Matteo Salvini raddoppia sulla sicurezza con un nuovo decreto, a costo di provocare attriti con gli alleati. Dopo settimane di preparativi, la Lega ha presentato in conferenza stampa un disegno Sicurezza per un’ulteriore stretta sull’ordine pubblico, con 14 misure su legittima difesa, forze dell’ordine, sgomberi, baby bang e migranti.
Un pacchetto di provvedimenti per buona parte già presentati in Parlamento dal Carroccio, ma che dovrebbe approdare sul tavolo del Cdm come decreto legge, dal forte sapore elettorale.
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L’annuncio di Salvini sul decreto Sicurezza
Sulla sicurezza il vicepremier ha dunque deciso di alzare la posta, anche a rischio di irritare Giorgia Meloni.
Matteo Salvini ha assicurato di aver già discusso con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ma la stessa presidente del Consiglio sarebbe stata avvertita a stretto giro e alcuni esponenti di Fratelli d’Italia non avrebbero gradito l’intestazione da parte della Lega di vecchi emendamenti condivisi con la maggioranza.
Annunciata due giorni prima da Salvini durante un comizio a Bari in vista delle regionali, la proposta di decreto è stata presentata dalla Lega con il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, fautore dell’iniziativa, il collega alla Giustizia Andrea Ostellari, i due capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo e le europarlamentari Silvia Sardone, Susanna Ceccardi e Anna Maria Cisint.
Fatti salvi i possibili rilievi del Quirinale come avvenuto con il precedente decreto Sicurezza di aprile, il testo dovrà essere discusso nei prossimi giorni con gli alleati.
Le misure presentate dalla Lega
Tra le norme principali proposte dal Carroccio è previsto un’ulteriore stretta sugli sgomberi, per permettere ai proprietari di chiedere sfratti rapidi in 48 ore degli occupanti non soltanto nelle prime abitazioni, ma anche in tutti gli altri immobili.
Si tratterebbe di una procedura speciale prevista anche da una proposta di FdI: il cittadino potrà fare riferimento un ente ad hoc, l’Autorità per l’esecuzione degli sfratti, che farà capo al ministero della Giustizia e potrà gestire l’intervento delle forze dell’ordine.
Nel pacchetto sicurezza sono inseriti anche interventi contro le “baby gang“, dall’ammonimento del questore ai genitori alla multa per i minori tra i 12 e 14 anni che compiono reati, come furti e borseggi, che diventerebbero perseguibili d’ufficio.
Sui migranti la Lega punta sul progetto di permesso di soggiorno a punti, decurtati a ogni violazione dell’extracomunitario, e a limitare la possibilità del ricongiungimento familiare soltanto con i coniugi e i figli minorenni.
Altro cardine dei 14 provvedimenti è il potenziamento della legittima difesa sia per i civili, sia per le forze dell’ordine. A tutela degli agenti che sparano in servizio, si chiedono dal pm accertamenti sullo stato di necessità del ricorso all’arma per difendersi, senza iscrizione automatica nel registro degli indagati.
Un meccanismo che potrebbe anche essere chiesto per i cittadini che commettono un reato contro rapinatori o chi viola la proprietà privata e minaccia la loro incolumità.