Non se la passa bene il progetto politico di Giuseppe Conte: il Movimento 5 Stelle scende sotto l’11%, con Forza Italia che continua a guadagnare terreno nei nuovi sondaggi politici. Fratelli d’Italia continua a essere il primo partito del Paese, con Giorgia Meloni che macina ancora consensi nelle intenzioni di voto degli italiani.
Oltre alla grossa variazione dei pentastellati, che perde quasi un punto percentuale, lo scenario di questa settimana rimane molto simile a quanto delineato dai numeri in quella precedente. Tra i partiti minori si osservano lievi crescite tra moderati e radicali, in particolare per Azione di Carlo Calenda.
Indice
Chi sale e chi scende nei sondaggi politici
La Supermedia di YouTrend e Agi calcola la media ponderata delle intenzioni di voto degli italiani rilevate. Vediamo i dati delle nuove rilevazioni al 4 ottobre, con le intenzioni di voto degli ultimi 15 giorni. Tra parentesi il confronto con i dati raccolti del 19 settembre, negli scorsi sondaggi politici:
- Fratelli d’Italia: 29,4% (+0,4);
- Partito Democratico: 23,2% (-0,1);
- Movimento 5 Stelle: 10,9% (-0,8);
- Forza Italia: 9,3% (+0,1);
- Lega: 8,5% (=);
- Alleanza Verdi e Sinistra: 6,4% (-0,1);
- Azione: 3,3% (+0,4);
- Italia Viva: 2,5% (+0,2);
- +Europa: 1,8% (+0,1);
- Pace Terra Dignità: 0,9% (=).
Il confronto con le elezioni politiche del 2022
Vediamo il confronto tra le attuali percentuali dei vari partiti nei sondaggi e le preferenze ottenute per la Camera dei Deputati nel 2022, alle ultime elezioni politiche. Il quadro che emerge è il seguente:
- Fratelli d’Italia: 29,4% (+3,6);
- Partito Democratico: 23,2% (+4,1);
- Movimento 5 Stelle: 10,9% (-4,5);
- Forza Italia: 9,3% (+1,2);
- Lega: 8,5% (-0,3);
- Alleanza Verdi e Sinistra: 6,4% (+2,8);
- Azione e Italia Viva: 3,3% e 2,5% (insieme -2,1);
- +Europa: 1,8% (-1).
Migranti e Medio Oriente al centro del G7
La partita della settimana si è giocata principalmente sulle politiche migratorie e sulla politica estera, con il via libera al nuovo decreto flussi, che riforma la normativa sugli arrivi di lavoratori stranieri in Italia e introduce pene più severe per le attività delle Ong, e un incontro virtuale e inatteso sulla crisi mediorientale.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria dem Elly Schlein si sono sentite telefonicamente dopo l’escalation che ha coinvolto Iran, Israele e Libano. La leader del centro-destra avrebbe invitato la rivale, e quindi tutta l’opposizione all’unità per affrontare tutto quello che sta succedendo a Est.
Non si tratta di filantropia, comunque, ma di un appello alla coesione davanti al resto del G7 proprio mentre viene diffusa la nota congiunta del Gruppo presieduto dalla premier, con la condanna a Teheran e il sostegno alla sicurezza di Tel Aviv. La richiesta è però la fine immediata delle ostilità, con il rispetto del diritto umanitario e dei civili.
Dopo aver ribadito la condanna agli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023, dopo quasi un anno, i leader del forum intergovernativo hanno rilanciato l’appello al cessate il fuoco immediato a Gaza, parlando di una situazione “catastrofica” in cui “decine di migliaia di vite innocenti sono andate perdute”.
Sempre nell’ambito del G7, davanti ai colleghi degli Interni, il ministro Matteo Piantedosi ha presentato un piano d’azione in 5 punti che va a completare il decreto flussi e mira alla cooperazione internazionale per fermare le partenze nel Mediterraneo. Per il membro dell’Esecutivo è necessario prestare attenzione alla “dimensione virtuali dei viaggi offerti dai trafficanti, che vengono spesso pubblicizzati sui social media”.