Gli italiani si interessano al mattone, sia da utilizzare come abitazione principale ma anche come investimento e fonte di reddito. Per quanto riguarda le soluzioni indipendenti e semindipendenti, chi compra per investirci intende realizzare strutture ricettive come B&B, case vacanza, agriturismi e altro ancora.
La percentuale di acquisto di case vacanza è stabile rispetto a quella registrata nel 2023. Sono alcuni dei temi che emergono dal report del Gruppo Tecnocasa riguardo le case indipendenti e semindipendenti.
Indice
Crescono gli investimenti nel mattone
Queste soluzioni in Italia sono principalmente usate come abitazioni principali e rappresentano il 76,5% delle compravendite. La percentuale di acquisti per abitazione principale è diminuita gradualmente, visto che era dell’80,4% nel 2019, ma appunto rimane la motivazione predominante per l’acquisto di queste tipologie di immobili.
A crescere è invece il numero di chi compra casa per investimento, aumentato dal 10,4% del 2019 al 13,9% del 2024.
Anno | Abitazione Principale (%) | Investimento (%) | Case Vacanza (%) |
---|---|---|---|
2019 | 80,4% | 10,4% | 8,0% |
2020 | 81,3% | 11,8% | 8,3% |
2021 | 79,8% | 11,5% | 8,4% |
2022 | 78,0% | 12,2% | 10,6% |
2023 | 78,1% | 13,9% | 9,7% |
2024 | 76,5% | 13,9% | 9,6% |
Negli ultimi giorni era emerso il fatto che gli italiani stanno considerando sempre più l’acquisto di case, già finite o da ristrutturare, per usarle poi come fonte di reddito o per investimento.
Chi investe in queste tipologie di immobili, in particolare nei rustici, mira spesso a trasformarli in strutture ricettive come bed & breakfast, case vacanza o agriturismi.
Questa tendenza è guidata dalla crescente domanda di turismo esperienziale e di alloggi caratteristici con affitti brevi, che offrono un’alternativa ai tradizionali hotel.
Quali sono le case preferite dagli italiani
Tra le case indipendenti e semindipendenti che gli italiani comprano di più ci sono quelle comprese tra 101 e 150 mq, che rappresentano il 28,5% delle transazioni. Seguono gli immobili tra 151 e 200 mq (22,5%) e quelli tra 51 e 100 mq (21,1%).
Vediamo le metrature più richieste:
- il 2,8% tra gli 0 e i 50 mq;
- il 21,1% tra i 51 e i 100 mq;
- il 28,5% tra i 101 e i 150 mq;
- il 22,5% tra i 151 e i 200 mq;
- l’11,7% tra i 201 e i 250 mq;
- il 6,7% tra i 251 e i 300 mq;
- il 6,9% oltre i 300 mq.
Nel primo semestre del 2024, la distribuzione delle classi energetiche delle abitazioni indipendenti e semindipendenti acquistate in Italia mostra le seguenti percentuali:
- l’8,3% è di classe energetica elevata (A e B);
- il 16,0% è di classe energetica intermedia (C, D ed E);
- il 75,7% è di classe energetica bassa (F e G).
Rispetto al 2023, si osserva un aumento degli acquisti di abitazioni con classi energetiche elevate, passate dal 5,8% all’8,3%.
Il profilo tipo dell’acquirente
Ma chi si interessa principalmente di queste abitazioni? Gli acquirenti si trovano soprattutto nella fascia d’età compresa tra i 35 e i 44 anni. Attenti agli investimenti sono anche gli over 64.
- 18-34 anni: 25,2%;
- 35-44 anni: 29,2%;
- 45-54 anni: 23,7%;
- 55-64 anni: 15,1%;
- 65 ed oltre: 6,8%.
Per quanto riguarda le famiglie, nel periodo 2019/2024, la percentuale di famiglie tra gli acquirenti di abitazioni indipendenti e semindipendenti ha visto un lieve calo, passando dall’83,7% nel 2019 all’80% nel 2024.
Al contrario, la quota di single è aumentata, passando dal 16,3% nel 2019 al 20,0% nel 2024. Questo riflette un graduale cambiamento nelle preferenze degli acquirenti, con un’inversione di tendenze tra le due categorie nel corso degli anni.