Pensioni, in arrivo 655 euro in più: ecco per chi e quando

Nel 2023 alcuni pensionati hanno diritto alla quattordicesima: una somma aggiuntiva erogata dall'INPS a luglio o dicembre. Ecco quanto vale e chi ne ha diritto

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

Dopo la notizia sull’aumento di 600 euro a luglio per quanto riguarda le pensioni minime (ne abbiamo parlato qui), arrivano buone nuove anche per quanto riguarda la quattordicesima prevista fra due mesi. Parliamo cioè della somma aggiuntiva della pensione corrisposta ogni anno dall’INPS a luglio o a dicembre, riservata ai pensionati con almeno 64 anni di età e determinati requisiti di reddito.

La quattordicesima della pensione: cos’è e quanto vale

La quattordicesima è stato introdotta dall’articolo 5, commi da 1 a 4, del Decreto legge 2 luglio 2007 numero 81, in seguito convertito con modificazioni nella Legge 3 agosto 2007 n. 127. Il reddito massimo complessivo dei pensionati che possono accedervi non deve essere 1,5 volte il trattamento minimo annuo del fondo pensioni lavoratori dipendenti, fino al 2016, e fino a due volte il trattamento minimo annuo del fondo lavoratori dipendenti dal 2017.

L’importo varia a seconda degli anni di contribuzione e del reddito complessivo del pensionato. Si va da un minimo di 336 euro fino a un massimo di 655 euro (qui abbiamo spiegato chi riceverà di più sulle pensioni di maggio).

Chi ha diritto alla somma aggiuntiva

Hanno diritto alla quattordicesima  anche le vedove che percepiscono la pensione di reversibilità, purché siano in possesso di determinate condizioni anagrafiche e di reddito:

  • aver compiuto 64 anni entro il 31 luglio;
  • dichiarare redditi non superiori a due volte il trattamento minimo INPS.

La prestazione, sottolinea l’Istituto di previdenza, viene pagata assieme alla rata pensionistica di luglio per coloro che perfezionano tali requisiti entro il 31 luglio dell’anno di riferimento. Per chi invece comincia a godere del requisito anagrafico dal 1° agosto in poi, la corresponsione sarà effettuata sulla rata di dicembre dell’anno in questione.

I pensionati che ritengono di avere diritto all’importo extra e non lo ricevono possono inoltrare la richiesta alla sede, presentando anche la dichiarazione dei redditi. Se le condizioni risulteranno verificate, la quattordicesima sarà pagata con la prima rata utile. In ogni caso, qualunque sia l’importo erogato, la quattordicesima non costituisce reddito né ai fini fiscali né ai fini dell’erogazione di prestazioni previdenziali e assistenziali.

Gli importi della mensilità extra

Vediamo ora nel dettaglio le somme aggiuntive corrisposte e i redditi massimi che i pensionati devono rispettare. Cominciamo dal caso di 1,5 volte il trattamento minimo (reddito lordo fino a 10.9992,93 euro):

  • Fino a 15 anni di contribuzione per lavoratori dipendenti e fino a 18 anni di contribuzione per lavoratori autonomi: somma aggiuntiva di 436,80 euro dal 2017;
  • Da 15 25 anni di contribuzione per lavoratori dipendenti e tra 18 e 28 anni di contribuzione per lavoratori autonomi: somma aggiuntiva di 546 euro;
  • Oltre 25 anni di contribuzione per lavoratori dipendenti e oltre 28 anni di contribuzione per lavoratori autonomi: somma aggiuntiva di 655,20 euro.

Passando al caso delle 2 volte il trattamento minimo (reddito lordo fino a 14.657,24 euro), ecco di seguito le specifiche:

  • Fino a 15 anni di contribuzione per lavoratori dipendenti e fino a 18 anni di contribuzione per lavoratori autonomi: somma aggiuntiva di 336 euro dal 2017;
  • Da 15 25 anni di contribuzione per lavoratori dipendenti e tra 18 e 28 anni di contribuzione per lavoratori autonomi: somma aggiuntiva di 420 euro;
  • Oltre 25 anni di contribuzione per lavoratori dipendenti e oltre 28 anni di contribuzione per lavoratori autonomi: somma aggiuntiva di 504 euro.