Andare in vacanza a settembre costa fino al 30% in meno

Controesodo in Italia: 8,5 milioni di italiani scelgono le vacanze di settembre per risparmiare. Il turismo lento, enogastronomico e nella natura spingono un fenomeno in crescita

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

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Sono 8,5 milioni gli italiani che hanno scelto di partire nel mese di settembre, approfittando di prezzi più bassi e di un’atmosfera più rilassata rispetto all’alta stagione. Lo rivela un’analisi Coldiretti/Ixè, che fotografa il cosiddetto “controesodo”, fenomeno che vede milioni di viaggiatori preferire la vacanza fuori stazione, mentre molti rientrano dalle ferie.

Vacanze più economiche, a settembre si risparmia fino al 30%

Il dato più rilevante riportato da Coldiretti riguarda i costi. Con la fine di agosto, il listino prezzi di viaggi, soggiorni e attività di svago subiscono un calo significativo, fino al 30% in meno rispetto ai mesi di luglio e agosto. Alberghi, stabilimenti balneari, pacchetti turistici e perfino voli interni diventano più accessibili, offrendo un’opportunità concreta a un’esigenza sempre più diffusa: spendere meno senza rinunciare alle ferie.

Il 2025, caratterizzato da un rallentamento dei consumi e da un’inflazione ancora altalenante, ha reso la scelta di settembre particolarmente strategica per molte famiglie italiane.

Le mete più popolari

Il mare resta la destinazione preferita anche a settembre, con spiagge meno affollate, acqua ancora piacevole e un clima mite che consente di godere appieno della vacanza. Le località balneari italiane – dalla Sardegna alla Sicilia, passando per Puglia, Calabria e Riviera Adriatica – vedono un flusso costante di visitatori, anche se meno caotico rispetto ad agosto.

Ma c’è un fenomeno interessante, che vede crescere il turismo nella natura. Sempre più italiani e stranieri scelgono montagne, parchi naturali e campagne, attratti da esperienze autentiche. Settembre è inoltre il mese della vendemmia, un’occasione unica per partecipare a raccolte e degustazioni direttamente in vigna, ma inaugura anche la stagione dei funghi, che si annuncia generosa per gli appassionati: porcini, finferli e trombette arricchiscono le escursioni nei boschi, trasformando la vacanza in un’esperienza a contatto con la terra e i suoi frutti.

Agriturismi e sagre: il boom dell’enogastronomia

Un altro trend in crescita riguarda il turismo enogastronomico. Secondo Coldiretti, a settembre si stimano quasi 1 milione di presenze negli agriturismi italiani. Non sorprende: l’agriturismo offre il mix perfetto tra relax, natura e buona cucina, oltre a rappresentare una scelta sostenibile e spesso più economica rispetto agli hotel tradizionali.

Il calendario di settembre è ricco di sagre, degustazioni e feste tipiche che valorizzano le tradizioni locali. Dal vino ai formaggi, dai salumi ai dolci tipici regionali, ogni territorio propone un’esperienza unica. Il turista-tipo che sceglie l’agriturismo è orientato a un viaggio “slow”, responsabile e attento alla sostenibilità, spesso in coppia, ma anche in piccoli gruppi di amici o famiglie. Circa la metà degli ospiti sono stranieri, con una forte presenza sia di giovani che di over 60.

Non a caso, anche dopo l’estate si conferma il trend – già osservato negli anni precedenti – del cibo come souvenir preferito dai turisti. Più di un viaggiatore su due (52%) ha acquistato prodotti tipici da portare a casa, superando nettamente gadget, calamite o oggetti artigianali.

Tra i più richiesti spiccano formaggi, salumi, vino, dolci tipici e olio extravergine d’oliva, eccellenza Made in Italy. Le scelte però variano a seconda delle aree geografiche: nel Centro Italia domina il vino, nel Nord Ovest i formaggi e nel Nord Est i salumi, mentre cresce l’interesse per l’olio extravergine in tutto il Paese.