutenzione del territorio e la lotta allo spopolamento”
Come funziona la Pac
La Politica agricola comune è una delle politiche più di lunga durata ancora in vigore nell’Unione europea. Risale, come concetto, alla Comunità europea e assorbe circa il 39% del bilancio comune. Viene rinnovata periodicamente ed è stata profondamente riformata nel 2013. Ha due pilastri centrali, il sostegno al reddito degli agricoltori e lo sviluppo rurale. Si tratta prevalentemente di una politica protezionista, che ha permesso alle aziende agricole europee di sopravvivere nonostante la concorrenza di quelle estere, a discapito dei prezzi per i consumatori.
La nuova Pac citata dal ministro Lollobrigida è l’ultimo aggiornamento della Politica agricola comune, varato nel 2023 e valido fino al 2027. Fornisce misure di sostegno più mirate alle piccole aziende, ma al contempo impone standard molto più elevati in materia ambientale e climatica. Quest’ultimo punto è il più contestato dagli agricoltori, che non vorrebbero applicare ne nuove norme di architettura verde e altre leggi come quella ritirata negli scorsi mesi sui pesticidi. L’agricoltura produce circa il 20% delle emissioni di gas serra di tutta l’Unione europea.