L’Union Valdôtaine ha vinto le elezioni in Valle d’Aosta. Il partito autonomista della regione francofona ha quasi raddoppiato i propri consensi rispetto alle elezioni del 2020, relegando i partiti nazionali a un ruolo secondario all’interno del consiglio regionale. L’affluenza è stata relativamente alta, sfiorando il 63%.
Il sistema elettorale valdostano è unico nel panorama regionale italiano. Non si elegge direttamente il presidente, ma soltanto i membri del consiglio, che a loro volta scelgono chi guiderà il governo della regione a statuto speciale.
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I risultati delle elezioni in Valle d’Aosta
La vittoria dell’Union Valdôtaine in Valle d’Aosta è stata netta. Il partito autonomista valdostano ha raddoppiato i propri voti rispetto alle ultime elezioni, erodendo i consensi di tutti i partiti nazionali.
| Coalizione o partito | Numero di voti | Percentuale di voti | Seggi (su 35 totali) |
| Union Valdôtaine | 19.304 | 31,97% | 12 |
| Centrodestra (FdI, FI, Lega) | 17.762 | 29,42% | 8 |
| Autonomisti di Centro | 8.483 | 14,05% | 6 |
| Partito Democratico | 4.854 | 8,04% | 3 |
| Alleanza Verdi Sinistra | 3.816 | 6,32% | 3 |
Nessun partito ha raggiunto la maggioranza di 18 seggi necessaria per controllare il consiglio regionale della Valle d’Aosta. Di conseguenza, per eleggere il nuovo presidente della Regione, bisognerà trovare un accordo tra i partiti. È probabile che la maggioranza sia però a forte trazione autonomista, visto i risultati dei due partiti di questa fazione.
Con chi governerà l’Union Valdôtaine
Come detto, per eleggere il presidente della Valle d’Aosta i partiti dovranno trovare un accordo di governo. Per eleggere il presidente della Valle d’Aosta serve una maggioranza di almeno 18 consiglieri, che potrebbe essere raggiunta anche dalla sola alleanza dei partiti autonomisti, Union Valdôtaine e Autonomisti di Centro. Si tratterebbe però di un governo abbastanza instabile, che dipenderebbe dal voto di ogni singolo consigliere.
Le due liste indipendentiste potrebbero quindi appoggiarsi anche solo a un partito. La coalizione che nell’ultima legislatura ha sostenuto i due presidenti che si sono avvicendati era composta da Pd e Union Valdôtaine. I soli seggi del Pd basterebbero a rafforzare la maggioranza e, uniti a quelli di Avs, consoliderebbero la presidenza.
Il risultato del centrodestra, d’altronde, permetterebbe agli indipendentisti di avere una maggioranza molto solida. In sede di trattative, però, i compromessi da attuare potrebbero essere più pesanti rispetto a quelli che Union Valdôtaine e centristi potrebbero ottenere dalle liste di sinistra, più deboli.
I risultati dei partiti nazionali
Le forze del centrosinistra sono state quelle che hanno subito maggiormente il successo dell’Union Valdôtaine, alleata del Pd nell’ultima legislatura. Pd e Avs potranno scegliere soltanto tre consiglieri a testa, anche se non è escluso, come visto, che possano entrare a far parte della coalizione che sosterrà il presidente.
Il Movimento 5 Stelle, che sosteneva la lista Valle d’Aosta aperta, non ha raggiunto la soglia di sbarramento e rimarrà fuori dal consiglio regionale. Nel centrodestra, i tre partiti separati hanno comunque registrato risultati inferiori non solo all’Union Valdôtaine, ma anche agli autonomisti di centro:
- Fratelli d’Italia, 10,99%;
- Forza Italia, 10,05%;
- Lega, 8,38%.