Il mondo ricorda Roberto Cavalli, morto oggi a 83 anni

La sua Firenze e il mondo intero esprimono enorme dolore per la perdita di uno dei giganti dell’alta moda.

Foto di Matteo Calzaretta

Matteo Calzaretta

Giornalista

Giornalista pubblicista, collabora con alcune tra le principali testate nazionali di lifestyle e spettacoli.

La sua prima collezione risale al 1970, lo stilista e imprenditore Roberto Cavalli, fondatore dell’omonima casa di moda, è morto a Firenze all’età di 83 anni dopo una lunga malattia. Lascia sei figli e la compagna Sandra Bergman Nilsson. Roberto Cavalli era nato a Firenze il 15 novembre 1940.

Rimasto orfano, Roberto Cavalli cresce con la cura della mamma Marella e dei nonni. Il nonno materno, Giuseppe Rossi, era un famoso pittore macchiaiolo e molte sue opere sono parte del patrimonio degli Uffizi ancora oggi. Il giovane Roberto studia arte e si specializza in applicazioni tessili e si immerge nel mondo della moda e nemmeno trentenne le sue idee vengono notate da stilisti come Cardin ed Hermès.

Una moda la sua definita patchwork, le sue idee stravaganti proposte per la moda giovane, lo portano nel 1970 al Salon du Prêt-à-Porter di Parigi dove presenta la prima collezione che porta il suo nome e nel 1972 apre la sua prima boutique a Saint Tropez, sulla Costa Azzurra, meta di turisti e vip in cerca delle ultime tendenze di moda.

Re delle stampe animalier

Nello stesso periodo porta in passerella a Pitti Immagine Uomo prima e a Milano Collezioni poi le sue prime creazioni in fatto di jeans, che diverranno nel tempo il suo marchio di fabbrica. Infatti iniziano ad essere lanciati sul mercato dallo stilista i primi jeans denim stampati, fatti con intarsi di pelle, broccati e con stampe animalier. Il primo successo di Roberto Cavalli è accompagnato dal matrimonio con Silvana e dalla nascita dei figli Tommaso e Cristiana, ma poco dopo la coppia si rompe.

Roberto Cavalli
Fonte: ANSA
Roberto Cavalli

La seconda moglie, Maria Düringer (arrivata seconda a Miss Universo nel 1978), diventerà collaboratrice e compagna di ispirazione della successiva fase della carriera di Cavalli. Tra interessi vari, la coppia produce una moda sportiva e giovanile che spopola negli anni Novanta. In particolare i “jeans sdruciti”, che però vengono invecchiati con una tecnica a sabbia calda, che fu anche oggetto di discussioni e polemiche.

I messaggi di cordoglio

Tanti i messaggi di cordoglio arrivati dopo la notizia della morte dello stilista.  «Ha portato l’alta moda italiana nel mondo, facendo della Toscana un punto di riferimento indiscusso nel panorama della moda globale. Roberto non è stato solo un innovatore e un artista del tessuto, ma anche un simbolo di creatività e maestria che ha saputo mescolare con audacia i colori della nostra terra con le tendenze internazionali», ha scritto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.

E ancora «Ha lasciato il segno nel linguaggio moderno della moda italiana. Non dimenticheremo la sua genialità e il suo amore incondizionato per Firenze», ha scritto il sindaco di Firenze Dario Nardella su Twitter. Mentre lo stilista Giorgio Armani lo ha ricordato così: «Era un vero artista, selvaggio e meraviglioso nell’uso delle stampe». Il giornalista Roberto Alessi ha scritto «Se ne è andato un amico, cui la vita un anno fa ha regalato l’ultima gioia». Lo stilista era infatti diventato padre per la sesta volta proprio lo scorso anno dalla compagna Sandra Bergman Nilsson.