Cedolino della pensione di settembre 2024 online, chi prende di più e chi di meno

Aumento della pensione a settembre 2024 per i beneficiari di rimborso Irpef: il cedolino della pensione mostrerà la maggiorazione a seconda della data di invio della dichiarazione dei redditi

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Pubblicato: 20 Agosto 2024 11:32

Sono online i cedolini delle pensioni di settembre 2024. Gli aumenti delle pensioni arriveranno su due binari: la rivalutazione generale e i conguagli individuali. La rivalutazione annuale delle pensioni è prevista per gennaio 2025 e porterà un aumento dell’assegno pari al +1,6%. Sarà applicata integralmente agli assegni pari o inferiori a 4 volte il trattamento minimo Inps. L’aumento verrà applicato in misura ridotta per gli importi superiori.

Conguagli Irpef sulle pensioni

Per quanto riguarda i conguagli individuali, che sono i veri e propri aumenti delle pensioni di settembre 2024, la misura si applicherà a coloro che hanno presentato la dichiarazione dei redditi tra l’1 e il 20 giugno 2024. I conguagli derivano dai rimborsi Irpef e dipendono dunque dalla data di invio della dichiarazione. Non ha alcun peso invece la modalità di invio (se autonoma o tramite un professionista abilitato).

Ma attenzione: alcuni pensionati potrebbero avere ricevuto il conguaglio anche ad agosto, qualora avessero presentato la dichiarazione dei redditi già entro il 31 maggio. Chi non abbia ricevuto l’aumento della pensione ad agosto, dunque, non disperi: la maggiorazione potrebbe arrivare nell’assegno di settembre. Sono esclusi tutti coloro i quali abbiano inviato la dichiarazione dei redditi dopo il 20 giugno. Per costoro i conguagli Ipref verranno erogati secondo questo calendario:

  • a ottobre per le dichiarazioni inviate tra il 21 giugno e il 15 luglio;
  • a novembre per le dichiarazioni inviate tra il 16 luglio e il 31 agosto;
  • a dicembre per le dichiarazioni inviate tra l’1 settembre e il 2 ottobre.

La rivalutazione degli assegni pensionistici nel 2025

Nel 2025 gli assegni pensionistici verranno rivalutati secondo un nuovo meccanismo a sei scaglioni introdotto dal governo Meloni. Fino ad oggi gli scaglioni erano stati tre. Questo il vecchio meccanismo di rivalutazione degli assegni pensionistici:

  • per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo c’è una rivalutazione del 100% dell’inflazione;
  • per le pensioni fra 4 e 5 volte il trattamento minimo c’è una rivalutazione al 90% dell’inflazione;
  • per le pensioni sopra 5 volte il trattamento minimo la rivalutazione è al 75%.

Questo il nuovo meccanismo di rivalutazione delle pensioni:

  • fino a 4 volte il trattamento minimo – rivalutazione del 100%;
  • tra 4 e 5 volte – 85%;
  • tra 5 e 6 volte – 53%;
  • tra 6 e 8 volte – 47%;
  • tra 8 e 10 volte – 37%;
  • oltre 10 volte – 22%.

La Manovra 2025 e le pensioni

Ma per quanto riguarda il futuro delle pensioni degli italiani, il 2025 potrebbe riservare grosse novità. Una di essere potrebbe essere la Quota 41 light allo studio della Lega. Quella di un’uscita privilegiata per i lavoratori precoci, in deroga alla legge Fornero, è un’idea fissa di Matteo Salvini. Quota 41 light consentirebbe di lasciare il lavoro con 41 anni di contribuzione a prescindere da altri requisiti anagrafici. Il calcolo dell’assegno avverrebbe interamente secondo un criterio contributivo. Cosa che i sindacati giudicano sconveniente perché taglierebbe le pensioni fra il 15 e il 30%.

La misura richiederebbe la copertura di 1 miliardo. Occorrerà vedere se la Manovra 2025, che già si preannuncia risicata, conterrà abbastanza coperture per garantire anche Quota 41 light, anche in considerazione del fatto che Forza Italia spinge per l’aumento delle pensioni minime.