Milleproroghe, novità nel 2023 per imprese e trasporti: queste auto non potranno circolare

Il 21 dicembre il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto Milleproroghe, con tante novità in arrivo

Foto di Luca Incoronato

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Il 21 dicembre il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto Milleproroghe, con tante novità in arrivo. Il Milleproroghe è un decreto legge che il governo emana di solito una volta l’anno, che appunto raccoglie in un unico provvedimento numerose questioni, proprio con l’obiettivo di prorogare alcune scadenze imminenti o rinviare l’entrata in vigore di altre norme, per agevolare cittadini e imprese. Non esiste una regolamentazione specifica per questo strumento, ma ormai negli ultimi, anche con non poche criticità, è diventato la norma.

Di seguito spieghiamo nel dettaglio tutto ciò che resta e, soprattutto, cosa cambia nel 2023 per quanto riguarda il fronte imprese e trasporti.

Milleproroghe, le novità in arrivo per le imprese

Come prima cosa, il governo di Giorgia Meloni ha tenuto in considerazione l’evidente difficoltà di approvigionamento delle materie prime. Alla luce di tale considerazione e, dunque, di una condizione gravosa, si è optato per una proroga del termine per le imprese per la consegna dei beni strumentali materiali. Il riferimento va a quelli acquistati entro il 31 dicembre 2022, con nuova scadenza al 31 dicembre 2023.

Si prevede però una condizione, come già prevedeva la norma, ovvero che l’ordine risulti accettato dal venditore e che sia avvenuto il pagamento di un acconto non inferiore al 20% del corrispettivo pattuito.

C’è tempo poi fino al 31 dicembre 2023 per chiedere cofinanziamenti a fondo perduto da parte di quelle imprese che esportano o hanno filiali o partecipate in Ucraina, Russia o Bielorussia. Stessa possibilità di accedere a cofinanziamenti a fondo perduto è concessa anche alle imprese esportatrici.

Milleproroghe, le novità in arrivo nel settore auto

Novità importanti riguardano poi le auto. Sul fronte trasporti, è stato rinviato al 1° gennaio 2024 il divieto di circolazione per i veicoli a motore delle categorie M2 e M3, adibiti a servizi di trasporto pubblico locale, alimentati a benzina o gasolio Euro 2.

Allo stesso tempo, sono stati stanziati nuovi fondi anche per la sostenibilità: è stata estesa al 2023 la durata dello stanziamento di 40 milioni di euro per l’erogazione dei contributi per l’installazione delle colonnine per la ricarica di auto e moto elettriche.

Milleproroghe, le novità in arrivo nel settore trasporti e partecipate

È stato deciso di prorogare, poi, fino al 31 dicembre 2023 la sospensione prevista in relazione a quella che è l’efficacia delle linee guida dei trasporti in condizioni di eccezionalità.

Restando con lo sguardo rivolto al termine del prossimo anno, è da sottolineare inoltre come il Milleproroghe fissi per allora, 31 dicembre 2023, il termine ultimo per quanto concerne le procedure per l’affidamento della concessione autostradale A22 Brennero-Modena.

Si riconferma la stessa data, ovvero il 31 dicembre 2023, anche per il settore voli. Il governo di Giorgia Meloni ha infatti scelto di prorogare l’amministrazione straordinaria di Alitalia.

Spostato al 30 giugno 2024 il termine previsto in materia di riqualificazione e riconversione del polo industriale di Piombino, e arriva anche la prosecuzione dei tempi per la riperimetrazione dei siti contaminati di interesse nazionale.

In ultima analisi, si è scelto di prolungare fino al 31 luglio 2023 il termine valido per l’afficacia del contratto di servizio, attualmente in essere, tra il ministero delle Imprese e del made in Italy e la Rai.