Torna la pensione di cittadinanza: quanto spetta e a chi

Il Governo reintroduce la pensione di cittadinanza: ecco quanto dura, a quanto ammonta, a chi spetta e come fare domanda. Gli importi erogati aumentano in base alla situazione del nucleo familiare.

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Riecco la pensione di cittadinanza. Il governo Meloni aveva, in un primo momento, optato per accorpare questa misura di contrasto alla povertà agli strumenti che prenderanno presto il posto del reddito di cittadinanza, ovvero Adi (Assegno di inclusione) e lo Sda (Strumento di attivazione per gli occupabili). Oggi, a meno di ulteriori giravolte, la pensione di cittadinanza torna nel dibattito politico nella sua forma originaria e sarà attiva dall’1 gennaio 2024.

I requisiti della pensione di cittadinanza

La pensione di cittadinanza era stata abrogata dalla Legge 197 del 29 dicembre 2022 con la quale l’Esecutivo puntava a riscrivere le forme di contrasto alla povertà. Ma a certificare il ritorno della misura è il testo del Decreto lavoro approvato nel Consiglio dei ministri del Primo maggio.

La pensione di cittadinanza è rivolta a chi abbia 67 anni compiuti. Gli importi sono progressivi e aumentano in caso in famiglia ci fossero una o più persone afflitte da disabilità.

Il reddito familiare deve essere inferiore a 7.560 euro ovvero 630 euro al mese. Ma attenzione: nel caso in cui la famiglia del pensionato sia composta da persone che abbiano meno di 67 anni e che siano prive di disabilità, allora il limite di reddito da rispettare non sarà pari a 630 euro mensili, ma a 500 euro al mese.

L‘Isee non deve essere superiore a 9.360 euro. Il valore degli immobili posseduti non deve superare i 10.000 euro.

L’importo base della pensione di cittadinanza è di 630 euro per 12 mensilità, per un totale di 7.560 euro annui.

Come già avveniva nell’erogazione del reddito di cittadinanza, anche per questa forma di pensione sociale, nel quantificare gli importi, occorre tenere presente la cosiddetta scala di equivalenza: i valori della scala sono pari ad 1 in caso di nucleo familiare risulti composto da un solo membro; tutti i membri del nucleo familiare, con carichi di cura, successivi aggiungono +0,4 punti all’importo finale; i disabili gravi hanno un valore di 2,3 punti. L’importo base va moltiplicato per il valore della scala corrispondente alla propria situazione familiare.

La scala di equivalenze non si applica per tutto il periodo in cui un componente del nucleo familiare sia ospite in una struttura pubblica (ospedale, clinica, ecc…).

Ulteriori maggiorazioni pari a 150 euro sono previste in caso il nucleo familiare viva in affitto. Anche in questo caso le maggiorazioni sono progressive in base ad appositi parametri.

Escluso dalla pensione di cittadinanza il nucleo familiare in cui uno dei componenti sia intestatario (o anche abbia solo la piena disponibilità) di veicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc. o moto di cilindrata superiore a 250 cc, navi o imbarcazioni da diporto o  aeromobili di qualsiasi genere.

Quanto dura la pensione di cittadinanza

La pensione di cittadinanza può essere erogata continuativamente per 18 mesi. Poi, dopo un mese di sosta, può essere nuovamente richiesta per un massimo di 12 mesi.

Come richiedere la pensione di cittadinanza

La pensione di cittadinanza può essere richiesta all’Inps tramite istanza telematica.