Secondo una rivelazione esclusiva di Politico, Joe Biden avrebbe recentemente autorizzato l’Ucraina a utilizzare armi statunitensi per colpire il territorio russo, limitando però l’azione all’area vicino a Kharkiv e impedendo l’uso di armi a lungo raggio. Due fonti informate hanno confermato che il presidente ha ordinato al suo team di garantire che l’Ucraina possa utilizzare queste armi a scopo di controffensiva.
Le fonti hanno precisato che le autorità di Kiev hanno richiesto agli Stati Uniti maggiori concessioni sull’uso delle armi americane, a seguito dell’offensiva russa nell’area di Kharkiv.
Un patto di sicurezza tra Stati Uniti e Ucraina
Il Financial Times ha riportato che Biden e Volodymyr Zelensky firmeranno un patto di sicurezza bilaterale a margine del G7 italiano in Puglia. Questa firma dovrebbe vedere la partecipazione del leader ucraino, un evento non ancora annunciato ufficialmente.
Questo accordo sarà uno dei più significativi tra quelli stretti da Kiev con i Paesi della Nato, includendo impegni sul sostegno a lungo termine come l’addestramento militare, la condivisione dell’intelligence e l’assistenza economica.
Obiettivi specifici nel territorio russo
Le forze di Kiev potranno utilizzare le armi statunitensi per abbattere missili lanciati dalla Russia verso Kharkiv, colpire truppe radunate oltre il confine nei pressi della città e prendere di mira i cacciabombardieri russi dispiegati per attaccare il territorio ucraino.
Tensioni crescenti tra Washington e Kiev
Questo patto si inserisce in un contesto geopolitico molto freddo. Infatti, le relazioni tra Washington e Kiev stanno attraversando un periodo di tensione senza precedenti dall’inizio dell’invasione russa. Il forfait di Biden al summit per la pace in Svizzera, previsto per il 15 e 16 giugno, ha ulteriormente esacerbato le tensioni. Al suo posto, probabilmente parteciperà il consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan. Zelensky ha commentato negativamente questa decisione, definendola una standing ovation personale a Putin.
L’assenza di Biden e del presidente cinese Xi Jinping al summit di Lucerna potrebbe compromettere l’iniziativa di pace, con altre possibili defezioni importanti tra i Paesi del sud globale, mentre Mosca cerca di convincerli a disertare. Questa situazione si aggiunge alle difficoltà di Kiev nell’affrontare l’offensiva russa nel Donbass e a Kharkiv, oltre ai ritardi nell’approvazione dei nuovi aiuti statunitensi a causa del boicottaggio politico interno.
Divergenze strategiche tra Usa e Ucraina
Le differenze strategiche su come definire e ottenere la vittoria per Kiev rappresentano un ulteriore punto di attrito. La decisione di Zelensky di licenziare dirigenti con buoni rapporti con gli Stati Uniti e l’Europa, come il comandante dell’esercito Valery Zaluzhny e il ministro delle Infrastrutture Oleksandr Kubrakov, non è stata presa troppo bene.
L’Ansa riporta che un alto dirigente ucraino ha riferito che Zelensky è diventato più emotivo e nervoso per la situazione sul campo di battaglia e per quello che percepisce come un desiderio di Washington di avviare negoziati con la Russia.
Tajani: “L’Ucraina deve comunicarci l’uso delle armi fornite”
Antonio Tajani, vicepresidente del consiglio e ministro degli Esteri, ha dichiarato che l’Ucraina è tenuta a informare l’Italia sull’uso delle armi inviate dal nostro Paese. Durante un punto stampa all’ambasciata italiana a Praga, dove sta per iniziare la riunione informale dei ministri degli Esteri dei membri della Nato, Tajani ha sottolineato l’importanza del rispetto degli accordi da parte dell’Ucraina, affermando che l’uso delle armi è monitorato.
Tajani ha aggiunto che la Costituzione italiana impedisce di fare la guerra ad altri Paesi, ribadendo che le armi fornite dall’Italia devono essere utilizzate esclusivamente all’interno del territorio ucraino per difendere la sua integrità territoriale. Questa posizione conferma l’impegno dell’Italia a supportare l’Ucraina nel rispetto delle normative internazionali e costituzionali.