Andrea Giambruno oltre Meloni: cosa rischia adesso

Il giornalista è nel mirino dell'Ordine dei Giornalisti per frasi e allusioni rivolte ad alcune colleghe della redazione del programma Diario del giorno

Foto di Giorgio Pirani

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Non c’è pace per Andrea Giambruno. Dopo la discussa separazione con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ora potrebbe rischiare anche una sanzione dall’Ordine dei Giornalisti, per le parole dette durante i fuori onda. Giambruno è un pubblicista dal 2014.

L’Ordine ha il compito di denunciare il caso, ma è l’organo di disciplina a decidere autonomamente se avviare un’azione disciplinare e, in caso affermativo, quale sanzione applicare al giornalista in questione. Il Consiglio di disciplina è composto da 9 professionisti e 3 pubblicisti e determinerà la sanzione da applicare, che può variare da un semplice avvertimento fino alla radiazione.

Secondo quanto riferito dall’Ansa, la procedura dovrebbe avviarsi presto e includerà anche un’altra segnalazione relativa alle dichiarazioni di Giambruno riguardo al caso della ragazza stuprata a Palermo. In quelle dichiarazioni, Giambruno aveva detto: “se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi.”

Nel mirino dell’OdG i due fuorionda

La prima considerazione importante riguarda l’oggetto della segnalazione presentata all’Ordine dei giornalisti. Il sito istituzionale dell’Ordine della Lombardia specifica che la segnalazione riguarda specificamente “i due servizi mandati in onda dal programma satirico Striscia la notizia il 18 e 19 ottobre 2023” e fa riferimento alle parti di questi servizi in cui “sembrano emergere frasi e allusioni rivolte da Andrea Salvatore Giambruno, giornalista pubblicista, ad alcune colleghe della redazione del programma giornalistico Diario del Giorno”. Pertanto, la segnalazione si concentra esclusivamente sulle frasi a sfondo sessuale, sia dirette che indirette, registrate in quei servizi, e queste frasi saranno oggetto di valutazione da parte del Consiglio di disciplina.

Il Consiglio dell’Ordine, nella sua segnalazione, fa riferimento esplicito ai servizi trasmessi da Striscia la notizia, senza considerare la loro origine o la possibilità di limiti alla loro utilizzazione in contesti diversi da quello in cui sono stati resi pubblici. Questo approccio sembra coerente con la natura pubblica degli eventi: le frasi riportate in quei servizi sono diventate di dominio pubblico e possono essere utilizzate come prove per l’eventuale accertamento di illeciti deontologici. Si tratta di frasi che sono uscite dal contesto iniziale (i servizi trasmessi da Striscia la notizia) e sono ora consultabili su vari mezzi di comunicazione. Pertanto, il Consiglio dell’Ordine potrà valutarle senza preoccuparsi delle modalità con cui ne è venuto a conoscenza.

Cosa rischia al Consiglio di disciplina

Il Consiglio di disciplina ha compiti di istruzione e decisione delle questioni disciplinari riguardanti gli iscritti all’Albo dei Giornalisti, per conto dell’Ordine regionale: pertanto, deve istruire e giudicare i procedimenti disciplinari dei giornalisti iscritti in Lombardia. Al termine di questa procedura, il Consiglio può applicare sanzioni che, in relazione alla gravità dei fatti accertati, hanno entità diversa (si va dal richiamo, alla sospensione, fino alla radiazione, per i casi più gravi).

È probabile che il Consiglio esaminerà le norme contenute nel Testo Unico dei doveri del giornalista, il quale stabilisce un obbligo generale di mantenere il decoro e la dignità professionali. Tra i principi fondamentali della deontologia giornalistica, il Testo Unico sottolinea l’importanza di rispettare i diritti fondamentali delle persone e di osservare le norme di legge poste a loro salvaguardia. Inoltre, promuove la solidarietà tra colleghi e richiede l’applicazione dei principi deontologici in tutte le forme di comunicazione.

È anche possibile che il Consiglio esamini l’applicazione della regola sul “Rispetto delle differenze di genere”, che richiede al giornalista di prestare particolare attenzione a evitare stereotipi di genere, espressioni e immagini lesive della dignità delle persone in casi che coinvolgono temi legati all’orientamento e all’identità sessuale. Questa norma richiede l’uso di un linguaggio rispettoso, corretto e consapevole.

Licenziato o autosospeso? Ecco la verità

Dopo la separazione, per adesso Giambruno è lontano dalla tv e sembra ci resterà ancora per un po’. Perché con le sue frasi non solo avrebbe violato il codice deontologico del Testo Unico, ma anche quello etico dell’azienda. Pertanto avrebbe deciso di autosospendersi dalla conduzione di “Diario del giorno” su Rete4, decisione è stata presa in accordo con la direzione della testata.

L’articolo 8 del Codice etico afferma chiaramente il rifiuto di ogni forma di sfruttamento dei lavoratori, la salvaguardia da atti di violenza psicologica e la lotta contro qualsiasi atteggiamento o comportamento lesivo della persona e/o discriminatorio basato su una serie di caratteristiche, tra cui sesso, età, razza, lingua, nazionalità, religione, condizioni personali e sociali, orientamento sessuale, opinioni politiche e sindacali. Inoltre, i dipendenti si impegnano attivamente a prevenire discriminazioni e comportamenti lesivi della dignità delle persone, contribuendo al rispetto reciproco e alla sensibilità altrui attraverso relazioni interpersonali rispettose.

In caso di procedura disciplinare, il primo passo solitamente consiste nell’emissione di una lettera di contestazione. Questo atto può coinvolgere anche gli organi sindacali. Il destinatario ha la possibilità di rispondere con controdeduzioni. Al termine dell’iter, possono essere applicate sanzioni che variano in base alla gravità delle violazioni. Le sanzioni possono arrivare fino al licenziamento.

La valutazione dell’azienda potrebbe prendere in considerazione l’adeguatezza e la conformità delle azioni di Giambruno con il Codice etico di Mediaset, e il processo disciplinare seguirà il normale corso, con la possibilità di intervento sindacale e l’applicazione di sanzioni appropriate in base ai risultati delle indagini e delle controdeduzioni.

Il 20 ottobre, giorno dopo alla separazione, Giambruno non ha condotto la trasmissione, come già era avvenuto il giorno precedente, poiché era impegnato a moderare un convegno a Pavia. Al suo posto è stato chiamato il giornalista Luigi Galluzzo, con 27 anni di esperienza a Mediaset, che ha dichiarato che condurrà il programma almeno per la prossima settimana. La situazione sembra ancora in evoluzione, e ulteriori sviluppi potrebbero seguire in seguito alla valutazione dell’azienda.

Anche il Codacons si espone: “Indagare per stalking”

Oltre alle questioni etiche e deontologiche, è stato annunciato che il Codacons ha intenzione di presentare un esposto per richiedere accertamenti specifici sul comportamento di Giambruno. L’associazione dei consumatori chiede alla Procura di Milano di valutare se le reiterate frasi a sfondo sessuale di Giambruno, come emerse dai fuorionda trasmessi da “Striscia la notizia,” potrebbero configurare una possibile violazione delle leggi italiane sulla fattispecie di stalking.

Questa iniziativa rappresenta un ulteriore sviluppo nella complessa situazione riguardante il conduttore di “Diario del giorno” e l’ex compagno della premier Giorgia Meloni. La questione sembra coinvolgere varie istituzioni e organizzazioni e potrebbe avere ulteriori sviluppi in futuro, compresa l’indagine da parte della Procura di Milano. La vicenda ha suscitato un’ampia copertura mediatica e un dibattito pubblico significativo, riflettendo l’attenzione sulle questioni etiche e legali connesse al caso.