Kamala Harris ha i numeri per vincere contro Trump, cosa ha detto nel primo discorso

Tra appoggio economico e politico, Kamala Harris sarà la candidata che sfiderà Trump alla Casa Bianca. Nel primo discorso presenta i temi della campagna

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 23 Luglio 2024 08:00

Kamala Harris potrebbe avere davvero i numeri per “sconfiggere Trump”, per usare le parole del suo ultimo comunicato via social. I soldi per la campagna elettorale sono stati raccolti – almeno 50 milioni di dollari in 24 ore – e l’appoggio di molti esponenti del Partito Democratico, anche piuttosto influenti, è già arrivato.

Kamala Harris ha soldi e appoggio per sconfiggere Trump

Kamala Harris ha già cambiato l’immagine di copertina di X, l’ex Twitter, con il banner Let’s WIN this – Harris for president. La prima donna nera presidente potrebbe essere lei, almeno se l’appoggio economico e del suo partito si trasformerà in voto dei democratici. Dopo il ritiro di Joe Biden, i sondaggi raccontano di un testa a testa tra Harris e il miracolato Donald Trump, che pende a favore di quest’ultima se si considera il poco tempo con il quale l’apprezzamento nei suoi confronti è cresciuto.

La campagna elettorale sembra partita bene, soprattutto a livello economico, con la raccolta di circa 50 milioni di dollari in meno di 24 ore. Inoltre la vicepresidente potrebbe usare anche i 96 milioni di dollari del comitato elettorale di Biden. Sono questi a dare la possibilità alla veep di muoversi per il Paese e tentare di superare Trump per teatralità durante i discorsi.

Importante anche il sostegno di deputati, governatori e senatori democratici. Arriva l’appoggio dei governatori:

  • Gavin Newsom (California);
  • Josh Shapiro (Pennsylvania);
  • Roy Cooper (North Carolina);
  • Andy Beshear (Kentucky);
  • J.B. Pritzker (Illinois).

Altri sostegni influenti sono quelli di Nancy Pelosi, ex speaker della Camera, Elizabeth Warren, Alexandria Ocasio-Cortez e i coniugi Clinton.

Neutrali invece altri personaggi noti, come il leader della maggioranza al Senato Chuck Schimer, il leader del partito alla Camera Hakeem Jeffries e l’ex presidente Barack Obama, che non potrà candidarsi.

Il primo discorso della candidata alla Casa Bianca

Nel primo discorso di Kamala Harris dopo il ritiro di Joe Biden, durante la cerimonia organizzata per la National Collegiate Athletic Association, la vicepresidente Usa non ha mai nominato la corsa alla Casa Bianca.

“So che il presidente sta recuperando il suo stato di salute e presto tornerà alle sue attività”, inizia così il discorso, che si mantiene a lungo sulla figura di Biden, sulla “sua onestà, la sua integrità, il suo impegno verso la sua fede e la sua famiglia e il profondo amore verso il nostro Paese”.

Dopo un riferimento ad azioni del presidente che hanno fatto la storia del Paese – per quanto la stessa Harris resti sul vago – e un rimando all’impegno quotidiano, la vicepresidente accoglie il suo compito di sostituta momentanea e saluta gli atleti che rappresenteranno gli Stati Uniti alle Olimpiadi.

Quali sono i temi di Harris, tra aborto e armi

Kamala Harris non piace proprio a tutti, in particolare non piace ai giovani democratici e studenti pro-Palestina. La donna è però riuscita ad avvicinare molti voti a sé grazie alle prime intenzioni dichiarate, che sono in continuità con quelle dell’amministrazione Biden.

Harris ha infatti promesso di mettere al centro della campagna i diritti riproduttivi, l’aborto e la stretta sulle armi, oltre che leggi contro le persone ritenute pericolose e il bando per le armi d’assalto.

Le parole della vicepresidente su Donald Trump

Tra le prime dichiarazioni di Kamala Harris si trovano critiche aspre nei confronti dell’ex presidente. L’attentato a Donald Trump non cancella le responsabilità del fu Potus che Harris ha deciso di ricordare. Mentre annuncia che ha 106 giorni per vincere, spiega di conoscere “il tipo Donald Trump”, facendo riferimento ai truffatori e ai predatori sessuali che, come procuratrice, ha messo sotto accusa per anni.

La candidata pare avere già un motto forte, da contrapporre al “Fight fight fight” (trad: “Lotta lotta lotta”) di Donald Trump, ovvero: “Quando lottiamo, vinciamo”.