In Ucraina è strage di civili a maggio, +31%: le ragioni dell’aumento delle morti

A maggio in Ucraina sono morti più di 170 civili, il 31% in più rispetto al mese precedente: le ragioni

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Maggio è stato un mese difficile per l’Ucraina. La Russia ha lanciato una nuova offensiva nel nord del Paese che, pur non ottenendo conquiste significative dal punto di vista territoriale, ha messo pressione su una delle città più popolose del Paese, Kharkiv. I bombardamenti continui sul centro abitato, partiti spesso direttamente dal territorio russo, hanno fatto aumentare il numero di civili morti del 31% rispetto al mese precedente.

Questa è la principale ragione per cui l’Ucraina ha chiesto la possibilità di attaccare con i missili forniti dagli Usa e dai Paesi dell’Unione europea, direttamente il territorio russo, operazione prima impossibile e che ora è stata consentita proprio nell’area di Kharkiv.

La crescita dei morti civili in Ucraina

Durante il mese di maggio le vittime civili della guerra in Ucraina sono state 174. Si tratta di un aumento del 31% rispetto ad aprile, quasi interamente concentrato nella regione di Kharkiv. Il capoluogo è una delle città più popolose del Paese, pur avendo dovuto subire all’inizio della guerra l’occupazione russa. Liberata in una delle operazioni meglio riuscite dell’intera guerra da parte dell’esercito di Kiev, è tornata sotto pressione proprio all’inizio del mese di maggio.

La Russia ha lanciato un’offensiva che è riuscita a penetrare pochi chilometri in territorio ucraino proprio nella regione di Kharkiv. Invece di partire dal fronte orientale, da mesi oggetto di attacchi russi tutti falliti, l’esercito di Mosca ha deciso in questo caso di attaccare direttamente dal confine nazionale. Sfruttando l’impossibilità dell’esercito ucraino di colpire mezzi e postazioni in territorio russo, per via degli accordi con i suoi fornitori di armi, ossia i Paesi occidentali, la Russia ha potuto bombardare indisturbata Kharkiv per circa un mese.

“Più della metà delle vittime di maggio si sono verificate nella città e nella regione di Kharkiv, dove le forze armate russe hanno lanciato una nuova offensiva di terra il 10 maggio. La ragione principale dell’elevato numero di vittime civili è l’uso di bombe e missili sganciati in aree popolate come le comunità vicino al fronte e la città di Kharkiv“, ha comunicato l’ufficio per i diritti umani delle Nazioni unite.

L’utilizzo di armi occidentali in territorio russo

Dopo quasi un mese di bombardamenti, l’Ucraina ha ottenuto dagli Usa e da diversi Paesi europei il permesso di poter attaccare il territorio russo utilizzando le armi fornitele da questi Stati. I sistemi missilistici Himars sono stati particolarmente efficaci nel bombardare le postazioni russe. L’ultimo attacco significativo da parte della Russia è stato il bombardamento di un centro commerciale, in cui sono stati uccisi 19 civili e ferite altre 65 persone.

L’utilizzo delle armi occidentali in territorio russo serve principalmente ad impedire che l’esercito di Mosca possa continuare i bombardamenti sulla popolazione civile nella regione di Kharkiv. Come spesso accade quando i Paesi occidentali intensificano il proprio supporto all’Ucraina, il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha minacciato l’utilizzo di armi nucleari da parte della Russia se l’Ucraina avesse colpito il suo territorio con armi occidentali. La Russia ha minacciato di utilizzare le armi nucleari dall’inizio della “Operazione militare speciale” in Ucraina più di 10 volte, per diverse ragioni.