Vertice Nato a Washington, il punto: dagli aiuti all’Ucraina all’appello al vetriolo a Pechino

I leader Nato promettono altri 40 miliardi di euro in aiuti militari all'Ucraina. Tensioni con Cina e Russia. Biden fa delle gaffe imperdonabili su Zelensky e Harris

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 12 Luglio 2024 09:09

Nella seconda giornata del vertice Nato, i leader dell’Alleanza hanno annunciato un enorme sostegno militare all’Ucraina. Il documento finale del summit prevede che gli alleati forniscano almeno 40 miliardi di euro in aiuti militari entro il prossimo anno. Questo impegno è volto a garantire un livello sostenibile di assistenza per permettere all’Ucraina di difendersi efficacemente contro l’aggressione russa.

Il summit non è stato privo di tensioni. Reazioni infuocate sono giunte da Pechino e Mosca, in particolare dopo che il documento finale ha esortato la Cina a cessare ogni forma di sostegno politico e materiale alla Russia. Questo avvertimento ha scatenato un’escalation verbale che ha coinvolto anche altri stati considerati ostili dalla Nato, come la Corea del Nord e l’Iran.

La Nato ha annunciato la designazione di un inviato speciale per il Sud, con l’obiettivo di rafforzare l’attenzione su Medio Oriente e Africa. Una decisione senza dubbio di  importanza strategica per l’Alleanza.

Biden incappa in doppie gaffe

Il vertice ha visto anche momenti di imbarazzo per il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che ha scambiato il nome di Zelensky con quello di Putin e ha confuso Kamala Harris con Trump. Nonostante questi errori che hanno fatto subito il giro del web e ovviamente sono diventati un meme, Biden ha riaffermato la sua intenzione di candidarsi nuovamente per la presidenza, dichiarando: “Ho battuto Trump una volta e lo farò di nuovo”.

Iniziative degli Stati Uniti per la difesa europea

L’amministrazione americana ha annunciato che dal 2026 inizierà il dispiegamento episodico di capacità di fuoco a lungo raggio in Germania, inclusi sistemi come SM6 e Tomahawk. Questo progetto, parte della Multi-Domain Task Force, dimostra l’impegno degli Stati Uniti nei confronti della Nato e il loro contributo alla deterrenza integrata in Europa.

Starmer debutta sulla scena internazionale

Il premier britannico Keir Starmer, fresco di elezioni,  ha debuttato sulla scena internazionale con il suo primo bilaterale con il presidente americano Joe Biden. Dopo una colazione di lavoro con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, Starmer si è recato nella residenza ufficiale del presidente Usa.

Contratti per la produzione di armi e munizioni

La Nato ha siglato contratti per un valore di 10 miliardi di dollari per la produzione di armi e munizioni. Questa decisione segue il Defense Production Action Plan adottato al vertice di Vilnius, mirato a migliorare la coordinazione della produzione industriale della difesa tra i paesi membri.

Italia e l’impegno Nato

Antonio Tajani ha ribadito che l’Italia è parte integrante della Nato e intende raggiungere l’obiettivo del 2% del Pil per le spese militari. Tajani ha inoltre risposto alle preoccupazioni riguardo alla posizione di Matteo Salvini su Kiev, confermando l’impegno saldo dell’Italia all’interno dell’Alleanza Atlantica.

Reazioni di Russia e Cina

Le reazioni da Mosca non si sono fatte attendere. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che la Nato è ormai completamente coinvolta nel conflitto ucraino, descrivendo la dichiarazione dell’Alleanza come una seria minaccia alla sicurezza della Russia.

Anche la Cina ha reagito duramente alle accuse della Nato. Pechino ha respinto le accuse di sostegno alla Russia come provocatorie e piene di menzogne, esortando l’Alleanza a non intromettersi nella regione dell’Indo-Pacifico, che dovrebbe essere dedicata allo sviluppo pacifico e non alla competizione geopolitica.