Il Salone Nautico Internazionale di Genova 2025 dedica ampio spazio a sostenibilità e innovazione. Il settore della nautica da diporto sta affrontando la transizione ecologica con strumenti tecnici e iniziative di filiera, coinvolgendo associazioni italiane ed europee, cantieri, fornitori di componenti e partner istituzionali. L’obiettivo è favorire soluzioni applicabili, valutate lungo l’intero ciclo di vita del prodotto e compatibili con le specificità operative delle imbarcazioni da diporto.
La decarbonizzazione è al centro dell’agenda di Confindustria Nautica, in sinergia con le federazioni internazionali EBI (European Boating Industry) e ICOMIA (International Council of Marine Industry Associations).
Il comparto è una nicchia industriale con forte impatto economico e occupazionale, ma presenta vincoli tecnici legati alla dimensione delle unità e alla varietà d’uso. Le attività di advocacy mirano a rendere chiare queste specificità a livello nazionale, europeo e internazionale, integrando criteri ESG nei processi di progettazione, produzione e gestione.
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Le evidenze dagli studi internazionali
A livello globale, il Sustainability Committee di ICOMIA coordina ricerca e policy. Tra i riferimenti tecnici figura lo studio Pathways to Decarbonisation for the Recreational Marine Industry, commissionato da ICOMIA e IMEC a Ricardo.
L’analisi confronta 5 tecnologie di propulsione su nove tipologie di unità <24 m all’orizzonte 2035, valutando emissioni, costi totali di possesso, usabilità, autonomia e prestazioni.
La principale evidenza è l’assenza di una soluzione unica: l’opzione con minore impatto dipende dalla tipologia di barca e dal suo profilo d’impiego.
Le unità da diporto presentano in media un basso numero di ore motore annuali e cicli di vita lunghi: fattori che incidono sulla reale riduzione delle emissioni in uso e che impongono di considerare gli impatti di produzione e sostituzione di componenti come batterie o sistemi di stoccaggio dell’idrogeno.
Dal punto di vista economico e applicativo, lo studio indica che motori a combustione interna (ICE) alimentati con carburanti sostenibili e sistemi ibridi rappresentano oggi le opzioni più accessibili per una parte rilevante del parco imbarcazioni private.
Per flotte a noleggio o unità con alti cicli d’uso, le soluzioni full electric o ibride plug‑in possono risultare più competitive sul lungo periodo. La dinamica dei costi è in evoluzione: con l’aumento della scala produttiva e l’innovazione, i differenziali d’investimento sono attesi in calo.
Salone Nautico 2025 di Genova: l’evento World Yachting Sustainability Forum
Negli ultimi mesi alcuni cantieri italiani hanno testato soluzioni per i servizi di bordo dei grandi yacht, come l’impiego del metanolo in sistemi reformer + fuel cell per generare energia elettrica senza stoccaggio diretto di idrogeno. Questi progetti pilota mostrano la direzione di ricerca su efficienza, riduzione delle emissioni locali e integrazione con sistemi ausiliari.
Durante il Salone Nautico 2025 di Genova si terrà la 4ª edizione del World Yachting Sustainability Forum (venerdì 19 settembre, ore 11:00), organizzata da Confindustria Nautica con IBI – International Boat Industry.
È prevista una presentazione di McKinsey & Company sui trend della sostenibilità e, a seguire, una tavola rotonda con CEO del settore su design, modelli di business e domanda dei consumatori.
L’incontro riunisce rappresentanti internazionali dell’industria nautica, della tecnologia e delle istituzioni in una tavola rotonda di alto profilo, focalizzata sulle grandi sfide ambientali e sugli scenari di transizione che il comparto è chiamato ad affrontare.
Al piano superiore del Padiglione Blu debutta anche TechTrade Days 2025 (18–19 settembre), tra le migliori cose da vedere al Salone, una piattaforma B2B dedicata a accessori e componenti con oltre 400 brand, sessioni tematiche, networking e opportunità di internazionalizzazione.