Dall’omosessualità definita “abominio” al “quasi negazionismo” sul tema dei cambiamenti climatici: il senatore di Fratelli d’Italia Lucio Malan è finito più di una volta sotto i riflettori e nella bufera per le sue posizioni su argomenti d’attualità.
In diverse occasioni l’ex segretario di Camera e Senato si è scontrato con le opposizioni e con associazioni, da Azione al M5s passando per il Pd e i Verdi, fino all’Arcigay. Anche con la Chiesa Evangelica Valdese, di cui Malan è membro, si sono verificati duri scontri proprio sul tema delle unioni civili fra persone dello stesso sesso e sul referendum sulla privatizzazione dell’acqua pubblica.
Cosa pensa Malan della cultura LGBT e sulle nozze gay
“Nella Bibbia c’è scritto di peggio e anche in modo più esplicito: l’omosessualità è un abominio”. Lucio Malan non ha usato mezzi termini durante il dibattito sulla legge Zan, in occasione del quale ha citato il passo del Levitico che condanna i rapporti tra persone dello stesso sesso. Dopo le vibranti polemiche suscitate tra gli scranni del Parlamento, il capogruppo di FdI al Senato ha effettuato un “mezzo dietrofront”, precisando di aver soltanto riportato il versetto biblico 18:22 (“Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole”) ma di essersi al contempo sempre battuto per la libertà sessuale.
La frase finita nel mirino dell’opinione pubblica è stata pronunciata da Malan alla trasmissione “Un giorno da pecora”. Parlando della sua “fuga” da Forza Italia, il parlamentare di centrodestra ha menzionato la posizione del governo Draghi sul disegno di legge Zan. “Io sono contrario”, aveva ribadito. Un “no” che stride con la Chiesa Valdese, come accennato in apertura. “Vero”, ha risposto il capogruppo a Palazzo Madama, ma con una postilla: “Noi non abbiamo dovere di obbedienza, la Chiesa valdese è fondata sulla Bibbia e non sulla gerarchia“. Incalzato dal conduttore, Malan ha poi citato le parole bibliche che hanno scatenato la polemica.
La ritrattazione non ha convinto le opposizioni. “Non ho detto che l’omosessualità è un abominio”, si è corretto poi Malan. “Al conduttore della trasmissione che mi chiedeva come mai fossi contrario al ddl Zan, visto che la chiesa valdese di cui sono membro è favorevole, ho risposto che la chiesa valdese è fondata sulla Bibbia, che è molto severa sull’omosessualità. La prossima volta, per evitare problemi di comprensione a chi mi ha attaccato, mi limiterò a citare il numero del versetto”.
La posizione di Malan sul cambiamento climatico
Non sono soltanto le idee di Malan sulle unioni gay ad aver suscitato l’indignazione generale. Intervenendo sull’alluvione che ha devastato e messo in ginocchio l’Emilia-Romagna (di cui abbiamo parlato qui), ha dichiarato che il cambiamento climatico “non è un dogma”. Secondo l’esponente di Fratelli d’Italia, ha sostenuto che “in ogni campo scientifico non esistono verità definitive, c’è sempre la ricerca. Sul tema del cambio climatico ci sono tante voci, a partire da quella di Franco Prodi, diverse dal pensiero diffuso dai media. Persino in teologia s’è pronti alla ricerca, figuriamoci sul clima. Poi non è vero che sono fenomeni mai visti negli ultimi decenni: penso al Polesine, all’alluvione di Pisa, di Firenze, di Venezia. I dogmi possono andare bene in altri campi, ma è sempre bene, avere un atteggiamento non assolutistico”.
Una posizione scettica sullo stesso tema Malan l’aveva espressa anche il 26 febbraio 2023, quando condivise sui social un’immagine nella quale veniva confrontato il ghiaccio dell’Artico nel gennaio 2003 e nel gennaio 2023. L’ex Questore del Senato sostenne il contrario di quello che la foto mostrava, cioè una sensibile riduzione delle porzioni di ghiaccio.