Il reato più temuto dagli italiani è il furto, considerato molto più pericoloso rispetto al passato. E non è un pericolo percepito, è un pericolo reale: nel 2022 i furti sono aumentati del 17,3% rispetto all’anno precedente.
Sono i dati della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza che, insieme all’Eurispes ha realizzato l’indagine “La criminalità: tra realtà e rappresentazione”; un’analisi completa su tutti i fenomeni criminali, tra i quali, appunto, i furti in casa.
Tra il 2007 e il 2022 il totale dei delitti ha avuto un andamento altalenante sino al 2013, per poi scendere in maniera costante dal 2014 al 2020. Nel 2021 e nel 2022 si ha, invece, un trend in risalita. Più in particolare, nel 2022 sono stati registrati 2.183.045 delitti, in aumento del 3,8% rispetto al 2021. Ma ciò è dovuto anche a un “rimbalzo” rispetto al calo del 2020 quando i lockdown hanno limitato fortemente la libertà di movimento delle persone. Ad ogni modo, se si esclude quest’ultimo anno e si confrontano i dati recenti con il 2019 si registra una diminuzione.
Indice
L’andamento dei furti in casa e degli altri reati nel 2022
Il valore più basso è stato registrato, appunto, nell’anno più drammatico dell’emergenza Covid, il 2020, quando ci sono stati 1.900.624 reati, che comunque non sono molti di meno rispetto ai 2.104.114 reati del 2021 e ai 2.183.045 del 2022.
Considerando il solo 2022, ad aumentare di più, di ben il 17,3% sono stati i furti, compiuti per quasi la metà (45,48%) da cittadini stranieri, seguiti dalle estorsioni (+14,4%), rapine (+14,2%), violenze sessuali (+10,9%), ricettazione (+7,4%), danneggiamenti (+2,9%) e lesioni dolose (+1,4%). Sono diminuiti, invece, lo sfruttamento della prostituzione e della pornografia minorile (-24,7%), l’usura (-15,8%), il contrabbando (- 10,4%), gli incendi (-3%) e i danneggiamenti seguiti da incendio (- 2,3%).
Parlando in particolar modo dei reati predatori, nel 2022 le rapine sono aumentate del 14,2% rispetto al 2021 soprattutto a causa delle rapine in banche che rappresentano appena lo 0,6% del totale, ma che sono cresciute addirittura del 63,3%. Sono aumentate anche le rapine per strada (+ 15,9%) che rappresentano il 59,1% di tutti i reati censiti. In salita anche le rapine nei negozi e nei centri commerciali (+ 10,9%), mentre sono diminuite del 3,3% quelle in casa (che sono il 6,3% del totale).
I dati ufficiali dicono anche che un furto su due è opera di una persona straniera: quelle denunciate o arrestate nel 2022 sono state 41.462, il 45,48% del totale. La maggior parte di loro sono romeni (7.542, pari al 18,19% degli stranieri), seguiti da marocchini (5.742, pari al 13,85%), albanesi (3.615, pari all’8,72%), tunisini (2.247, pari al 5,42%), bosniaci (1.367, pari al 3,30%) e algerini (1.022, pari al 2,46%).
Quanto sono aumentati i furti in casa e gli altri reati nel 2022
Furti in casa: la percezione del rischio e le protezioni attuate degli italiani
Oltre ai reati realmente consumati, l’indagine esamina anche quanto gli italiani si sentono “in pericolo” e il crimine più temuto del 2022 (ma anche in passato) è proprio il furto in casa: è un incubo per il 26,6% degli intervistati, anche di più di un’aggressione fisica, mentre solo l’11,1% teme di subire uno scippo o un borseggio e appena il 5,8% del campione teme per la propria moto o macchina.
Ma le paure crescono con l’età. Infatti, i più terrorizzati dai ladri in casa sono gli over 64 (31,8%) e i Millennials dai 35 ai 44 anni (27,5%). Tra i giovani fra i 18 e i 24 anni, ci pensano solo l’11,2% di loro.
Quali misure di sicurezza adottare? Nel 2023 il 21,4% del campione ha dichiarato di aver installato le grate alle finestre: lo hanno fatto soprattutto i cittadini del Centro Italia (31,2%), seguiti da quelli del Nord-Est (25,4%) e del Nord-Ovest (23,7%).
Altri, invece, hanno deciso di rendere la vita difficile ai ladri mettendo una porta blindata: lo hanno fatto il 20,7% degli intervistati, soprattutto quelli che abitano nelle Isole (25,9%), al Centro (24,3%) e nel Nord-Est (23,4%).
Infine, un altro 22,5% ha deciso di ricorrere a un allarme e, anche qui, sono soprattutto gli italiani che vivono nelle regioni centrali a guidare la classifica (27,2%), seguiti dal Sud (24,9%) e dal Nord-Est (22,9%).
Sono tutti espedienti che, oltre a tenere lontano i ladri, rassicurano i proprietari di casa, il 53,1% dei quali ritiene che il furto sia diventato un reato più pericoloso rispetto al passato.