Palmiro Togliatti

Fonte: IPA

Palmiro Togliatti è stato tra i fondatori del Partito Comunista Italiano (PCI). Importante politico italiano, è stato segretario del PCI per quasi quarant’anni.

BIOGRAFIA

Palmiro Togliatti nasce a Genova il 26 marzo 1893, da una famiglia di origini piemontesi. Il suo nome è legato al giorno di nascita, la Domenica delle Palme.

Nel 1911 ottiene una borsa di studio per frequentare l'università di Torino, iscrivendosi alla facoltà di Giurisprudenza. Togliatti si laurea nel 1915 con con la tesi Il regime doganale delle colonie, discussa con Luigi Einaudi. Si iscrive quindi alla facoltà di Lettere e filosofia, che però abbandona a causa dello scoppio della Prima guerra mondiale.

Nel 1915, riformato a causa della miopia, diventa volontario della Croce Rossa. Nel 1916 viene infine assegnato al 54esimo reggimento fanteria. Successivamente chiede di essere trasferito al secondo reggimento alpini. Nel 1917 viene inoltre ammesso al corso allievi ufficiali, a Caserta. Viene congedato nel 1918.

Togliatti torna quindi a Torino dove insegna Diritto ed Economia in un istituto privato. Collabora anche come cronista con il quotidiano socialista Avanti!.

Contemporaneamente è impegnato nell'attività politica delle sezioni del Partito Socialista e tiene il suo primo comizio a Savigliano.

La sua amicizia con Antonio Gramsci lo avvicina al Partito Comunista, in quel momento in forte espansione. Proprio con Gramsci, Angelo Tasca e Umberto Terracini fonda il settimanale L'Ordine nuovo, che esce per la prima volta il primo maggio 1919.

Togliatti muore a Jalta, nell'allora Unione sovietica, il 21 agosto 1964, a 71 anni, per un'emorragia cerebrale. I funerali si tengono a Roma il 25 agosto 1964, con una presenza stimata di un milione di persone. La sua tomba si trova nel cimitero del Verano, nella Capitale, accanto ad altri dirigenti del Pci.

CARRIERA

Nel 1921 Palmiro Togliatti si trasferisce a Roma per lavorare come redattore-capo del quotidiano Il Comunista.

Entra inoltre a far parte del comitato centrale del Partito Comunista Italiano. Il 28 ottobre 1922, in occasione della marcia su Roma, riesce a sfuggire a un assalto fascista.

Nel 1924 parte per Mosca, per partecipare al quinto congresso dell'Internazionale comunista, il primo dopo la morte di Lenin.

Nel 1926 viene nominato capo delegazione del Pci per il plenum dell'Internazionale comunista a Mosca.

Dal 1927 diventa segretario del PCI, del quale resta capo indiscusso fino al giorno della sua improvvisa morte, nel 1964.

Fra il 1934 e il 1938 viene nominato rappresentante all'interno del Comintern, l'organizzazione internazionale dei partiti comunisti di osservanza moscovita. Proprio a partire dal 1934 si stabilisce a Mosca dove riesce in breve tempo a distinguersi per capacità organizzative e fedeltà al partito.

Negli anni Trenta passa anche un periodo in Spagna, coordinando la lotta contro il franchismo, ma nel 1936 è costretto a lasciare il Paese iberico e a rifugiarsi di nuovo in Unione Sovietica.

Dopo il ritorno in Italia, nel 1948, viene colpito da un attentato, mentre esce da Montecitorio insieme alla sua compagna Nilde Iotti. Viene operato mentre l'attentatore, anticomunista, viene arrestato.

In quello stesso anno diventa deputato della Repubblica italiana, eletto del gruppo parlamentare Comunista, carica che conserverà fino al 1964.

VITA PRIVATA

Nel 1924 Palmiro Togliatti sposa Rita Montagnana, una collega di partito. Nel 1925 nasce il figlio Aldo, con problemi di schizofrenia e autismo. Dopo la morte della madre, nel 1979, il ragazzo viene rinchiuso in un ospedale psichiatrico di Modena dove passa il resto della sua vita.

Togliatti lascia sua moglie nel 1948, legandosi a Nilde Iotti, deputata del PCI, in una relazione extra coniugale.

Negli anni Cinquanta, Togliatti e Iotti adottano Marisa Malagoli, sorella minore di uno dei sei operai rimasti uccisi durante gli scontri con le forze dell'ordine il 9 gennaio 1950 a Modena.

Marisa Malagoli Togliatti, nata nel 1944, è diventata una affermata neuropsichiatra.

INCARICHI

Palmiro Togliatti è stato fra i fondatori del Partito Comunista Italiano, che ha guidato dagli anni Venti agli anni Sessanta, con un'interruzione di quattro anni.

Nel 1930 ha anche preso la cittadinanza sovietica.

Fra i suoi maggiori incarichi:

• Dal 1927 al 1934 segretario generale del Partito Comunista Italiano.
• Dal 1934 al 1967 segretario generale del Partito Comunista Italiano.
• Dal 1945 al 1946 ministro di Grazia e Giustizia del Regno d'Italia.
• Dal 1946 al 1948 deputato dell'Assemblea Costituente.
• Dal 1948 al 1964 deputato della Repubblica Italiana.