Caso decadenza Todde finisce in Procura, la prossima tappa è in Giunta

Il caso Todde si allunga, tra polemiche, ricorsi legali e accuse di irregolarità nella rendicontazione. Dopo la Procura, la prossima tappa è in Giunta

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 13 Gennaio 2025 16:29

Il caso Todde si aggiorna. Dopo la decisione di dichiarare decaduta Alessandra Todde, in merito a presunte inadempienza nella rendicontazione, il fascicolo è arrivato in Procura. Il procuratore, Rodolfo Sabelli, ha deciso di procedere senza indagati e senza ipotesi di reato.

In attesa del prossimo passo in Giunta per le elezioni in Consiglio regionale, si riaccendono gli animi. A partire dallo scorso week end, la Lega si è impegnata con gazebo e volantinaggio nelle piazze e nei mercati della Sardegna con l’iniziativa #ToddeDimettiti. Non è mancata la risposta del Movimento 5 Stelle, che si domanda come la Lega possa permettersi di dare lezioni di etica e moralità, visto che è la stessa ad aver rubato 49 milioni di euro alla collettività. “Sarebbe molto più opportuno il silenzio”, si legge in una nota del gruppo sardo.

Il caso si preannuncia di difficile e lunga risoluzione, considerando il fatto che i legali della presidente hanno presentato ricorso, uno contro la sanzione da 40mila euro e l’altro contro la decadenza del ruolo da governatrice.

Iter di decadenza Todde: le tappe

Alessandra Todde, presidente della regione Sardegna, è tornata a svolgere regolare attività amministrativa, mentre proseguono i lavori sull’accusa di errori di rendicontazione e non si placano le polemiche da parte dell’opposizione.

Una cosa è certa: senza le dimissioni di Todde, la risoluzione del caso sarà piuttosto lungo. Tante le tappe intermedie che sono state compiute e che dovranno ancora svolgersi. È il caso dell’avvenuto ricevimento delle carte in Procura. A seguire il caso Rodolfo Sabelli, procuratore capo, che ha deciso di aprire un fascicolo senza indagati e senza ipotesi di reato.

Lo scopo è quello di studiare la documentazione sulle presunte anomalie riscontrate nelle dichiarazioni della presidente Todde in merito alle dichiarazioni false della rendicontazione depositata lo scorso giugno in corte d’appello.

Cosa c’è nelle carte?

Il Collegio di garanzia avrebbe riscontrato alcune anomalie relative ai finanziamenti ricevuti per la campagna elettorale di Alessandra Todde. A giugno venivano segnalate circa 90mila euro di spese sostenute e finanziamenti ricevuti, ma il 3 dicembre la stessa dichiarava di “non aver sostenuto spese, assunto obbligazioni né ricevuto contributi e/o servizi”. Secondo la presidente di Regione, erano stati utilizzati soltanto i mezzi messi a disposizione dal Movimento 5 Stelle.

Il Collegio però riscontra che, oltre contributi di singoli cittadini, risultano finanziamenti alla campagna elettorale da parte di:

  • Momento 5 Stelle (55mila euro);
  • Partito Democratico (18mila euro);
  • Sinistra Futura (2.200 euro);
  • Sinistra Italiana (1.000 euro);
  • Demos (700 euro);
  • Possibile (500 euro).

A questo si aggiunge il fatto della mancata nomina della figura del mandatario, obbligatoria per legge a garanzia proprio delle regolarità e della trasparenza dei movimenti di denaro.

Convocata la Giunta: almeno altri 90 giorni

Giuseppe Frau, presidente della Giunta ed eletto nella lista civica Uniti per Todde, ha dichiarato che si prenderanno tutti i 90 giorni che la legge assegna per fare le valutazioni del caso. Frau ha aggiunto che valuteranno nella prima seduta se interrompere l’iter dell’istruttoria per rinviare ogni valutazione dopo la sentenza del tribunale.

La seduta della Giunta, prevista per mercoledì 15 gennaio, avrà come primo punto l’elezione del vicepresidente e in seguito sarà analizzato il caso di Alessandra Todde.

I legali fanno ricorso in tribunale

Tempi allungati anche per via dei ricorsi in tribunale presentati dai legali della presidente di regione. Alessandra Todde lo aveva anticipato, affermando di riporre la propria fiducia nella magistratura.

I ricorsi sono due:

  • contro la sanzione da 40mila euro;
  • contro l’ordinanza di decadenza.

Il passaggio è fondamentale, perché potrebbe essere richiesto il rinvio della convocazione del consiglio per la decisione finale. Ancora non è chiaro se sarà l’assemblea a votare la decadenza o soltanto a confermare l’atto del ricorso.