Riscatto laurea per la pensione: come calcolare i costi

Il riscatto della laurea per la pensione è un'operazione che pochi conoscono. Ecco come effettuarla e calcolare i costi

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Alessandra Di Bartolomeo

Giornalista di economia

Giornalista esperta di risparmio, ha maturato una vasta esperienza nella divulgazione di questioni economiche.

Pubblicato: 27 Marzo 2024 08:43

Il riscatto della laurea è un’operazione che permette di trasformare in contributi il periodo passato a studiare all’Università. In questo modo si vanno ad incrementare gli anni di contribuzione ai fini della pensione. Il riscatto della laurea è a titolo oneroso e chiunque può presentare online la domanda all’INPS accedendo all’area dedicata. Il servizio è destinato a tutti coloro che hanno ottenuto il diploma di laurea o un titolo equivalente. Inoltre, possono usufruire di tale servizio anche coloro che sono disoccupati e, al momento della richiesta, non sono mai stati iscritti a nessun regime previdenziale obbligatorio e non hanno iniziato a lavorare né in Italia né all’estero. Ecco maggiori informazioni in merito.

Come funziona il riscatto della laurea

Per poter richiedere il riscatto della laurea è necessario aver conseguito il titolo di studio. La domanda, come detto, può essere fatta anche dagli inoccupati che non sono iscritti a nessuna forma obbligatoria di previdenza e che non hanno mai lavorato all’estero o in Italia. Il periodo soggetto a riscatto è quello corrispondente alla durata legale del proprio corso di laurea. Più nel dettaglio, i titoli che possono essere riscattati sono i seguenti:
• Diplomi universitari con corsi di durata compresa tra due e tre anni
• Lauree con corsi di durata compresa tra quattro e sei anni
• Specializzazioni conseguite dopo la laurea, con corsi della durata di almeno due anni
• Dottorati di ricerca soggetti a specifiche leggi
• Titoli accademici come la laurea e quella specialistica introdotti dal decreto 3 novembre 1999, numero 509, con corsi triennali per la laurea e biennali propedeutici a quella specialistica.

Anche i diplomi rilasciati dagli Istituti A.F.A.M. possono essere riscattati per la pensione. Esattamente i nuovi corsi avviati dall’anno accademico 2005-2006 e che portano ai seguenti titoli:
• Diploma accademico di primo e secondo livello
• Quello accademico di secondo livello e di specializzazione
• Il titolo accademico di preparazione alla ricerca che è equiparato al dottorato di ricerca universitario secondo quanto stabilito nel decreto del Presidente della Repubblica datato 8 luglio 2005, numero 212
• Per i diplomi accademici ottenuti prima dell’entrata in vigore della legge numero 508/1999, invece, le condizioni per il riscatto si possono leggere in modo dettagliato nella circolare numero 95 dell’INPS datata il 21 agosto 2020.

Quali sono i periodi di studio che non si possono riscattare

Ci sono periodi che non consentono il riscatto della laurea e questi sono: le iscrizioni fuori corso e quelli già coperti da contributi previdenziali obbligatori o volontari. Ciò, sia nel fondo pensionistico specifico al quale si applica la richiesta di riscatto che in altri regimi previdenziali menzionati dal decreto legislativo del 30 aprile 1997 numero 184.

Tornando al riscatto, esso può riguardare l’intero periodo di studio o periodi singoli. Dal 12 luglio 1997, poi, è possibile riscattare due o più corsi di laurea, anche quelli conseguiti prima di questa data.
L’Inps ricorda inoltre che non è consentita la rinuncia o la revoca della contribuzione da riscatto di laurea dopo aver pagato i relativi oneri.

Perché è importante il riscatto della laurea

Il riscatto della laurea è importante ai fini della pensione perché consente ai laureati di contare di quei periodi di studio come contributi previdenziali validi per il calcolo della pensione. Senza il riscatto, essi non sarebbero considerati nel calcolo pensionistico e questo potrebbe ridurre l’ammontare della pensione stessa. Inoltre, il riscatto della laurea è importante perché consente ai laureati di integrare o completare i requisiti minimi di contribuzione necessari per ottenere determinate prestazioni pensionistiche. Ciò consente loro di accedere a una pensione più adeguata una volta raggiunta l’età pensionabile.

Come effettuare il calcolo

Il costo per riscattare i periodi di studio universitario dipende dal tipo di pensione che si avrà alla fine, sia retributiva che contributiva, e dalla durata dei periodi di studio. Se i periodi da riscattare sono calcolati con il sistema retributivo, il pagamento è calcolato secondo le regole stabilite dalla legge numero 1338 del 12 agosto 1962. Tale costo varia a seconda di fattori come l’età, la durata dei periodi da riscattare, il genere e il salario degli ultimi anni. Il costo totale è rappresentato dal capitale necessario per coprire la parte di pensione che si acquisirebbe con il riscatto.

Se i periodi da riscattare sono considerati nel sistema contributivo, il costo corrispondente è calcolato applicando l’aliquota contributiva attuale al momento della richiesta di riscatto. Questa aliquota è simile a quella pagata per la contribuzione pensionistica obbligatoria nel fondo pensionistico specifico. La base per calcolare questa aliquota è il salario soggetto a contribuzione nei 12 mesi precedenti la data della richiesta di riscatto, proporzionato al periodo da riscattare.

Ecco l’esempio fornito dall’INPS se si intendono recuperare quattro anni di laurea e la richiesta di riscatto è stata presentata al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti il 31 gennaio 2022. Ebbene, se la retribuzione lorda degli ultimi 12 mesi meno remoti è di 32.170 euro, l’importo da pagare per riscattare quattro anni è di 42.464,4 euro. Questo calcolo si basa sul 33% della retribuzione lorda, che corrisponde a 10.616,1 euro, moltiplicato per i quattro anni di studio.

Sul portale INPS c’è un tool per la simulazione del riscatto della laurea

Il tool di simulazione per il calcolo del riscatto della laurea presente sul sito dell’INPS permette di ottenere una stima dell’onere da pagare per i periodi che rientrano nel sistema contributivo in tutte le gestioni previdenziali dell’Istituto. Per i riscatti nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti e nelle gestioni speciali per artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, è possibile simulare anche per i periodi nel sistema retributivo.

Il calcolo si basa sui dati inseriti dall’utente e quelli presenti nel suo conto assicurativo, a seconda del sistema e della gestione previdenziale selezionati. L‘importo stimato, però, è solo indicativo e potrebbe variare rispetto a quello effettivo che verrà comunicato dopo aver presentato la domanda di riscatto.

Ecco come fare domanda

Per effettuare la richiesta di riscatto laurea, è necessario compilare la domanda online sul sito dell’INPS utilizzando il servizio dedicato. Il pagamento dell’importo dovuto, poi, avviene mediante l’Avviso di pagamento pagoPA. Quest’ultimo si può ottenere collegandosi al Portale dei Pagamenti. Ovviamente si può accedere ad esso inserendo le proprie credenziali. Il percorso è il seguente: si deve cliccare su “prestazioni e servizi”, poi su “servizi” e in seguito su “portale dei pagamenti”. Lo step finale è quello di cliccare su “riscatti ricongiunzioni e rendite” per entrare nel servizio. È possibile accedere al Portale dei Pagamenti anche utilizzando il codice fiscale e il numero pratica indicati nel provvedimento inviato dall’INPS.