Meloni in crescita nei sondaggi nonostante Sangiuliano e il nodo pensioni

Fratelli d'Italia continua a salire nei sondaggi politici nonostante gli scandali estivi e la riforma delle pensioni che deluderà le aspettative degli italiani

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Pubblicato: 14 Settembre 2024 08:18

I primi sondaggi politici dopo la pausa estiva fotografano una situazione tutto sommato stabile nelle intenzioni di voto degli italiani. Gli scandali che hanno coinvolto il Governo durante la bella stagione non sembrano aver intaccato il successo dei partiti di maggioranza, che anzi registrano lievi aumenti. La costante esposizione mediatica, anche per eventi negativi e imbarazzanti, sembra essere un’ottima strategia per far dimenticare la stessa esistenza degli altri partiti.

Ed effettivamente a calare sono il Pd e le formazioni di centro, ovvero i moderati di Italia Viva e Azione e i radicali di +Europa. Si tratta comunque di spostamenti minimi rispetto alle rilevazioni precedenti, che testimoniano molto più probabilmente un disinteresse degli italiani nei confronti della politica durante i mesi estivi.

Chi sale e chi scende nei sondaggi politici

La Supermedia di YouTrend e Agi calcola la media ponderata delle intenzioni di voto degli italiani rilevate tra il 31 agosto e il 12 settembre. Quella del 13 settembre prende in considerazione i dati forniti da Ixè, Piepoli, Quorum, Swg e Tecnè.

Vediamo i dati delle nuove rilevazioni, con le intenzioni di voto degli ultimi 15 giorni. Tra parentesi il confronto con i dati raccolti nei 15 giorni precedenti dagli scorsi sondaggi politici:

  • Fratelli d’Italia: 29% (+0,2);
  • Partito Democratico: 23% (-0,1);
  • Movimento 5 Stelle: 11,4% (+0,1);
  • Forza Italia: 9,4% (+0,5);
  • Lega: 8,7% (+0,3);
  • Alleanza Verdi e Sinistra: 7,1% (+0,7);
  • Azione: 3,1% (-0,1);
  • Italia Viva: 2,2% (-0,1);
  • +Europa: 1,6% (-0,2);
  • Pace Terra Dignità: 1,1% (-0,2).

Le percentuali delle coalizioni e il confronto storico

Per quanto riguarda le coalizioni, invece, la situazione al 12 settembre è la seguente:

  • centro-destra: 47,9%;
  • centro-sinistra: 31,7%;
  • Movimento 5 Stelle: 11,4%;
  • Terzo Polo / Centro liberale: 5,3%;
  • Altri: 3,7%.

Alle politiche del 2022 le percentuali di voto sono state:

  • centro-destra: 43,8%;
  • centro-sinistra: 26,1%;
  • Movimento 5 Stelle: 15,4%;
  • Terzo Polo / Centro liberale: 7,8%;
  • Altri: 6,9%.

Continua dunque la polarizzazione delle intenzioni di voto degli italiani, che si spostano ai margini dello spettro politico. Perdono terreno i centristi, con un centro-destra in ottima salute nonostante le vicende che hanno coinvolto illustri membri del Governo e un centro-sinistra trainato dall’exploit dei Verdi, che oggi segnano percentuali impensabili rispetto a due anni fa.

Governo diviso sulle pensioni dopo lo scandalo Sangiuliano

Lo scandalo Sangiuliano-Boccia, che ha coinvolto l’ex ministro della Cultura e la sua amante, ha tenuto banco sui giornali nelle ultime due settimane. A colpire l’attenzione degli italiani sono stati gli intrecci da telenovela, benché quanto succede somigli più a una spy story, con possibili fughe di informazioni dai palazzi del potere e l’esplosione disinnescata sul nascere di un caso diplomatico con i Paesi del G7.

Nel rumore mediatico causato dal dimissionario numero uno di via del Collegio Romano, in molti hanno dimenticato di dare la notizia della proroga delle concessioni balneari, approvata in sordina durante il Consiglio dei Ministri del 4 settembre, che ha preceduto il pianto in diretta di Gennaro Sangiuliano e le sue scuse pubbliche alla premier.

Intanto per la compagine di Giorgia Meloni sono attesi importanti tavoli di lavoro in previsione della manovra 2025. La misura più attesa della prossima Legge di Bilancio è la riforma delle pensioni, su cui ancora non si hanno certezze. A oggi sembra irrealizzabile la proroga degli scivoli pensionistici e mancano i fondi per le varie formule ipotizzate negli anni, compresa la misura bandiera della Lega, Quota 41. Ci attendono dunque settimane di fuoco e scontri tra i partiti del Governo.