Pensioni, attenzione al conguaglio. E a febbraio ritardi nei pagamenti

Doppia novità per i pensionati nel mese di febbraio. L'assegno sarà accreditato in ritardo, mentre per alcuni ci sarà una piacevole sopresa

Foto di Alessandra Di Bartolomeo

Alessandra Di Bartolomeo

Giornalista di economia

Giornalista esperta di risparmio, ha maturato una vasta esperienza nella divulgazione di questioni economiche.

Pubblicato: 1 Febbraio 2020 11:16Aggiornato: 22 Aprile 2024 09:19

Le pensioni di febbraio 2020 arriveranno in ritardo rispetto alla consuetudine, ma è importante sottolineare che non si tratta di un errore tecnico, come accaduto per alcuni pensionati a gennaio 2020, né di un problema di liquidità dell’INPS.

Tuttavia, c’è una buona notizia per una parte dei pensionati italiani. Nel cedolino di febbraio 2020, alcuni troveranno una piacevole sorpresa. L’INPS ha infatti deciso di erogare un conguaglio, che sarà accreditato direttamente sul conto corrente su cui viene versata la pensione, senza alcuna necessità di richiesta o domanda da parte del cittadino. In sostanza, per alcuni pensionati, la pensione di febbraio sarà più consistente del solito, anche se ci sarà un breve ritardo prima di poterla incassare.

Perché le pensioni di febbraio verranno pagate in ritardo

Le ragioni del ritardo nell’accredito delle pensioni di febbraio non sono da imputare a errori tecnici o carenze di liquidità, bensì ad una circostanza di calendario. È importante sottolineare che l’inizio del secondo mese del 2020 coincide con un fine settimana, includendo sabato e domenica, che sono considerati giorni “non bancabili”. In altre parole, durante questi giorni le istituzioni finanziarie non eseguono alcuna operazione. Pertanto, gli importi delle pensioni saranno accreditati direttamente il 3 febbraio, che è il primo giorno lavorativo utile del mese. È fondamentale comprendere che tali circostanze sono al di là del controllo dell’Istituto di previdenza.

L’INPS ha informato dell’imminente ritardo nell’accredito delle somme diverse settimane fa, precisamente al momento della pubblicazione del calendario delle pensioni per il 2020. Da quel momento, è stato evidente che l’accredito della pensione per il mese in questione sarebbe avvenuto con un lieve ritardo, tenendo conto della particolarità del calendario e dei giorni non bancabili. Tale comunicazione anticipata ha permesso ai beneficiari di essere preparati e di comprendere le ragioni dietro il leggero cambiamento nei tempi di accredito delle pensioni.

Conguaglio pensioni febbraio 2020: cosa succede

In queste ultime giornate, l’Istituto di Previdenza ha comunicato che alcuni pensionati, con l’accredito relativo al mese di febbraio, riceveranno un mini-conguaglio aggiuntivo. Questo conguaglio, di una cifra variabile che oscilla tra qualche decina di euro, non va interpretato come un gesto di generosità o una rivalutazione dell’assegno pensionistico. Piuttosto, si tratta di un’operazione mirata a “correggere” un lieve deficit finanziario che alcuni pensionati hanno riscontrato nel corso del mese precedente, gennaio. Tale deficit sembra essere derivato dalla mancata applicazione del cosiddetto “bonus Poletti”.

Secondo quanto riportato dall’INPS, l’errore riscontrato coinvolge un numero ristretto di casi, anche se non sono stati forniti dettagli precisi sul numero esatto. L’Istituto si è quindi impegnato a correggere questa situazione mediante l’accredito relativo al mese di febbraio. Questo intervento evidenzia l’attenzione e l’impegno costante dell’INPS nel garantire una gestione accurata e equa dei fondi previdenziali, assicurando che ogni pensionato riceva la sua quota in modo corretto e tempestivo. È un gesto che, sebbene modesto, testimonia l’importanza che l’INPS attribuisce al benessere finanziario dei propri beneficiari, mantenendo elevati standard di responsabilità e trasparenza nell’amministrazione delle pensioni. In un contesto in cui la sicurezza economica dei pensionati è di fondamentale importanza, tali azioni dimostrano un impegno concreto nell’affrontare e risolvere prontamente eventuali criticità, assicurando la continuità e l’affidabilità del sistema previdenziale.