Cani in cabina in aereo, nuove regole dal 23 settembre

Cambiano le regole per i cani in aereo: gli animali di taglia medio-grande possono viaggiare in cabina: le nuove disposizioni Enac

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

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Cani in aereo, si cambia: alle 9:00 del 23 settembre 2025 è decollato da Milano Linate verso Roma Fiumicino il primo volo Ita Airways con una novità storica: a bordo, in cabina e non più relegati in stiva, hanno viaggiato due cani di grossa taglia, entrambi oltre i 10 chili.

È la prima volta che accade in Italia, resa possibile dalle nuove linee guida approvate dall’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile).

Addio stiva per i cani in aereo

La svolta rivoluziona il modo di viaggiare in aereo per gli amanti degli amici a quattro zampe, ma porta con sé anche qualche critica.

Precedentemente le regole consentivano di portare in cabina solo cani guida, animali di servizio e pet di piccola taglia, fino a 8-10 kg, purché alloggiati in un trasportino. Tutti gli altri cani erano costretti alla stiva, una soluzione ritenuta spesso traumatica e stressante da veterinari e associazioni animaliste.

Così commenta il Presidente di Enac, Pierluigi Di Palma, tramite una nota:

È un cambiamento culturale prima ancora che normativo. Una decisione che può permettere in tempi rapidi e anche con un percorso progressivo di far salire a bordo, ad esempio, un cane di oltre 10 kg, estendendo, con l’assenso di Enac, la procedura già in essere per il vettore interessato. Una scelta che, nel riconoscere il valore della modifica costituzionale del 2022 che introduce all’art. 9 la tutela degli animali, rispetta l’equilibrio tra benessere del pet, sicurezza e comfort dei passeggeri.

Le nuove regole per i cani in aereo

Le linee guida Enac eliminano l’obbligo del trasportino: i cani potranno stare sul sedile lato finestrino o ai piedi del proprietario, purché muniti di pettorina o imbracatura fissata alla cintura di sicurezza. Vietati i posti in corrispondenza delle uscite di emergenza.

Tra le misure previste:

  • utilizzo di tappetini assorbenti sui sedili;
  • museruola obbligatoria per tutta la durata del volo;
  • preferenza per file intere dedicate (con il posto centrale lasciato libero nelle configurazioni a tre sedili);
  • piani operativi delle compagnie concordati con Enac e servizi di assistenza a terra;
  • buffer zone per passeggeri allergici o non amanti degli animali.

Il numero di animali ammessi per volo sarà limitato, per garantire la gestione corretta da parte dell’equipaggio.

Un servizio non obbligatorio per le compagnie aeree

La novità, però, non è automatica. Le compagnie aeree non sono obbligate ad adottare le nuove regole: ogni vettore potrà decidere se abilitare i voli pet friendly, e in quali modalità. Questo potrebbe generare differenze significative tra operatori e portare anche a costi aggiuntivi.

Ad oggi, infatti, trasportare un piccolo cane in trasportino costa circa 60 euro a tratta su un volo nazionale. Ma nel caso di animali di grossa taglia, che occupano spazi equivalenti a un passeggero, le tariffe potrebbero essere ben più alte.

Le critiche delle associazioni dei consumatori

Non tutti, però, applaudono alla novità. L’associazione Consumerismo denuncia diversi punti critici:

  • assenza di un limite chiaro sul peso massimo degli animali;
  • difficoltà in caso di passeggeri allergici o contrari alla presenza di cani in cabina;
  • gestione dei disagi pratici, come odori, rumori o comportamenti imprevisti durante il volo;
  • possibili rincari dei biglietti.